Vinales domina in Argentina, ma secondo c'è un grande Valentino
Marquez prova a scappare, ma cade dopo quattro giri e spiana la strada al secondo successo del nuovo arrivato in Yamaha. Rossi la spunta su Crutchlow nella lotta per il secondo posto. Ritirate entrambe le Ducati.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Anche se ieri sul bagnato non era riuscito a fare meglio del sesto tempo in qualifica, Maverick Vinales era il grande favorito per la vittoria del GP d'Argentina di MotoGP. E anche una volta il nuovo arrivato in casa Yamaha non ha deluso le aspettative, firmando la sua affermazione stagionale in altrettante gare.
Va detto però che oggi probabilmente Marc Marquez gli ha facilitato il compito, finendo ruote all'aria alla curva 2 dopo appena quattro giri quando era partito davvero a cannone dalla pole position: in quel momento il pilota della Honda aveva un margine di oltre 2" sugli inseguitori, ma poi è stato tradito dall'anteriore della sua RC213V.
Maverick, che si era subito portato in terza posizione al via, alle spalle di Cal Crutchlow, ma nell'arco di pochi giri si è sbarazzato anche del britannico della Honda LCR. Una volta al comando poi ha impresso un ritmo infernale alla corsa, piazzando una bella raffica di giri sull'1'39" alto, che gli hanno permesso di prendere il largo e di presentarsi sul traguardo solitario a festeggiare il suo terzo trionfo in carriera nella top class.
Dietro di lui però è stata bella la lotta per la seconda posizione, che ha avuto per protagonisti il già citato Crutchlow e Valentino Rossi, che ancora una volta ha tirato fuori il jolly proprio sul più bello, trovando un set-up che gli ha permesso di girare costantemente sull'1'40" basso e di tenere la scia della Honda del britannico.
Questo almeno fino a sei tornate dalla bandiera a scacchi, quando il "Dottore" ha trovato il varco giusto alla curva 5 ed è riuscito a sopravanzare Crutchlow, che per un paio di giri ha provato a rimanere incollato, salvo poi accontentarsi di un terzo posto comunque prezioso per un team satellite come quello di Lucio Cecchinello.
Valentino quindi lascia l'Argentina con punti pesanti in ottica campionato: il pesarese è secondo anche nella classifica iridata, anche se il distacco da Vinales è già di 14 lunghezze. La Yamaha però può fare grande festa e non solo per la bellissima doppietta di Termas de Rio Hondo.
Oggi si sono infatti messi in evidenza anche Johann Zarco e Jonas Folger, rispettivamente quinto e sesto per i colori del Team Tech 3. Questo vuol dire che ci sono la bellezza di quattro M1 nelle prime sei posizioni.
Il quarto posto di Alvaro Bautista, autore di una prestazione da incorniciare con la GP16 del Team Aspar, è una magra consolazione per la Ducati, che deve fare i conti con il doppio zero delle sue Desmosedici GP ufficiali. La gara di Jorge Lorenzo è durata appena una curva: il maiorchino è letteralmente saltato addosso alla Suzuki di Andrea Iannone alla prima curva ed è finito ruote all'aria.
Andrea Dovizioso invece è stato vittima incolpevole di un errore di Aleix Espargaro, scivolato alla curva 5 con la sua Aprilia RS-GP, trascinando con sé anche il forlivese. Va detto comunque che anche "Desmodovi" non stava riuscendo a reggere il ritmo dei migliori ed era nel secondo trenino.
Un discorso simile comunque va fatto anche per la Honda HRC, perché oltre a Marquez è caduto anche Dani Pedrosa. Tra le altre cose, lo spagnolo è scivolato proprio nello stesso punto del compagno di squadra, quando era risalito in quarta posizione ed aveva appena fatto segnare il suo miglior tempo in gara.
Tornando a scorrere la classifica, in settima ed ottava posizione ci sono le due Ducati Pramac di Danilo Petrucci e Scott Redding, con il pilota di Terni che nelle prime fasi della corsa era stato a lungo in quarta posizione, prima di arretrare via via nella seconda parte della corsa.
Dopo il sogno del secondo tempo in qualifica di ieri, Karel Abraham in gara è tornato più indietro ed ha chiuso in decima posizione, alle spalle anche di Jack Miller. Da segnalare poi che la KTM, approfittando anche dei tanti ritiri, è riuscita a piazzare entrambe le sue RC16 in zona punti con il 14esimo posto di Pol Espargaro ed il 15esimo di Bradley Smith.
In coda al gruppo la Suzuki di Iannone. Per il pilota di Vasto abbiamo già parlato del contatto con Lorenzo, ma a rovinare la sua corsa è stata una partenza leggermente anticipata, che ha pagato con un ride through che lo ha costretto a rimanere al fondo della classifica fino alla fine.
Cla | # | Pilota | Moto | Giri | Tempo | Gap | Distacco | km/h | Ritirato | Punti | |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 25 | Maverick Viñales | Yamaha | 25 | 41'45.060 | 172.6 | 25 | ||||
2 | 46 | Valentino Rossi | Yamaha | 25 | 41'47.975 | 2.915 | 2.915 | 172.4 | 20 | ||
3 | 35 | Cal Crutchlow | Honda | 25 | 41'48.814 | 3.754 | 0.839 | 172.4 | 16 | ||
4 | 19 | Alvaro Bautista | Ducati | 25 | 41'51.583 | 6.523 | 2.769 | 172.2 | 13 | ||
5 | 5 | Johann Zarco | Yamaha | 25 | 42'00.564 | 15.504 | 8.981 | 171.6 | 11 | ||
6 | 94 | Jonas Folger | Yamaha | 25 | 42'03.301 | 18.241 | 2.737 | 171.4 | 10 | ||
7 | 9 | Danilo Petrucci | Ducati | 25 | 42'05.106 | 20.046 | 1.805 | 171.2 | 9 | ||
8 | 45 | Scott Redding | Ducati | 25 | 42'10.540 | 25.480 | 5.434 | 170.9 | 8 | ||
9 | 43 | Jack Miller | Honda | 25 | 42'10.725 | 25.665 | 0.185 | 170.9 | 7 | ||
10 | 17 | Karel Abraham | Ducati | 25 | 42'11.463 | 26.403 | 0.738 | 170.8 | 6 | ||
11 | 76 | Loris Baz | Ducati | 25 | 42'12.012 | 26.952 | 0.549 | 170.8 | 5 | ||
12 | 53 | Tito Rabat | Honda | 25 | 42'26.935 | 41.875 | 14.923 | 169.8 | 4 | ||
13 | 8 | Hector Barbera | Ducati | 25 | 42'27.830 | 42.770 | 0.895 | 169.7 | 3 | ||
14 | 44 | Pol Espargaro | KTM | 25 | 42'28.145 | 43.085 | 0.315 | 169.7 | 2 | ||
15 | 38 | Bradley Smith | KTM | 25 | 42'28.512 | 43.452 | 0.367 | 169.7 | 1 | ||
16 | 29 | Andrea Iannone | Suzuki | 25 | 42'31.279 | 46.219 | 2.767 | 169.5 | |||
dnf | 4 | Andrea Dovizioso | Ducati | 14 | 23'31.497 | 11 giri | 11 giri | 171.6 | Ritirato | ||
dnf | 41 | Aleix Espargaro | Aprilia | 14 | 23'31.661 | 11 giri | 0.164 | 171.5 | Ritirato | ||
dnf | 26 | Daniel Pedrosa | Honda | 13 | 21'48.977 | 12 giri | 1 giro | 171.8 | Ritirato | ||
dnf | 22 | Sam Lowes | Aprilia | 11 | 18'51.906 | 14 giri | 2 giri | 168.1 | Ritirato | ||
dnf | 42 | Alex Rins | Suzuki | 11 | 19'14.623 | 14 giri | 22.717 | 164.8 | Ritirato | ||
dnf | 93 | Marc Márquez Alenta | Honda | 3 | 5'02.050 | 22 giri | 8 giri | 171.8 | Ritirato | ||
dnf | 99 | Jorge Lorenzo | Ducati | 0 | Ritirato |
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