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Valentino: "Quello dell'Argentina può essere un buon set-up base"

Il "Dottore" ha spiegato che anche se il weekend di Termas de Rio Hondo è sembrato simile a quello del Qatar ha trovato prima il bandolo della matassa. Sulle 500 vittorie Yamaha, ha detto: "Sarei quello che si meriterebbe di più di farlo".

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Second place Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing, Third place Cal Crutchlow, Team LCR Honda
Second place Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Podium: Second place Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing, Lin Jarvis, Yamaha Factory Racing Manag
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Second place Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Nonostante le grandi difficoltà incontrate nel pre-campionato, Valentino Rossi si è presentato ad Austin al secondo posto nella classifica iridata, staccato di 14 lunghezze dal compagno di squadra Maverick Vinales. Alla fine in gara il "Dottore" è sempre riuscito a trovare la messa a punto giusta per la sua Yamaha, salendo sul podio sia in Qatar che in Argentina.

Il problema è che, dopo la bella gara di Losail, a Termas de Rio Hondo si è ritrovato a partire praticamente da capo. Una situazione che però secondo lui non si ripeterà in Texas, perché questa volta è davvero convinto di aver trovato un buon set-up di base per la sua M1.

"Sono più fiducioso, perché in Argentina abbiamo capito un po' di cose della moto, quindi spero di essere più competitivo nelle prove. Questo sarà sicuramente un obiettivo importante, però bisogna vedere perché sinceramente speravo anche dopo il Qatar di andare meglio. L'importante però è rimanere sempre concentrati e cercare di arrivare pronti domenica alla gara" ha detto subito dopo la conferenza stampa.

La sua convinzione deriva dal fatto che in realtà in Argentina aveva trovato il bandolo della matassa molto prima: "I weekend del Qatar e dell'Argentina da fuori sono sembrati simili, ma in realtà sabato mattina, prima che iniziasse a piovere, aveva già una moto simile a quella con cui poi abbiamo fatto la gara, quindi eravamo già abbastanza competitivi. Nel warm-up con la prima moto avevo il quarto o il quinto tempo, poi ho voluto provare una cosa con l'altra moto, ma non è andata come speravo, quindi ho perso diverse posizioni. Però credo che quella possa essere una buona base".

Il saliscendi texano non gli ha mai riservato grandi soddisfazioni, ma lo scorso anno era competitivo prima di cadere: "Questa è una pista difficilissima, dove bisogna fare il doppio del lavoro che nelle altre, perché ci sono 20 curve. E' una pista su cui non ho mai fatto dei grandi risultati, solo un podio nel 2015, però sia nel 2015 che nel 2016 ero competitivo, quindi cercheremo di essere veloci e poi vediamo perché sicuramente ci saranno tanti piloti che andranno forte. Sarà importante fare dei punti, perché l'anno scorso ho sbagliato e sono tornato a casa con uno zero".

Inoltre qui per ora ha vinto solo Marc Marquez. Quando gli è stato chiesto se questa può essere l'occasione giusta per batterlo, ha risposto: "E' difficile, perché ogni gara è diversa. Arriviamo da due doppi podi per la M1, quindi sembriamo in forma e ci dobbiamo provare. L'anno scorso dopo il warm-up non ero troppo lontano, anche se lui era ancora un po' più veloce. L'importante comunque, a parte Marquez, è cercare di fare dei punti e di arrivare sul podio".

Il successo di Vinales in Argentina è stato il numero 499 della storia della Yamaha. Ovviamente il pesarese spera di essere lui a regalarle il numero 500: "Mi piacerebbe molto e credo che sarei quello che se lo merita di più, ma bisogna vedere se Maverick è d'accordo. Sarà importante provare a farla, perché è un numero importante".

Informazioni aggiuntive di Charles Bradley

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