Vinales: "Dobbiamo migliorare nel corpo a corpo per stare davanti"
Il pilota della Yamaha è stato il grande sconfitto della prima gara in Qatar, chiusa al settimo posto dopo essere scattato dalla pole position.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Maverick Vinales era sorridente sulla griglia di partenza del GP del Qatar, fiducioso delle sue possibilità di fare una buona gara, dopo il passo mostrato nei test e nel weekend. La sua gioia però è durata solamente poche centinaia di metri.
Non appena si sono spente le luci dei semafori, il pilota della Yamaha ha perso il comando e si è visto sfilare da diversi piloti. Tutto il lavoro del fine settimana è quindi andato in fumo, perché il pilota di Roses si è ritrovato nel traffico e non ha potuto imporre il suo ritmo.
"Ho perso diverse posizioni alla prima curva ed ho provato a recuperarle" ha detto Vinales. "Ho cercato di lottare, ma non avevo un buon grip al posteriore. Quando Valentino mi ha passato, ho visto che aveva molto più grip. Se fossi stato davanti, però, penso che avrei potuto tenere un ritmo migliore".
Il catalano ha indicato la mancanza di grip e quindi di accelerazione come i problemi che gli hanno impedito di lottare per un risultato migliore del settimo posto. Nella battaglia con gli altri piloti la sua M1 quindi è parsa molto limitata.
"Abbiamo meno velocità di punta rispetto agli altri e ho anche problemi quando sono nel gruppo. In molte accelerazioni ero accanto ad un altro pilota e mi ritrovavo dietro alla fine del rettilineo. Non ho mai avuto l'opportunità di fare un sorpasso, perché non ero mai abbastanza vicino. Poi è andata meglio quando è calata la gomma anche agli altri. Il problema è chiaro: ci manca grip al posteriore. Dopo la Moto2, con più gomma soffriamo di più" ha spiegato.
Il 24enne ha applaudito per tutto l'inverno il lavoro svolto dalla Yamaha, ma dopo questa prima gara ha confermato che sono necessari ancora degli altri sforzi.
"Quando sei in gruppo, vedi che alla nostra moto manca ancora molto. Dobbiamo continuare a lavorare, sia nel box che io nel corpo a corpo per avere la possibilità di stare davanti. Ho cercato di spingere di più in curva per compensare e quando ero da solo ero in grado di spingere: potevo fare le mie linee ed essere veloce" ha concluso.
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