Valentino: "Non entro ancora in curva abbastanza forte"
Il "Dottore" è riuscito per un soffio a portare la sua Yamaha in Q2 nonostante un problema all'ammortizzatore. Rispetto a ieri ha fatto un passo avanti, ma deve ancora migliorare l'inserimento della sua M1.
Foto di: Yamaha MotoGP
Ha rischiato di non riuscire ad entrare direttamente in Q2, ma Valentino Rossi ha potuto tirare un sospiro di sollievo alla conclusione della FP3 del GP del Qatar, perché per appena una manciata di millesimi è riuscito a mantenere la sua Yamaha al decimo posto nella classifica cumulativa.
Il "Dottore" oggi è riuscito a fare un passetto in avanti con la messa a punto della sua M1, che però continua a non permettergli di entrare in curva come vorrebbe. A complicargli la vita poi ci si è messo un problema con l'ammortizzatore posteriore, che lo ha costretto a rientrare ai box nel finale, permettendogli di fare solamente un giro nel "time attack".
"Nella FP2 oggi pomeriggio non era andata male. Avevo fatto un tempo abbastanza buono in tutti i settori tranne che nel terzo, dove mi mancava trazione in uscita dalla curva 10 e dalla curva 11, e incominciavo ad andare abbastanza meglio. L'altra cosa positiva di oggi è che abbiamo degli altri problemi: quelli di ieri li abbiamo risolti ed è meno frustrante, anche se soffriamo il ritardo dei test" ha detto il pesarese a fine giornata".
Nel turno conclusivo quindi sono state fatte altre modifiche, che però non hanno dato i frutti sperati: "Ancora non bastava, quindi abbiamo provato a fare ancora delle modifiche, ma ho patito un po' anche le condizioni dell'ultimo turno, che c'era più umido e un po' meno grip".
Nonostante qualche difficoltà, la consolazione risiede nell'aver centrato la Q2, che probabilmente era l'obiettivo minimo per oggi: "Stiamo continuando a provare perché non entro ancora in curva abbastanza forte, poi alla fine con la gomma morbida avrei potuto fare anche meglio, ma ho avuto un problema all'ammortizzatore dietro. L'abbiamo dovuto cambiare e quindi sono riuscito a fare solo un giro senza migliorare. Sono stato molto fortunato perché sono decimo e sono in Q2, ma dobbiamo continuare a lavorare perché non sono ancora abbastanza veloce sia a livello di passo che con la gomma morbida".
E alla fine, tolta la Yamaha gemella di Maverick Vinales, gli altri non sembrano poi così fuori dalla sua portata: "Escluso Vinales, che come passo va veramente forte, gli altri siamo tutti molto vicini. Dobbiamo trovare un modo per cercare di guidare la moto un pochino meglio ed entrare in curva più forte. Soprattutto per avere un passo più costante, poi vediamo".
Infine, quando gli è stato fatto notare che solo lui ed Andrea Iannone si sono lamentati della nuova gomma anteriore della Michelin, ha aggiunto: "Nei test ci sono stati dei tempi buoni, ma ci sono state anche tante cadute. Secondo me quello è un segnale che qualcosa non va. Io poi ho parlato anche con degli altri piloti che mi dicono che la gomma davanti ora si muove un po' di più. Alcuni magari si adattano meglio ed altri peggio. Nella mia carriera mi è sempre piaciuta la gomma davanti dura e sto soffrendo, ma le gomme sono queste e dobbiamo cercare di farcele piacere".
Informazioni aggiuntive di Oriol Puigdemont
Be part of Motorsport community
Join the conversationShare Or Save This Story
Iscriviti ed effettua l'accesso a Motorsport.com con il tuo blocco delle pubblicità
Dalla Formula 1 alla MotoGP, raccontiamo direttamente dal paddock perché amiamo il nostro sport, proprio come voi. Per continuare a fornire il nostro giornalismo esperto, il nostro sito web utilizzala pubblicità. Tuttavia, vogliamo darvi l'opportunità di godere di un sito web privo di pubblicità e di continuare a utilizzare il vostro ad-blocker.
Top Comments