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Valentino: "Qui la M1 va bene, vediamo di sfruttarla al massimo"

Il "Dottore" ha subito trovato un buon feeling con la sua Yamaha a Silverstone e vuole costruirci qualcosa di importante. Però rimane convinto che sia molto complicato tentare la rimonta su Marquez nel Mondiale.

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Gold and Goose / Motorsport Images

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
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Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
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Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Ieri si era mostrato rassegnato, ma oggi Valentino Rossi è tornato a tirare fuori gli artigli a Silverstone, nonostante abbia passato una notte poco serena a causa di problemi di stomaco. Il "Dottore" ha chiuso la prima giornata di prove al secondo posto, a solo un paio di decimi dalla Honda del padrone di casa Cal Crutchlow e si è detto chiaramente soddisfatto, anche se non crede che la Yamaha abbia trovato una soluzione definitiva: banalmente, su questa pista la M1 si trova a suo agio a differenza che su altre.

"E' stata un buona giornata perché da quando sono entrato in pista mi sono trovato piuttosto bene e mi sono divertito: guidare la MotoGP a Silverstone con questo sole e questa temperatura è veramente molto emozionante. Abbiamo provato un po' di gomme, nel pomeriggio la più dura e so che qualcuno ha provato anche la morbida. Credo quindi che le opzioni al posteriore siano tutte aperte e che sarà fondamentale capire come saranno le condizioni della pista e la temperatura domenica all'ora della gara" ha spiegato il pesarese.

"C'è ancora tanto lavoro da fare, però mi sono trovato subito bene con la moto. Un po' per il test di Misano, nel quale abbiamo migliorato un pochino di cose. Ma credo soprattutto che per l'ennesima volta in questa stagione ci sia tanta differenza tra una pista e l'altra, perché mi sono trovato subito bene con un setting molto simile a quello che avevo in Austria. Qui però la moto va, quindi vedremo di sfruttarla al massimo. Anche perché siamo stati abbastanza veloci e costanti anche con la gomma abbastanza usata, di 13-14 giri" ha aggiunto.

Quando poi gli è stato chiesto se la giornata di oggi gli ha fatto cambiare la sua prospettiva rispetto a ieri, in realtà è rimasto molto in linea con il pensiero che per il Mondiale ormai si un pochino tardi.

"Diciamo che ieri si parlava di Mondiale. Realisticamente parlando, se devi recuperare 33 punti a Marquez, che nelle ultime tre gare ha fatto due vittorie ed un secondo posto, mentre io non sono manco mai salito sul podio, la vedo dura. Per me però l'importante è essere competitivo, poter lottare per il podio e per la vittoria e fare delle belle gare. Mancano ancora tante gare e può succedere di tutto, ma adesso l'importante sarà mettere tutte le cose in fila e continuare a migliorare per arrivare a domenica".

E' vero però che è arrivato anche un aiuto dal lavoro fatto nel test della settimana scorsa a Misano, che però dovrà essere valutato alla distanza.

"Soprattutto abbiamo lavorato sull'elettronica e sul traction control, con un sistema che ci aiuta a cercare di avere meno spinning, perché il nostro problema rimane sempre il degrado della gomma posteriore, che quando cominicia a scivolare tanto si scalda e ci obbliga a rallentare più degli altri".

Riguardo agli avversari più temibili per il weekend, sembra prospettare una battaglia molto aperta.

"Al momento mi sembra che il più veloce sia Marquez, ma anche Crutchlow, perché con le gomme da gara riescono a fare 2'01" alto. Loro mi sembra i più in forma, poi ci siamo io e Vinales che siamo a qualche decimo, ma anche molto costanti. Pedrosa è molto indietro, ma non ha messo la gomma nuova, quindi non è male. Non ho capito bene Lorenzo e Dovizioso, che mi sembrano qualche decimino più lenti, però comunque sono lì anche loro. Quindi diciamo che ci sono i soliti più Crutchlow, che qui va sempre molto forte".

Infine, ha detto la sua sul nuovo sistema di cambio moto provato alla fine della FP2 e la sensazione è che, come per altri colleghi, non sembri una soluzione risolutiva.

"Sono curioso di sentire cosa dicono anche gli altri piloti in Safety Commission, perché credo che abbia sia aspetti positivi che negativi, ma come quello che utilizzavamo in precedenza. Ma se questa regola è fatta per evitare incidenti come quello di Iannone ed Aleix Espargaro non credo che rivolva niente. Non cambia niente, noi in ogni caso non vediamo le altre moto".

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