Valentino: "Speriamo che ognuno corra per sé"
Il "Dottore" è carico in vista del via della stagione 2016, ma con la stampa italiana ha scambiato ancora qualche battuta sul finale del 2015. E sul futuro sembra sempre più convinto a correre per altri due anni.
Foto di: Yamaha MotoGP
Da domani si entrerà ufficialmente nella stagione 2016 con la prima sessione di prove libere del GP del Qatar, ma inevitabilmente durante la conferenza stampa di oggi si è parlato ancora del finale della stagione 2015 e di tutte le relative polemiche, anche se in realtà Valentino Rossi ha provato a fare un po' da pompiere, dicendo che forse è arrivato il momento di voltare pagina.
"Non è che adesso tutte le volte possiamo parlare della fine del 2015, anche perché ormai tutti hanno detto quello che pensano, quindi non serve continuare a fare polemiche. Fortunatamente inizia un altro campionato e quello che è successo alla fine dell'anno scorso non si può cambiare purtroppo. Tutti hanno visto com'è andata, ma il bello è che si ricomincia" ha detto parlando con i media italiani al termine della conferenza di Losail.
Quando però è stato stuzzicato sull'intervista rilasciata qualche giorno fa, nella quale diceva di aver apprezzato la vendetta di Senna contro Prost, a Suzuka nel 1990, è tornato sull'argomento: "Io purtroppo ho capito la grandezza di Senna soltanto dopo quell'episodio. Io non ero un tifoso di Senna, però mi ricordo che quella mattina mi sono alzato per seguire la gara e quando ho visto quello che ha fatto, mi sono detto: ha due palle così! Riguardo al mio caso però in quell'intervista ho anche detto che non so se ci sarà mai l'occasione. E' difficile anche solo pensarci".
Quando poi gli è stato chiesto se ritiene che una vendetta di quel tipo sarebbe pericolosa sulle due ruote, ha aggiunto: "La pericolosità dipende dalla velocità. Anche se sei in moto e vai piano, non è pericoloso e i piloti lo sanno mentre stanno facendo la gara. Preferisco però parlare delle gare e spero che vada tutto bene e che ci si comporti con rispetto in pista. Quella è la cosa più importante, il rapporto personale conta poco. Speriamo che vada tutto bene in pista e soprattutto che ognuno corra per sé".
Poi eccolo sulla stagione che sta per cominciare, con la speranza che l'avvio possa essere brillante come quello degli ultimi due anni: "L'importante sarà cercare di essere competitivi come nelle ultime due stagioni. La prima gara vale 25 punti come tutte le altre, ma forse qualcosina in più perché apre il campionato, quindi sarebbe bello cominciare bene. Ci sono tanti cambiamenti che dovrebbero avere riscontri soprattutto sulla gara e sul modo di correre dei piloti. Speriamo che possa servire a vedere delle belle gare, come ce ne sono già state negli ultimi due anni. I test sono stati positivi ed abbiamo visto che sia sul giro secco che a livello di passo ci sono tanti piloti competitivi. Gli ingredienti per fare un grande campionato ci sono tutti. Speriamo di essere pronti e di iniziare forte".
Qualcuno poi ha ipotizzato che con le gomme Michelin per Lorenzo sarà più difficile provare a forzare il ritmo fin dalle prime fasi di gara, ma il pesarese non si è voluto sbilanciare: "Da quello che abbiamo visto nei test, Lorenzo mi sembra il favorito per la vittoria di questo campionato, perché è stato il più veloce in due dei tre appuntamenti. Sul giro secco è stato velocissimo, dando mezzo secondo al secondo una volta ed un secondo l'altra volta. In Australia ha avuto qualche difficoltà, ma è stato comunque competitivo. Anche con le gomme Michelin quindi penso che proverà ad impostare la sua strategia, tentando di scappare subito via. Sulla carta le Michelin fanno un po' più fatica a scaldarsi, però non darei per scontato che non possa riproporre le sue tattiche".
Di contro, le coperture francesi potrebbero favorire il "Dottore" in qualifica: "Anche qui si stanno facendo dei ragionamenti sulla carta e in questo senso le cose dovrebbero andare un pochino meglio, perché non hai più la gomma "one shot" come la Bridgestone. Con le Michelin puoi fare anche due, tre o quattro giri e sulla carta questo è un po' meglio per il mio stile di guida. Speriamo che sia così, perché se voglio lottare per il Mondiale bisogna che io riesca a partire più avanti quest'anno".
Infine, ancora una battuta sulla possibilità, ormai sempre più probabile, che possa decidere di continuare a correre fino alla fine del 2018: "Come ho già detto, mi piacerebbe continuare e mi sento motivato ed in forma per farlo. Bisogna vedere anche cosa dice la pista, perché è importante ovviamente, però mi piacerebbe continuare. Comunque decideremo in poco tempo".
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