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Valentino: "Yamaha sta lavorando e si è mosso qualcosa, ma se corressimo domani..."

Pur sottolineando che al momento il problema più grosso è sul giro secco, il "Dottore" è convinto che la Yamaha sia ancora indietro anche sul passo gara e che debba continuare a lavorare per migliorare l'accelerazione ed il grip della M1. Ma almeno vede l'atmosfera giusta in squadra.

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Gold and Goose / Motorsport Images

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing, Danilo Petrucci, Ducati Team
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Il passo nella direzione giusta c'è stata, ma serve qualcosa di più per riportare la Yamaha a vincere. E' questo il concetto che ha sostanzialmente espresso Valentino Rossi al termine della tre giorni di test collettivi della MotoGP in Malesia.

Il "Dottore" ha chiuso decimo nella cumulativa, con la convinzione che avrebbe potuto fare anche meglio senza un errorino nel giro buono, ma vedere quattro Ducati davanti a tutti secondo lui è un segnale chiaro del fatto che c'è ancora tanto lavoro da fare per riportare la M1 allo stesso livello.

"Nel giro buono ho sbagliato, altrimenti sarei stato un pochino più avanti. Importa poco però, perché abbiamo lavorato tanto anche oggi ed abbiamo trovato delle cose buone. Purtroppo ne abbiamo trovate anche altre che non lo sono state. Mi sarebbe piaciuto che avessero funzionato anche altre novità che abbiamo provato, quindi la strada per essere veramente competitivi è ancora lunga. Sono contento però perché almeno qualcosa si è mosso e in Yamaha stanno lavorando".

Quando gli è stato chiesto di fare un bilancio, però, ha sottolineato la grande performance delle Rosse, pur ribadendo che vede un buon clima e voglia di fare in Yamaha: "Dopo tre giorni d'asciutto la pista era velocissima, tutti hanno espresso il massimo potenziale e ci sono quattro Ducati davanti. Il gruppo di lavoro però è buono, ci sono delle buone idee, ma ci vuole tempo perché il gap da recuperare è grande. Però mi sono trovato abbastanza bene".

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Sul passo gara, il gap sembra essere più piccolo, ma i punti su cui la M1 deve migliorare sono sempre i soliti, accelerazione e grip: "Escluso il giro veloce, sul quale le Ducati hanno fatto paura, bisogna guardare un po' i passi. Su quello siamo più vicini, ma ci manca ancora qualcosa: dobbiamo migliorare l'accelerazione e il grip. Insomma, dobbiamo migliorare".

Oggi lui e Vinales hanno anche provato ad "imitare" la Ducati, facendo un long run in coppia: "Siamo stati insieme, prima un po' davanti io e poi davanti lui. Maverick ha fatto una buona simulazione, perché è stato molto veloce. Questa è stata una cosa positiva, perché girando insieme si capiscono molte cose. Maverick mi ha proposto di farlo anche noi dopo che lo ha fatto la Ducati ieri e io gli ho detto che andava bene".

Ancora una volta, però, sembra evidente la differenza d'umore tra lui e lo spagnolo, che sembra decisamente più carico. Ed è qui che il 9 volte iridato è stato ancora più chiaro: "Vinales qua ha guidato veramente forte, ma alla fine è comunque quinto. Sono un po' preoccupato di quello che succederebbe in un'eventuale gara di domani, perché siamo ancora indietro e credo che soffriremo. Però, come ho detto prima, finalmente abbiamo provato delle cose che sono andate meglio e vedo tutti concentrati, ma ci vuole tempo".

Infine, ha dato anche il suo feedback sulle nuove gomme che aveva portato la Michelin in Malesia: "Ho provato le nuove gomme della Michelin, sono interessanti. Un'anteriore ed una posteriore, mi sembrano migliori di quelle vecchie. Spero che ce le diano il più presto possibile".

Informazioni aggiuntive di Oriol Puigdemont

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