Viñales: “Senza il mio attuale team non sarei arrivato fin qui”
Maverick Viñales arriva in Germania con la tranquillità di aver ritrovato la vittoria al Gran Premio d’Olanda e sottolinea l’importanza del suo attuale team.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Otto mesi dopo la sua ultima vittoria in Australia, Maverick Viñales è tornato sul gradino più alto del podio domenica scorsa in Olanda. È un successo che conferma il buon lavoro del pilota spagnolo, che quest’anno ha avuto molti cambiamenti nel suo staff ed ora raccoglie i frutti del duro lavoro, lasciandosi alle spalle i momenti difficili.
Dopo aver vinto ad Assen, Viñales spera di continuare su questa linea su una pista in cui ha già ottenuto un podio lo scorso anno: “Affronto il fine settimana con la stessa mentalità di Barcellona ed Assen. Non abbiamo nulla da perdere e proverò a dare il massimo per costruire un buon weekend. Bisogna lavorare dal venerdì in vista della gara”.
“Sappiamo tutti che qui sia Marquez sia la Honda sono i candidati per la vittoria, quindi proveremo ad essere veloci come lui e poi vedremo cosa succederà in gara. Non si sa mai”. Il pilota Yamaha ha fatto un chiaro riferimento all’incredibile record del connazionale, che vince senza interruzioni dal 2010: “Ha dei numeri incredibili e sarà molto difficile. Bisogna essere forti e provare a sfruttare ogni occasione che si presenterà”.
Lo spagnolo aveva già affermato ad Assen che si sentiva a suo agio, che vuol dire l’esatto contrario di quando disse che si sentiva solo nel box. Ora invece si trova meglio in pista anche perché ha cambiato il modo di lavorare.
“Proviamo a pensare di più alla gara, non tanto ad un giro solo. Questa è la conseguenza del fatto che siamo riusciti ad avere velocità sul giro secco. Affrontiamo le prove libere pensando alla gara e nel modo che pensiamo sia migliore per disputare la gara”.
Dopo qualche anno di difficoltà, Maverick Viñales ora gode di una bella unione nel suo team più stretto. “Siamo molto uniti e ci sosteniamo a vicenda. Sappiamo che i risultati non erano quelli che ci aspettavamo né quelli per cui stavamo lavorando. C’è stato un grande cambiamento, anche dentro Yamaha, un salto di qualità alla ricerca di qualcosa di più. Siamo migliorati in partenza e nei primi giri e credo che a Barcellona eravamo lì. È stato un peccato, perché lì si sarebbe vista una bella gara”.
Afferma inoltre che il cambiamento all’interno del suo team è stato uno dei punti chiave della rinascita: “Lo è al 100%. È molto importante per me aver creato un gruppo su cui poter contare, che mi toglie molti dubbi. Senza questo gruppo che abbiamo adesso, credo che sarebbe stato difficile arrivare dove siamo ora”.
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