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Valentino: "Per lottare con le Honda ci manca ancora qualcosina"

Il "Dottore" è il primo degli inseguitori delle RC213V, ma crede che sul passo di gara abbiano ancora qualcosa in più rispetto alla sua Yamaha. Sulle ultime tensioni con Lorenzo ha detto: "L'importante è che rimanga una bella lotta e basta".

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Gold and Goose / Motorsport Images

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Dani Pedrosa, Repsol Honda Team, Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Yonny Hernandez, Aspar Racing Team, Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing, Marc Marquez, Repsol Hon
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing, Marc Marquez, Repsol Honda Team, Jorge Lorenzo, Yamaha Facto

Le Honda sono state le grandi protagoniste della prima giornata di prove del GP di Aragon, monopolizzando le prime tre posizioni con Dani Pedrosa, Marc Marquez e Cal Crutchlow, ma subito dietro di loro c'è la Yamaha di Valentino Rossi.

Il "Dottore" sembra soddisfatto della velocità pura che riesce ad esprimere la sua M1, ma teme che alla distanza le RC213V possano avere qualcosa in più. Dunque domani vuole lavorare per cercare di migliorare il suo ritmo di gara, specialmente quando la gomma inizia a calare.

"Le due Honda, soprattutto quelle ufficiali, ma anche quella di Crutchlow, riescono a tenere meglio il ritmo. Questo sarà molto importante per la gara, anche se comunque è solo venerdì. Dobbiamo lavorare e cercare di migliorare, sperando che durante il weekend il tempo sia sempre bello e che anche la pista migliori un po'. La top performance mi sembra che ce l'abbiamo, perché sono piuttosto veloce in tutti i settori, però inizio a soffrire dopo qualche giro. Quella è la chiave per fare una bella gara e lottare per il podio con le Honda" ha detto il "Dottore" nel suo debrief presso l'hospitality Yamaha.

Il nove volte iridato comunque è contento per essere riuscito a ripartire dalla buona base che aveva costruito nella gara della scorsa stagione: "Era molto importante ripartire dalla mia prestazione dell'anno scorso, perché qui non sono mai stato troppo veloce, invece in gara nel 2015 sono andato molto forte dopo aver sofferto un po' in prova. Purtroppo partivo un po' indietro ed ho preso due secondi nel primo giro, ma poi sette decimi nel resto della corsa. Quindi siamo ripartiti da lì, però mi piacerebbe riuscire a lottare per il podio con le Honda e ci manca ancora qualcosina".

Quando poi gli è stato chiesto se ritiene che il vantaggio della Honda possa essere vincolato a questa pista, ha aggiunto: "Tante volte la nostra moto su una pista va meglio delle altre, ma non per quello è la migliore. Semplicemente, per quel tipo di curve, d'asfalto e con le gomme che porta la Michelin, la nostra moto è la migliore. Poi magari vai alla gara dopo e succede tutto il contrario. Qui mi sembra che la Honda vada un pochino meglio, però magari a Motegi va meglio la nostra. Bisognerà vedere volta per volta".

Contrariamente a lui, Marquez sembra ritenere che sul passo la Yamaha abbia qualche carta in più da giocare. Valentino però ha ribadito di avere una visione differente: "Marquez è chiaramente più veloce, basta guardare i tempi, anche se in effetti mettendo la gomma nuova alla fine puoi avere un vantaggio. Però lui mi sembra il più veloce e lo è stato anche Pedrosa all'inizio del turno. Quindi metterei nell'ordine Marquez, Pedrosa e poi io".

Infine è tornato sul nervosismo che è riaffiorato ultimamente tra lui e Jorge Lorenzo: "Io sinceramente non mi sento tanto nervoso, sono abbastanza tranquillo. So che è un pilota fortissimo ed anche quando sente le difficoltà bisogna sempre dargli del lei, perché da una giornata all'altra può essere lì davanti. C'è una lotta per la vittoria del Mondiale, che è la cosa più importante, che è relativa perché Marquez è piuttosto distante, ma c'è anche una lotta tra me e Lorenzo per il secondo posto. Non è neanche paragonabile come importanza, ma anche per un fatto d'onore ognuno si gioca le sue carte. Sicuramente anche il finale dello scorso anno non ha aiutato a farci diventare più amici, però l'importante è che rimanga una bella lotta e basta".

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