Vinales vince la prima in Yamaha in Qatar, ma Dovizioso lo fa sudare
Il ducatista è l'ultimo ad arrendersi di fronte alla prova di forza dello spagnolo. Sul podio a sorpresa c'è anche Valentino Rossi, che precede Marquez. Ottimo sesto Aleix Espargaro con l'Aprilia, delude Lorenzo con la Ducati.
Foto di: Toni Börner
Maverick Vinales ha rispettato i pronostici, conquistando un GP del Qatar iniziato con 40 minuti di ritardo causa pioggia, alla prima uscita con la Yamaha. Questo non vuol dire però che lo spagnolo non abbia faticato molto di più di quanto fosse preventivabile dopo il dominio che aveva mostrato nel resto del weekend.
Il pilota di Roses infatti ha dovuto fare i conti con la Ducati di uno strepitoso Andrea Dovizioso, che per il terzo anno di fila ha lottato come un leone per portarsi a casa la notturna di Losail, dovendosi arrendere a chiudere secondo solo nel finale.
Dopo la pioggia e l'accorciamento della distanza di gara di 2 giri, il forlivese ha deciso di cambiare la scelta della gomma al posteriore, montando una soft. Decisione che sembrava poter dare i suoi frutti quando nella parte centrale della corse è riuscito ad allungare, ma che forse nel finale non gli ha permesso di difendersi come avrebbe voluto dal ritorno di Vinales.
Maverick ha avuto qualche difficoltà nella prima parte della corsa, nella quale era arretrato addirittura al quinto posto. Nella seconda metà però è stato evidente che era quello che ne aveva di più in pista. Anche se sulla sua strada ha trovato un "Desmodovi" che gli ha reso la vita davvero difficile, sfruttando il super motore della Ducati.
Il momento decisivo è arrivato al penultimo giro quando, dopo l'ennesima replica di Dovizioso sul rettilineo, Vinales è riuscito a trovare un bellissimo sorpasso alla curva 5, costruendosi un margine di sicurezza che ha impedito al rivale di trovare il controsorpasso di motore sul rettilineo. Il #25 quindi si è regalato un grande debutto in Yamaha, centrando la sua seconda vittoria in carriera nella top class.
La vera sorpresa della serata però è forse il terzo posto di Valentino Rossi, perché il "Dottore" era parso decisamente in difficoltà anche nel warm-up. In gara però ha saputo reggere il ritmo dei migliori ed ha approfittato anche delle scivolate della Suzuki di Andrea Iannone (ko per un leggero contatto con Marquez quando era terzo), ma soprattutto della Yamaha Tech 3 di Johann Zarco, che si era tolto la soddisfazione di comandare i primi sei giri di gara all'esordio. Il pesarese è stato anche fortunato, perché alla prima curva è stato tamponato da Cal Crutchlow (poi caduto per ben due volte), che però gli ha danneggiato solo la telecamera posteriore.
Deludono un po' invece le Honda, che chiudono in quarta e quinta posizione con Marc Marquez e Dani Pedrosa, ma distanzate dal terzetto di testa. Il campione del mondo ha retto il ritmo per circa due terzi di gara, poi è calato inesorabilmente. Pedrosa invece è stato bravo ad avere la meglio su un grande Aleix Espargaro, capace di portare l'Aprilia RS-GP a battagliare addirittura con le RC213V ufficiali. Un grande impresa per lui e per la Casa di Noale.
Buono anche il settimo posto di Scott Redding con la Ducati Pramac, davanti a Jack Miller e ad un Alex Rins che alla fine a sorpresa si è preso la palma di miglior rookie in gara. Lo spagnolo della Suzuki è infatti riuscito a spuntarla sulla Yamaha Tech 3 di Jonas Folger.
Deludente invece il debutto di Jorge Lorenzo sulla Ducati: il maiorchino è finito larghissimo dopo poche curve, precipitando in 16esima posizione. A quel punto da lui ci si attendere una rimonta grintosa, che però non è arrivata, perché alla fine si è dovuto accontentare dell'11esimo posto.
Così come non è stato particolarmente brillante l'esordio della KTM, con Pol Espargaro e Bradley Smith rimasti fuori dai punti con le loro RC16, alle spalle anche di piloti decisamente meno attesi di loro come il rientrante Karel Abraham e Tito Rabat.
Cla | # | Pilota | Moto | Giri | Tempo | Gap | Distacco | km/h | Ritirato | Punti | |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 25 | Maverick Viñales | Yamaha | 20 | 38'59.999 | 165.5 | 25 | ||||
2 | 4 | Andrea Dovizioso | Ducati | 20 | 39'00.460 | 0.461 | 0.461 | 165.5 | 20 | ||
3 | 46 | Valentino Rossi | Yamaha | 20 | 39'01.927 | 1.928 | 1.467 | 165.4 | 16 | ||
4 | 93 | Marc Márquez Alenta | Honda | 20 | 39'06.744 | 6.745 | 4.817 | 165.0 | 13 | ||
5 | 26 | Daniel Pedrosa | Honda | 20 | 39'07.127 | 7.128 | 0.383 | 165.0 | 11 | ||
6 | 41 | Aleix Espargaro | Aprilia | 20 | 39'07.660 | 7.661 | 0.533 | 164.9 | 10 | ||
7 | 45 | Scott Redding | Ducati | 20 | 39'09.781 | 9.782 | 2.121 | 164.8 | 9 | ||
8 | 43 | Jack Miller | Honda | 20 | 39'14.485 | 14.486 | 4.704 | 164.5 | 8 | ||
9 | 42 | Alex Rins | Suzuki | 20 | 39'14.787 | 14.788 | 0.302 | 164.4 | 7 | ||
10 | 94 | Jonas Folger | Yamaha | 20 | 39'15.068 | 15.069 | 0.281 | 164.4 | 6 | ||
11 | 99 | Jorge Lorenzo | Ducati | 20 | 39'20.515 | 20.516 | 5.447 | 164.0 | 5 | ||
12 | 76 | Loris Baz | Ducati | 20 | 39'21.254 | 21.255 | 0.739 | 164.0 | 4 | ||
13 | 8 | Hector Barbera | Ducati | 20 | 39'28.827 | 28.828 | 7.573 | 163.5 | 3 | ||
14 | 17 | Karel Abraham | Ducati | 20 | 39'29.122 | 29.123 | 0.295 | 163.5 | 2 | ||
15 | 53 | Tito Rabat | Honda | 20 | 39'29.469 | 29.470 | 0.347 | 163.4 | 1 | ||
16 | 44 | Pol Espargaro | KTM | 20 | 39'33.600 | 33.601 | 4.131 | 163.1 | |||
17 | 38 | Bradley Smith | KTM | 20 | 39'39.703 | 39.704 | 6.103 | 162.7 | |||
18 | 22 | Sam Lowes | Aprilia | 20 | 39'47.130 | 47.131 | 7.427 | 162.2 | |||
dnf | 9 | Danilo Petrucci | Ducati | 14 | 27'31.191 | 6 giri | 6 giri | 164.2 | Ritirato | ||
dnf | 29 | Andrea Iannone | Suzuki | 10 | 19'34.409 | 10 giri | 4 giri | 164.9 | Ritirato | ||
dnf | 19 | Alvaro Bautista | Ducati | 7 | 13'46.030 | 13 giri | 3 giri | 164.1 | Ritirato | ||
dnf | 5 | Johann Zarco | Yamaha | 6 | 11'44.661 | 14 giri | 1 giro | 164.9 | Ritirato | ||
dnf | 35 | Cal Crutchlow | Honda | 4 | 8'44.974 | 16 giri | 2 giri | 147.5 | Ritirato |
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