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Valentino: "Va bene aspettare Sepang per le novità importanti, basta che siano quelle giuste"

Il "Dottore" arriva a Valencia dovendo difendere il terzo posto nel Mondiale da VInales, ma sembra già guardare avanti perché vuole avere una Yamaha più competitiva nel 2019, anche se forse dovrà aspettare i test di Sepang per la nuova M1 completa.

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Gold and Goose / Motorsport Images

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

A Sepang c'è andato vicino e l'ultima chance è rimasta quella di Valencia. Valentino Rossi insegue ancora la prima vittoria stagionale, per evitare di concludere la sua terza annata senza successi dopo le due del biennio ducatista, che sarebbe anche la prima della sua intera carriera in sella alla Yamaha.

In Malesia aveva comandato per 16 giri, prima di rovinare tutto con una scivolata. Anche se i progressi della sua Yamaha sono parsi piuttosto evidenti, non è stato facile digerire quella delusione.

"E' stata dura, c'è voluta una settimana per riprendersi. Mi sono rifatto con le vittorie di Pecco (Bagnaia) e di Luca (suo fratello), ma anche con l'Inter. Almeno fino alla Champions, poi un po' meno" ha detto Valentino subito dopo la conferenza stampa che ha aperto il weekend del GP della Comunità Valenciana.

Questa stagione è stata in un certo senso paradossale, perché uno dei migliori Rossi degli ultimi anni rischia di chiudere per la prima volta senza vittorie con la Yamaha: "Non lo so se sono stato il miglior Valentino quest'anno, ma sicuramente mi sono impegnato al massimo e penso di aver guidato bene. Alla fine però quello che contano sono i risultati. Sono due stagioni che stiamo soffrendo molto tecnicamente, perché questa mi è sembrata molto simile a quella dell'anno scorso. Nel 2017 nelle prime gare eravamo veloci, abbiamo vinto ad Assen, ma la seocnda parte del campionato è stata tutta come quest'anno. E' dura rimanere concentrato, soprattutto quando sei al mio punto della carriera. Speriamo di recuperare quest'inverno. E' vero che Vinales ha vinto una gara e in Malesia ero davanti anche io, però non siamo al top. Secondo me la Yamaha deve cercare di fare qualcosa in più".

Questo però non sembra aver intaccato la sua fiducia nel lavoro della Casa di Iwata: "Storicamente, la Yamaha ha sempre fatto delle moto che vanno bene e che vincono, quindi io ci credo. Bisogna lavorare bene, in maniera intelligente. Ultimamente mi sembrano più sul pezzo, più motivati, quindi speriamo".

Martedì si entrerà di fatto nella stagione 2019, con i primi test collettivi. Il lavoro sulla sua M1 si dovrebbe concentrare sul motore, anche nelle prove successive di Jerez. La moto più "definitiva" dovrebbe arrivare a Sepang, a febbraio. Il pesarese è disposto ad aspettare però se sarà quella giusta.

"In questi due test abbiamo qualcosina da provare, soprattutto di motore, perché è importante deciderlo il prima possibile. Poi però non ci saranno tante cose in più a Jerez. Penso che le cose più importanti arriveranno a febbraio in Malesia. Va bene anche così, l'importante è che siano le cose giuste e che vadano bene. Dobbiamo assolutamente cercare di essere più competitivi".

L'attualità intanto è che c'è anche un terzo posto nel Mondiale da difendere, con Maverick Vinales che ha ridotto a soli due punti il suo distacco nelle ultime due uscite: "E' importante cercare di arrivare terzo. Non è come vincere il Mondiale, ma è comunque una cosa che ti da motivazioni. Sarebbe molto importante riuscire ad essere veloci su questa pista, per capire se quello che abbiamo trovato in Malesia può funzionare anche su un tracciato diverso. Poi chiudere terzo un campionato così difficile, sarebbe un buon risultato".

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