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Vinales: “Ho piena fiducia in Yamaha, ma dobbiamo restare calmi”

Maverick Vinales affronta il Gran Premio di Doha con la stessa concentrazione che lo ha portato a conquistare la vittoria a Losail la scorsa settimana. È l’uomo da battere e il favorito, ma non fa proclami e cerca di mantenere la calma.

Maverick Vinales, Yamaha Factory Racing

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Arriva al Gran Premio di Doha da leader del mondiale e ha tutte le carte in regola per replicarsi domenica prossima. Maverick Vinales è sicuramente l’uomo da battere in questa primissima fase di stagione e sembra aver trovato la giusta stabilità in sella alla sua Yamaha. Lo spagnolo è pronto a confermarsi anche nella seconda gara del mondiale, ma resta comunque molto cauto.

Stessa pista e sembra anche stesse condizioni: potrebbe essere lo scenario ideale per far sì che Vinales possa salire sul primo gradino del podio ancora una volta e dimostrare quanto sia diverso dal pilota che abbiamo lasciato lo scorso anno, insicuro e poco fiducioso del mezzo che aveva a disposizione. Tuttavia, il leader del mondiale non dà nulla per scontato e resta concentrato per affrontare al meglio questo secondo weekend di gara dell’anno.

Abbiamo visto alcuni giorni fa che nel gruppo riuscivate a compiere sorpassi, negli scorsi anni non era così. Cosa è cambiato? Si possono già fare previsioni o è troppo presto?
Sicuramente è troppo presto. Perché questa è soltanto una pista e dobbiamo guidare su altre per capire se la moto ha il potenziale e la costanza per lottare per qualcosa di più grande. Per ora la moto funziona bene sin da subito ed è qualcosa che per me è buona. Ci sono alcuni punti in cui non riesco a superare, ma altri in cui la moto è forte e posso fare altri movimenti. Essere forte va bene, ma bisogna capire anche quali sono i punti di forza in un circuito. Dopo il Qatar andremo a Portimao, dove l’anno scorso abbiamo faticato un po’, e vedremo lì quali miglioramenti abbiamo fatto”.

Quante volte hai visto la gara di domenica? Dal 2017 non eri leader del campionato. Cosa hai imparato per affrontare questa situazione rispetto a quattro anni fa?
“Ho riguardato la gara soltanto una volta, non volevo guardarla troppo, perché sarebbe insensato. Questo weekend sarà totalmente diverso e dovremo affrontarlo come un nuovo fine settimana. sarà importante no soffermarsi troppo sul passato. Non so, è una situazione che mi piace gestire perché è una pressione positiva, che ti motiva perché stai lavorando nel modo giusto. Ma vedremo, sicuramente tante cose sono cambiate ma non la velocità, che questa è la cosa più importante.

Hai già detto qualcosa riguardo Portimao, ma dopo la gara hai detto che dobbiamo aspettare e vedere come andrà la moto su tutte le piste. C’è ancora qualche dubbio? Non c’è ancora piena fiducia della Yamaha?
“Non ho alcun dubbio, ho piena fiducia in Yamaha, ma bisogna mantenere la calma. Non vogliamo essere entusiasti troppo presto. Sappiamo di dover lavorare e ci saranno piste nelle quali dovremo sudare per essere più veloci del solito e dovremo spingere di più perché sarà più difficile per la moto. Ma sono pienamente concentrato e ho tanta fiducia nella moto che ho. Dobbiamo affrontare le varie gare, ma ora ci concentriamo su Doha”.  

Quanto è importante sapere che puoi vincere anche se non parti troppo bene?
“Penso che la partenza sia stata buona, io non potevo fare di più con quello che abbiamo. Sicuramente cercheremo di migliorare, di fare un ulteriore miglioramento questo weekend. Ma possiamo dire che il dispositivo di partenza fa un’enorme differenza perché le Ducati sono partite molto più veloce rispetto all’anno scorso. Yamaha sta lavorando sodo per avere il miglioramento il prima possibile. Di sicuro sono arrabbiato perché complica tanto la gara. È diverso quando parti davanti, perché puoi gestire tutte e due le gomme. Quando sei dietro devi spingere per superare e questo consuma le gomme. Quindi in questo senso siamo obbligati a migliorare in quest’area”.

Se potessi scegliere una wildcard e una pista, quale sceglieresti? Perché?
“Io sceglierei sicuramente il Circuito di Barcellona, perché lì generalmente faccio abbastanza fatica ed è importante capire meglio qualcosa. Inoltre noi in Yamaha lavoriamo a stretto contatto con Cal Crutchlow e potrebbe darci una grossa mano in questo senso e potrebbe aiutarmi ad andare più veloce”.

Siete riusciti a staccare la spina in questi tre giorni o vi siete concentrati subito su questo weekend?
“A dire il vero, dopo la gara l’unica cosa che si può fare è restare con il team. Come sapete, abbiamo delle regole piuttosto rigide al momento a causa del Covid-19 e non si possono fare troppe cose. Alla fine pensi dove puoi migliorare e cosa puoi fare meglio rispetto al weekend precedente. Questo fine settimana sarà diverso, ma abbiamo il potenziale per crearci l’opportunità di essere di nuovo davanti a lottare per la gara”.

Sappiamo che le sessioni di test pre-stagionali non sono state enormemente utili per preparare la gara, però potete usarli per capire i livelli di grip da usare su altre piste?
“È davvero difficile capire se quello che facciamo qui funzionerà anche in altre piste. A Losail per esempio il grip è fantastico, abbiamo tanta trazione. Però sicuramente anche se non potremo usare gli stessi dati abbiamo una certa fiducia, perché ho un buon feeling con l’anteriore e questa cosa sarà importante anche per le altre piste”.

Cosa pensate del vantaggio che state prendendo su Marc Marquez in questo momento? Quanto pensi sia importante?
“Nessuno sa quando tornerà Marc. Per tutti è positivo che lui torni, perché per lo spettacolo è molto importante. Però noi ci concentriamo sul nostro lavoro, cercheremo di essere forti questo weekend e di esserlo altrettanto altrove. È chiaro che tutti i piloti vogliono che tutti gli avversari siano in pista”.

Sembri molto rilassato e forse non sei mai apparso così da quando gareggi. Oltre al matrimonio e alla prossima paternità c’è un altro grande cambiamento. Dopo quattro anni hai un nuovo compagno di squadra, cosa è cambiato per te con l’addio di Valentino? Hai più libertà?
“In sostanza credo che la mia vita abbia nel complesso molta più stabilità. So quello che ho, nella vita è tutto molto bello e questo è molto importante, capire che una parte della vita va bene. So di avere al mio fianco la miglior persona del mondo. Questo per me è fondamentale, sentirmi bene, avere calma e sapere che c’è qualcuno a casa che si prende cura di me. Ma nel complesso penso che sia una conseguenza di tante cose. L’anno scorso è stato molto difficile per me per molti aspetti, la gara in Austria, per esempio. Tutti questi episodi ti fanno pensare tanto. Ma dopo tante riflessioni, il sogno rimane lo stesso: io voglio diventare campione del mondo e per me è stato molto importante trovare una buona stabilità a casa e qui. Sono contento di essere rimasto in Yamaha, ho piena fiducia in tutto questo. A volte è difficile mantenere la concentrazione, cercheremo di fare del nostro meglio e rimanere focalizzati su ogni weekend e avere la possibilità di lottare per ogni gara e questa è la cosa più importante per essere in lotta per il campionato”. Il fatto che non ci sia Valentino non cambia. È un box più in là, sempre accanto a noi. Valentino è sempre una parte importante per Yamaha, quindi non è cambiato molto”.

Quali sono i pro e i contro delle gare in notturna?
“In sostanza è molto diverso, questi weekend sono molto speciali perché si gareggia di notte e la temperatura non è così diverso, ma le luci e le gomme funzionano in modo diverso. Ma è una situazione che rende questa pista unica. A volte i risultati tra il Qatar e le altre piste sono molto diverse, anche perché il tracciato è molto particolare, quindi questa è una pista che deve essere considerata unica e devi spingere per questa. Gran parte delle moto funziona bene in Qatar e ogni pilota ha possibilità di vincere, quindi bisogna essere sempre pronti”.

Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing, Maverick Vinales, Yamaha Factory Racing
Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing, Maverick Vinales, Yamaha Factory Racing, Jack Miller, Ducati Team
Francesco Bagnaia, Ducati Team, Maverick Vinales, Yamaha Factory Racing
Francesco Bagnaia, Ducati Team, Maverick Vinales, Yamaha Factory Racing, Johann Zarco, Pramac Racing
Maverick Vinales, Yamaha Factory Racing
Maverick Vinales, Yamaha Factory Racing
Maverick Vinales, Yamaha Factory Racing
Maverick Vinales, Yamaha Factory Racing
Maverick Vinales, Yamaha Factory Racing
Maverick Vinales, Yamaha Factory Racing
Maverick Vinales, Yamaha Factory Racing
Maverick Vinales, Yamaha Factory Racing
Il vincitore della gara Maverick Vinales, Yamaha Factory Racing
Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing, Maverick Vinales, Yamaha Factory Racing
Il vincitore della gara Maverick Vinales, Yamaha Factory Racing
Maverick Vinales, Yamaha Factory Racing
Maverick Vinales, Yamaha Factory Racing
Maverick Vinales, Yamaha Factory Racing
Maverick Vinales, Yamaha Factory Racing
Maverick Vinales, Yamaha Factory Racing
Maverick Vinales, Yamaha Factory Racing
Il vincitore della gara Maverick Vinales, Yamaha Factory Racing
Il vincitore della gara Maverick Vinales, Yamaha Factory Racing
Il vincitore della gara Maverick Vinales, Yamaha Factory Racing
Maverick Vinales, Yamaha Factory Racing
Maverick Vinales, Yamaha Factory Racing
Maverick Vinales, Yamaha Factory Racing
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