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Vinales: "All'ultima curva pensavo che Valentino fosse ancora lì"

Il pilota della Yamaha ha rivelato che non si era accorto della caduta del compagno di squadra alla curva 11 e si gode la vittoria numero 500 che ha regalato alla Yamaha. Ancora una volta poi sottolinea l'importanza delle gomme.

Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing

Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing

Gold and Goose / Motorsport Images

Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing
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Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing
Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing

Dopo due battute a vuoto, o quasi, tra Austin e Jerez, Maverick Vinales è tornato a centrare il bersaglio grande nel GP di Francia. Un successo pesante per lo spagnolo, perché si tratta del 500esimo della storia della Yamaha, ma soprattutto perché arrivato al termine di un duello molto serrato con il compagno di squadra Valentino Rossi.

All'inizio dell'ultimo giro Maverick era dietro, ma ha messo pressione al "Dottore", inducendolo all'errore: Prima alla curva 8 quando è andato lungo permettendogli il sorpasso. Poi quando alla curva 11 è finito ruote all'aria nel tentativo di rimanergli attaccatto per rispondergli.

"Sono contentissimo. Sia io che Valentino abbiamo fatto una gara incredibile, sfruttando la Yamaha davvero al 100%. Il ritmo era serratissimo e non mi aspettavo che potessimo arrivare a girare in 1'32" basso. Il mio team ha fatto un lavoro strepitoso e ritornare sul podio dopo due gare d'assenza è bellissimo" ha detto a caldo Maverick ai microfoni di Sky Sport MotoGP HD.

Tra le altre cose, il successo di oggi gli ha consentito di tornare leader e di prendere decisamente il largo in classifica, visto che anche Marc Marquez è caduto ad una decina di giri dal termine. Il suo diretto inseguitore ora è Dani Pedrosa, staccato di 17 lunghezze, ma per il pilota di Roses non sembra essere una sorpresa che il connazionale sia in corsa per il titolo.

"Dani è un pilota fortissimo, quando è in giornata è impossibile batterlo. Per questo credo che sia un aspirante al titolo come me, Valentino e Marc. Tutti abbiamo fatto almeno un errore in queste prime cinque gare, quindi dobbiamo restare concentrati e cercare di fare sempre il massimo".

Riguardo al duello con Rossi, ha raccontato che lui non si era neanche accorto che il rivale fosse caduto alla curva 11 e che aveva badato solamente a serrare tutti i varchi in cui si sarebbe potuta infilare la M1 gemella.

"All'ultima curva pensavo che Valentino fosse ancora lì dietro, non avevo visto che era caduto. Per questo ho spinto al massimo ed ho chiuso in tutti i punti dove pensavo che mi potesse attaccare. Ho fatto il giro veloce proprio sotto alla bandiera a scacchi e non è facile, però Valentino mi stava mettendo pressione, quindi mi sono detto o tutto o niente".

Quando gli è stato chiesto se ci avrebbe provato se l'italiano non avesse sbagliato, ha risposto: "Mi sentivo molto forte in staccata, specialmente nel primo settore, anche se durante la gara mi sono sentito bene anche nel terzo. Se fossi stato ancora dietro, ci avrei provato anche all'ultima staccata, ma l'importante era riuscire a rimanere vicino a Valentino".

Riguardo all'incredibile ribaltamento dei valori che si è visto qui rispetto a Jerez, ancora una volta Vinales ha puntato il dito verso le gomme: "Praticamente ho corso con lo stesso set-up dell'Argentina, quindi io penso che se le gomme hanno un grip normale possiamo sempre lottare per la vittoria. Oggi spingendo la moto al 100% avevo molto più feeling all'anteriore che andando al 50% a Jerez".

Infine, non poteva mancare un pensiero per Nicky Hayden, che sta lottando tra la vita e la morte all'ospedale Bufalini di Cesena, dopo essere stato investito mentre si allenava in bicicletta: "Questa alle fine è sempre una giornata un po' triste, perché tutti vogliamo che Nicky si possa riprendere e quindi gli mando un grande in bocca al lupo".

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