Vinales: “L'obiettivo per ora è solo adattarsi all'Aprilia"
Dopo aver rotto il suo contratto con Yamaha con effetto immediato, Maverick Vinales ha debuttato questa domenica con la Aprilia, concludendo in Gran Premio di Aragon in diciottesima posizione.
Senza dubbio non è il risultato che un pilota desidera per il debutto con un nuovo team, ma Maverick Vinales affronta il finale di questa stagione come un grande test per adattarsi alla nuova moto e al nuovo team. Il catalano è stato soddisfatto della sua gara e chiede tempo per abituarsi alla Aprilia.
All’esordio con la RS-GP, Vinales stila un primo bilancio al termine della gara: “La valutazione è positiva, è molto importante per noi mettere insieme chilometri e in gara è interessante vedere dove devo migliorare e dove invece sono forte. Ho visto cose positive e negative. È chiaro che non avevo il ritmo dei piloti davanti, ma piano piano arriveremo. È questione di capire la moto e prendere confidenza, solo questo”.
Il quarto posto di Aleix Espargaro, molto vicino ad un altro podio, conferma il potenziale della moto: “La moto ha molto potenziale, va solo capita e guidata come si deve. Io ero abituato a qualcosa di molto diverso, moltissimo. È complicato adattarsi in poco tempo”.
Vinales aveva provato per la prima volta la RS-GP a Misano, dove si disputerà la prossima gara: “A Misano ho lo stesso piano di Aragon, fare chilometri e raccogliere informazioni. Quest’anno l’obiettivo è raccogliere informazioni e fare chilometri per adattarsi alla moto. Ora andiamo su una pista dove ho già completato qualche giro. Fortunatamente abbiamo la prossima gara fra pochi giorni e salirò in moto fresco di quanto fatto questo fine settimana”.
Lo spagnolo dunque non si è ancora concentrato su una messa a punto specifica: “In gara ho usato una moto totalmente diversa da quella che avevo utilizzato per tutto il fine settimana. Chiaramente dovevo provare cose, capire, avere più informazioni possibili. Ho visto cose molto positive e altre che non lo sono tanto, ma stiamo costruendo una base per il futuro. Ora bisogna fare questo, bisogna lavorare. Sono contento, perché si può vedere che la moto è competitiva, ma mi manca molto per capirla. Bisogna lavorare e continuare ad accumulare giri”.
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