Vinales: "So come devo comportarmi con Valentino"
Lo spagnolo insiste nel considerare un'alleanza che può rendere più agevole il suo ingresso in Yamaha. "Può essere di grande aiuto" ha detto Maverick.
Il poleman Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing, il secondo qualificato Maverick Viñales, Team Suzuki MotoGP
Gold and Goose / Motorsport Images
Quando si analizza il percorso che ha deciso di intraprendere Maverick Vinales a partire dal prossimo anno, ci sono due letture possibili: o diventerà il miglior alleato di Valentino Rossi, evitando l'intrusione sul cammino verso il suo obiettivo, o lo tratterà come un rivale, cercando di batterlo ogni volta che scenderanno in pista.
Se si guarda al loro buon rapporto e alle scie che si tirano nelle qualifiche, verrebbe da pensare che il giovane di Roses, che ha 21 anni e tutto il futuro davanti a sé, possa aspettare che il #46 appenda il casco al chiodo per poi prendere le redini della struttura come indiscusso numero uno.
Tuttavia, questo non sembra il pensiero di Vinales che, come ripete da quando è stato annunciato dalla Yamaha per il 2017, ha sostenuto di aver deciso di lasciare la Suzuki per seguire il suo desiderio di lottare per il titolo fin dall'inizio.
"Lasciare la Suzuki è stata una decisione molto difficile per me, ma alla fine ho optato per una moto che mi permetterà di lottare per il Mondiale più rapidamente" ha insistito lo spagnolo in occasione della presentazione del Gran Premio di Catalunya di questa settimana.
Quando poi gli è stato chiesto che genere di rapporto pensa di stabilire con Rossi, ha detto: "So come devo comportarmi con Rossi, penso che possa essere di grande aiuto" ha detto Maverick, sorprendendo i presenti, che probabilmente hanno immediatamente pensato a Jorge Lorenzo.
La Suzuki arriva a Montmelò, dove l'anno scorso conquistato i primi due posti in griglia con Aleix Espargaro e Maverick, traendo vantaggio dalle gomme extrasoft. Oggi la GSX-RR è cambiata parecchio e molti pensano che sia davanti alla Honda in termini di prestazioni. Questo è un qualcosa che non sembra troppo chiaro al catalano, dopo che la moto ha conquistato un solo podio (Le Mans) nelle prime sei gare in calendario.
La scorsa settimana la squadra ha effettuato un test a Valencia, testando diversi telai e lavorando sull'elettronica. L'evoluzione continua, ma la fotografia è molto diversa da quella del 2015.
"L'anno scorso è stata molto più dura, perché dovevamo sviluppare la moto. Ma abbiamo ancora tanto lavoro da fare, perché nelle prove andiamo bene sul giro, ma durante la gara è un'altra cosa" ha concluso Vinales.
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