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Valentino sperimenta il freno posteriore "da scooter" nei test di Barcellona

Il "Dottore" ha provato la soluzione che Karel Abraham utilizza sulla sua Ducati già da qualche tempo, definendola "da scooter" e trovando che potrebbe essere utile anche sulla sua Yamaha.

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Gold and Goose / Motorsport Images

Valentino Rossi e la Yamaha le stanno provando veramente tutte per provare a trovare una vittoria che ormai manca da due anni al campione di Tavullia. Proprio la settimana prossima, infatti, si corre ad Assen, dove nel 2017 è arrivata l'ultima affermazione del "Dottore".

Per tornare al vertice non bisogna lasciare nulla al caso e, in attesa di salire sulla M1 in versione 2020, che arriverà solamente nei test di agosto a Brno, in quelli di Barcellona il pesarese ha valutato anche una soluzione legata all'impianto frenante che Karel Abraham utilizza da tempo sulla sua Ducati.

 

Valentino ha provato due diversi sistemi di attuazione del freno posteriore sviluppati da Brembo. Oltre al freno a pollice, che ormai si è diffuso abbastanza tra i piloti della classe regina, ha valutato anche quello che lui ha definito "da scooter".

Sulla sua M1 è stata posizionata una seconda leva sul lato della frizione, che serve proprio per azionare il freno posteriore. Del resto, sulle MotoGP la frizione va utilizzata solamente in partenza, quindi non si tratta di una soluzione invasiva.

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Il 9 volte iridato, infatti, sembra aver apprezzato questo collaudo: "Ho provato sia quello a pollice che quello diciamo in stile scooter. Sulle nostre moto la frizione si usa solamente in partenza, quindi non è un grande problema. Forse l'unica difficoltà è a livello di ingombri, ma penso che avere il freno posteriore a disposizione lì possa essere un aiuto a centro curva. Ma in ogni situazione ci sono aspetti positivi e negativi".

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