Valentino Rossi resta in ospedale. Chi sperava che il campione di Tavullia potesse essere dimesso oggi dal CTO di Firenze dovrà aspettare. Sia ben chiaro la ripresa del pilota Yamaha caduto venerdì nelle prove libere del Gp d'Italia al Mugello procede secondo i piani che erano previsti dal professor Roberto Buzzi, primario del Centro Traumatologico Ortopedico del capoluogo toscano.
La frattura scomposta di tibia e perone della gamba destra è stata perfettamente riallineata dopo l'intervento chirurgico, ma l'equipe medica non ha ancora parlato di dimissioni, sebbene Vale cominci a spingere per tornare a casa.
Intanto sui giornali è scoppiato il toto-sostituto di Rossi sulla M1: a partire dal Gp di Assen il Fiat Yamaha Team dovrà per regolamento schierare la seconda moto al fianco di quella di Jorge Lorenzo. Ma chi sarà il rider prescelto non è stato ancora deciso. Anzi, la questione pare che non sia stata nemmeno trattata:
“Finché Valentino è in ospedale – ha dichiarato William Favero, portavoce del team Yamaha –
l'argomento non viene proprio discusso. Non è nella nostra filosofia, proprio per rispetto di Vale. E poi prima vogliamo sapere quale sarà la diagnosi che accompagnerà la lettera di dimissioni”.
Il “pallino” ce l'ha in mano il professor Buzzi: se i tempi di guarigione saranno relativamente brevi Yamaha potrebbe mettere in sella un “signor nessuno”, vale a dire un collaudatore della Casa, che riscaldi il posto di Rossi in attesa del suo ritorno. Potrebbe essere un giapponese, anche se in questo non bisognerebbe attendersi dei risultati.
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