Viñales durissimo con Yamaha: “C’è una mancanza di rispetto”

Maverick Vinales ha chiuso il suo fine settimana peggiore in MotoGP, partendo dalla ventunesima casella e chiudendo in ultima posizione, a quasi 25 secondi dal vincitore Marc Marquez.

Maverick Vinales, Yamaha Factory Racing

Le prestazioni di Yamaha questo fine settimana in Germania, dove due anni fa è salita sul podio, non rispecchiano né il livello del pilota né la moto. È una situazione incredibilmente anomala che però non causa più grande stupore.

Maverick Vinales ha tagliato il traguardo al Sachsenring in ultima posizione, il peggior risultato della sua carriera in MotoGP. Lo spagnolo però è stanco della mancanza di risposte che riceve da parte di Yamaha e del fatto che debba ricorrere sempre al setting di Fabio Quartararo.

Alla fine della gara, è stato chiesto a Vinales cosa fosse successo perché uscisse fuori un fine settimana così negativo: “Anche io mi chiedo cosa succede. Nessuno sa dirmelo. Sono stato 15 giri dietro Marini e Bastianini senza poterli superare, perché la Ducati ha molta potenza”.

Due settimane fa, c’è stato un cambiamento importante nel box di Vinales, Esteban Garcia, uomo di fiducia, è stato sostituito da Silvano Galbusera: “Nessuno mi dice cosa succede. Continuamo a lavorare e ora andiamo ad Assen, dove in teoria la Yamaha va bene. Non so cosa succederà in Olanda, è molto difficile da dire. Farò la stessa cosa che ho fatto qui. So che il mio lavoro è raccogliere dati, è triste, ma è quel che abbiamo”.

Con grande frustrazione, il pilota Yamaha prosegue: “Ho sempre lo stesso problema, la ruota posteriore scivola molto. È vero che stiamo lavorando, però non c’è soluzione. Faccio di tutto, ma sono già passate sei gare e il risultato è sempre lo stesso”.

Il rapporto tra Vinales e Yamaha, che ora vede in Quartararo la grande opportunità di recuperare il titolo che manca dal 2015, ormai sembra sfumare: “La risposta che ricevo è costantemente ‘non so’. La cosa che mi frustra maggiormente è non avere risposte sul perché non ho grip. Ho molta voglia di andare a casa. Ce l’avevo già ieri e l’altroieri. È complicato, perché in pista vedi come vanno gli altri e come vai tu”.

A questo punto, Vinales crede che in Yamaha non prestino l’attenzione che merita come pilota: “Ogni pilota deve avere il suo setting. Non può essere che io usi il setting del mio rivale per due anni. Ogni pilota ha il suo stile e ogni giorno mi insegnano a guidare: prendi il freno, lascia il freno. Apri il gas, chiudi il gas. Devo vivere di pazienza. Non voglio usare il setting di Fabio perché non guido come lui e con me questo non funziona. Voglio che facciano una moto per me, non voglio usare il setting di altri piloti ogni volta”.

“Non sono qui per raccogliere dati né per fare il collaudatore. Questa cosa inizia a diventare una mancanza di rispetto. Con il setting di un altro non credo si possa vincere. Sto raccogliendo informazioni dal Portogallo”.

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