Valentino: "Provare a vincere sarebbe stato un azzardo"
A sorpresa il "Dottore" è riuscito a portare la sua Yamaha sul podio nella gara d'apertura in Qatar e sembra aver risolto i problemi che lo hanno tormentato durante l'inverno. I primi due non erano lontani, ma ha preferito non rischiare.
Podio: il secondo classificato Andrea Dovizioso, Ducati Team; il vincitore della gara Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing; il terzo classificato Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Gold and Goose / Motorsport Images
Dopo un inverno complicatissimo, finalmente Valentino Rossi ha potuto tirare un bel sospiro di sollievo, iniziando il Mondiale MotoGP probabilmente meglio di quanto avrebbe sperato, ovvero conquistando il gradino più basso del podio nel GP del Qatar, al termine di una gara in rimonta iniziata dal decimo posto in griglia.
"E' stata bella, perché iniziare il campionato con un podio è sempre importante. L'anno scorso invece ero andato sempre forte nei test e poi in gara ho fatto quarto. Dopo questo periodo difficile è stato ancora più bello, ma siamo stati molto bravi perché abbiamo sempre mantenuto la calma e intorno a me ho sempre sentito un grande supporto da parte dei giapponesi della Yamaha, che mi hanno portato diverse cose da provare" ha detto il "Dottore" al termine della conferenza stampa.
"Anche con la squadra abbiamo lavorato bene e alla fine ci siamo arrivati: in gara la moto andava bene e con la temperatura un po' più fresca ho sofferto meno. Se fosse stato più caldo, con le gomme medie avrei fatto più fatica. Ma soprattutto mi sono divertito da matti" ha aggiunto.
Quando è arrivato in terza posizione, alle spalle di Andrea Dovizioso e Maverick Vinales, per un attimo aveva anche creduto di poter vincere, ma poi ha preferito non rischiare troppo: "Quando sono stato quinto, mi sono detto: dai sei nei primi cinque. Poi quando sono stato terzo ho iniziato a pensare al podio e a capire cosa poteva succedere, solo che soffrivo troppo sul lato destro della gomma anteriore, quindi sarebbe stato un azzardo. Sarebbe stato più facile fare un errore che vincere. Poi sinceramente Vinales era un po' più veloce. Potevo provare con Dovizioso, ma quando Maverick lo ha passato, gli si è attaccato al codone. Va bene così".
Una bella rivincita comunque, dopo che di nuovo in tanti avevano già iniziato ad indicarlo sul viale del tramonto: "I test sono stati veramente disastrosi. Non tanto a Sepang, ma a Phillip Island e qui sono andati malissimo. Giovedì anche è andata malissimo, ma venerdì abbiamo iniziato a vedere la porta socchiusa: non andavo ancora forte, ma cominciavo a sentirmi bene sulla moto e a fare le traiettorie giuste. Lì siamo stati bravi, perché abbiamo cominciato a lavorare logicamente e alla fine ne siamo venuti a capo. Adesso speriamo di partire da una base migliore in Argentina".
Lui stesso però ha ribadito ancora una volta di essere un uomo soprattutto da gara: "Mi trovo molto meglio a lavorare nel weekend di gara, perché posso far valere la mia esperienza. Nei test ho avuto anche qualche problema dal punto di vista fisico, soprattutto all'inizio. Ho sofferto con le braccia e con le gambe. Però nei weekend i gara riesco sempre a dare il massimo".
Oltre al vincitore Vinales, la gara di Losail ha esaltato anche il rookie Johann Zarco, caduto ma dopo sei giri al comando. Il pesarese non sembra stupito: "E' una questione di talento. Non me ne vogliano i piloti della Superbike, ma credo che ora i 20 più forti siano tutti qui. Ci sono tanti piloti che vanno fortissimo. Zarco è uno di questi, Vinales lo conoscevamo già, ma non sono solo loro".
Infine, quando gli è stato fatto notare che lui al debutto in Ducati aveva fatto meglio dell'11esimo posto di Jorge Lorenzo, ha detto: "Io Lorenzo lo conosco benissimo ed è senza dubbio uno dei piloti più forti. La moto va, perché Dovizioso ha fatto secondo. Però io penso che Jorge ce la farà, che potrà venire su ed essere protagonista".
Informazioni aggiuntive di Jamie Klein
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