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Valentino: "Questo podio è buon modo per ricordare il Sic"

Il "Dottore" ha dedicato la sua grande rimonta dal 15esimo al secondo posto a Marco Simoncelli nell'anniversario della sua scomparsa. Il pesarese è contento della reazione sua e della squadra, anche se ha sofferto troppo al posteriore.

Polesitter Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Foto di: Yamaha MotoGP

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

La gara è sempre un'altra cosa per Valentino Rossi e il "Dottore" ha fatto valere questa legge anche a Phillip Island. Dopo una qualifica disastrosa, che lo aveva visto chiudere solo 15esimo, il pesarese ha sfoderato una rimonta strepitosa, chiudendo al secondo posto nel GP d'Australia. Un risultato che ha voluto dedicare all'indimenticato amico Marco Simoncelli, scomparso esattamente cinque anni fa.

"Oggi sono cinque anni dalla scomparsa del Sic, quindi questo podio è per lui e per la sua famiglia. Ci manca tantissimo ed è un buon modo per ricordarlo" ha detto infatti Valentino nella chiacchierata fatta subito dopo il podio ai microfoni di Sky Sport MotoGP HD.

Parlando di quello che è successo oggi, il 9 volte iridato ha spiegato che aveva avuto subito la sensazione di poter ribaltare la situazione: "Questa mattina il sole, la temperatura, ma soprattutto il warm-up che sono riuscito a fare, mi aveva messo grande ottimismo e mi aveva dato grande carica, perché sapevo che si poteva lottare per il podio. Avevo un passo veloce e mi sentivo bene con la moto, infatti abbiamo lasciato tutto così. E' stato molto importante rimanere concentrati e fare le cose step by step, perché non volevo fare altri errori dopo la caduta di Motegi".

Anzi, quando Marc Marquez è scivolato, permettendogli di salire in seconda posizione, aveva la convinzione di poter andare a riprendere anche Cal Crutchlow: "Sinceramente quando è caduto Marquez, ho pensato di poter vincere e speravo di andare a prendere Crutchlow, ma nella seconda parte di gara ho sofferto un po' troppo, lui invece è stato molto veloce, quindi grandi complimenti. Però i primi dieci giri sono stati belli, li voglio rivedere".

Lui a differenza delle Honda montava una gomma morbida all'anteriore, ma Valentino ha rivelato che in realtà il problema è stata la gomma posteriore alla distanza: "Credo che per la mia moto andasse bene questa moto, perché mi sono sempre trovato bene sull'anteriore. Nella seconda parte della gara però soffriamo troppo con il posteriore, perché abbiamo troppo spin. Se vogliamo essere più veloci, dovremo lavorare soprattutto sotto questo punti di vista sulla moto nuova, perché nelle ultime gare la seconda parte di gara è sempre stata molto difficile".

E questo è uno degli aspetti su cui la Yamaha dovrà lavorare in chiave 2017, oltre a provare a tirare fuori qualche cavallo in più: "Dobbiamo lavorare anche sul motore per cercare di essere più veloci sul rettilineo poi, come ho detto, nella seconda parte di gara soffro sempre un po' troppo e credo che la Honda sia un po' meglio sotto questo punto di vista".

In ogni caso, per oggi è molto soddisfatto perché ci voleva una giornata così dopo le batoste di Motegi e di ieri: "La caduta in Giappone non ci voleva, perché avevo fatto un buon weekend e invece sono dovuto tornare a casa con nulla in mano. Poi siamo arrivati qui, il primo giorno sotto alla pioggia siamo andati bene, ma mi hanno tolto tutti i tempi e mi sono ritrovato praticamente ultimo. Ieri credo che sia stata la giornata più negativa della stagione, quindi era importante reagire, fare un bel warm-up, una bella gara e dimostrare che in condizioni buone posso essere competitivo".

Infine, dopo le stoccate di ieri, ha anche teso la mano alla sua squadra, sottolineando l'ennesima grande reazione domenicale: "Io ho i miei punti forti ed i miei punti deboli. Lo stesso vale anche per il mio team e alla fine in gara sono sempre competitivo. Quando ci sono delle condizioni difficili e bisogna fare delle scelte un po' azzardate, siamo sempre un po' in difficoltà. Un po' è colpa mia, un po' della squadra, ma anche della moto perché quando è mezzo e mezzo si fa sempre molta fatica a guidarla. Ci voleva proprio una giornata come oggi".

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