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Vinales: "La mia unica incognita riguarda le partenze"

Il pilota della Yamaha ha chiuso con il terzo tempo e si è detto molto soddisfatto della M1. Per lo spagnolo l'unico dubbio riguarda la possibilità di migliorare gli avvii di gara.

Maverick Vinales, Yamaha Factory Racing

Foto di: Yamaha Motor Racing

Nonostante sia rimasto in vetta alla classifica per buona parte della giornata con il tempo di 1’54’’494, Maverick Vinales ha chiuso questo sabato di test in Qatar con il terzo riferimento superato nel finale dalle due Suzuki di Rins e Mir.

Nonostante questa piccola delusione, il pilota della Yamaha è uno dei più in palla e si sente pronto ad affrontare una stagione molto importante per lui.

“Mi sento molto meglio che in Malesia. Avevamo cose da provare per la gara. Altre moto stanno testando il sistema holeshot. Nel nostro caso le sensazioni sono simili a quelle di Sepang”, ha detto in riferimento al dispositivo che abbassa la sospensione posteriore per migliorare la partenza.

Proprio l’inizio gara è stato il tallone d’Achille del pilota di Girona che, solitamente, perde molte posizioni in partenza e, di conseguenza, la possibilità di lottare per la vittoria.

“Stiamo provando alcune cose per la partenza, ma se avremo dei miglioramenti lo vedremo soltanto a fine corsa”.

I riflettori di giornata sono stati puntati sulla novità che sta testando la Ducati. La Casa italiana, infatti, ha provato un sistema holeshot continuo da utilizzare non solo in partenza ma anche durante la gara.

“Gli avversari stanno lavorando molto duramente, e dobbiamo ancora migliorare un po' la moto, soprattutto per i sorpassi. Sono molto fiducioso”.

Anche se Maverick è sempre stato veloce nei test pre-stagionali, questa volta vede le cose in modo diverso.

“Sembra che stiamo andando meglio dell'anno scorso”, dice, alimentando la sua fiducia.

Anche la moto del 2020 sembra migliorare secondo i gusti del pilota: "Qui la messa a punto di Sepang ha funzionato bene già dall'inizio".

Anche se tutto sembra andare bene, il ragazzo di Roses è ancora preoccupato per la sua debolezza degli ultimi anni: “La mia unica incognita, al momento, riguarda le partenze”.

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