Valentino preoccupato: "Ho provato un motore 2019. Spero non sia definitivo, perché è quasi uguale all'attuale"
Il "Dottore" rincara la dose nei confronti della Yamaha dopo il fine settimana disastroso di Aragon: "Di solito nei test di Brno in passato provavamo la moto dell'anno successivo. Sono 2 anni che non avviene. Dov'è la moto 2019?".
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Il Motorland di Aragon ha consegnato al team ufficiale Yamaha ancora più sconforto e punti interrogativi rimasti irrisolti. Valentino Rossi ha chiuso la gara spagnola in ottava posizione, mentre Maverick Vinales ha fatto addirittura peggio, arrivando molto staccato e alle spalle del compagno di squadra.
Le M1 sono in autentica difficoltà ed è ormai da tanti mesi che i due piloti del team di Iwata invocano un aiuto sostanzioso alla Casa madre in Giappone. Questo, però, continua a non arrivare.
Per tutto il fine settimana di Aragon, Valentino è stato molto critico nei confronti degli ingegneri giapponesi della Yamaha. Ha iniziato a pungerli, giovedì, per poi rincarare la dose (e non di poco) nelle giornate di sabato e domenica, ossia quando Qualifiche e gara hanno mostrato una volta di più l'inadeguatezza delle M1 a cospetto di Honda, Ducati e anche delle Suzuki.
Al termine della gara, Valentino non ha potuto fare altro che continuare a spiegare una situazione che, al momento, appare difficilmente comprensibile. Il "Dottore" ha rivelato di aver provato un primo prototipo del motore versione 2019, ma di averlo ritenuto un palliativo ai reali problemi che stanno affliggendo le Yamaha in pista.
"Ho provato la prima edizione del motore 2019 della M1, sì, ma penso e spero che non sia la versione finale, perché ha solo piccole modifiche ed è molto simile a quello che stiamo usando ora", ha affermato Valentino.
"Spero che a Iwata continuino a lavorare, perché il motore è uno dei problemi, per noi. I nostri ingegneri devono renderlo migliore".
"Una cosa preoccupante è che, di solito, i test a Brno che si fanno dopo la gara erano il momento in cui negli anni passati provavamo la M1 dell'anno successivo. Ma nelle ultime due stagioni questo non è avvenuto. Dov'è la moto dell'anno prossimo? Boh, io non lo so, chiedetelo ai giapponesi. Sfortunatamente nei test non abbiamo provato tante cose per il prossimo anno".
"Il mio lavoro non consiste nel dire 'abbiamo bisogno di un motore a V o modificare il telaio in questo modo'. Io posso individuare e dire quali siano i problemi".
"Siamo in difficoltà per quanto riguarda l'abbinamento moto-gomme, specialmente per quanto riguarda il posteriore. Sto cercando di spiegare questo fatto. Ma non dobbiamo focalizzarci su una sola area, perché i punti da sistemare sono diversi, secondo me. Ad esempio l'elettronica, il carattere del motore, e altre cose".
Informazioni aggiuntive di Oriol Puigdemont
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