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Valentino: "Non credo che la Yamaha sia tanto meglio della Honda"

Il "Dottore" ha spiegato che secondo lui hanno caratteristiche diverse, ma che ai punti sarebbero molto vicine. Per domenica spera in una gara asciutta per cancellare la delusione di Assen ed è curioso per l'asimmetrica anteriore.

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Yamaha MotoGP

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
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Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing sul retro dello scooter dopo la scivolata
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Sono passate quasi tre settimane dalla caduta di Assen e la MotoGP è pronta a riaccendere i motori al Sachsenring. Per Valentino Rossi però dimenticare quanto accaduto in Olanda non è stato affatto facile, perché la convizione è sempre quella di aver gettato al vento una vittoria quasi certa. Un errore che lo ha fatto precipitare a 42 punti dal leader iridato Marc Marquez.

Non a caso, il "Dottore" ha preferito rimanere a casa ed allenarsi nelle ultime due settimane di pausa: "Dovevo andare al mare, ma sono stato a casa a fustigarmi. Ho fatto la via crucis, con la croce sulle spalle. La delusione cocente dura qualche giorno e poi si supera. Rimane la delusione di una grande occasione buttata via e soprattutto adesso diventa più difficile per il campionato. Sono rimasto a casa ed ho cercato di rimanere concentrato e mi sono allenato, perché comunque fare due degli stop di due settimane tra una gara e l'altra non è un calendario buono come in passato".

In Olanda si era autodefinito "somaro". E anche a freddo non pare aver cambiato idea: "Rivedendo la gara, soprattutto la seconda parte, c'erano delle condizioni molto particolari, in cui era molto facile commettere un errore ed infatti siamo caduti in tanti. Il mio errore però è stato abbastanza grave, perché avevo il potenziale per vincere anche andando un pochino più piano. Potevo tenermi qualche decimo".

Ora c'è da affrontare la sfida del Sachsenring, una pista che non pare esattamente nata per la MotoGP: "Questa è una delle piste un po' meno da MotoGP rispetto al resto della stagione. Qui forse si divertono un po' di più quelli con le moto più piccoline, perché soprattutto la prima parte è molto tortuosa. La seconda parte però è molto veloce e si possono fare delle diverse interpretazioni, specialmente la sequenza di curve a sinistra prima di quella veloce a destra. E' sempre una pista abbastanza interessante, anche se è piccolina".

Senza dimenticare che qui vince la Honda da ben sei anni consecutivi. E qui Vale è stato piuttosto chiaro nel dire che secondo lui la RC213V al momento non è tanto indietro quanto si vorrebbe far credere: "Penso che la Yamaha e la Honda siano due moto abbastanza diverse. Diciamo che dove ci sono le piste un po' più tortuose e magari un po' meno grip, va meglio la Honda. Sulle piste veloci o dove c'è un po' più grip, va meglio la Yamaha. Io però non penso che la Yamaha sia tanto meglio della Honda: hanno caratteristiche diverse, ma se si dà un punteggio ad ogni voce, credo che la somma sia più o meno la stessa".

Domani ci sarà anche da prendere le misure ad una nuovo gomma anteriore asimmetrica che la Michelin ha studiato appositamente per il tracciato tedesco: "La gomma asimmetrica posteriore l'abbiamo usata da sempre, ora hanno provato a portare quella anteriore ed è la stessa idea che aveva avuto la Bridgestone qui l'anno scorso. E' molto importante perché su questa pista sono quasi tutte curve a sinistra e ce ne sono solamente tre a destra, quindi una gomma che va bene sul lato sinistro rischia di essere troppo dura a destra. Poi c'è la curva 11 che è una delle più pericolose del Mondiale, perché è molto veloce ed in passato ci sono state molte cadute. Questa soluzione quindi dovrebbe essere positiva e sarà interessante provarla domani".

Parlando ancora di gomme, il pesarese ha spiegato perché si trova tanto bene con le Michelin quest'anno: "Sinceramente mi trovavo bene anche con le Bridgestone, anche se sono due gomme differenti. Diciamo che con la Michelin capisci un po' di più quello che succede. Invece la Bridgestone è una gomma ad altissima performance, ma ti basavi un po' più sulla fiducia. A me piace una moto molto agile ed il profilo della Michelin rende la moto più agile rispetto alla Bridgestone. La differenza poi è che la Bridgestone non ti mollava mai, mentre la Michelin ogni tanto si. Da quel punto di vista quindi preferisco anche io la Michelin".

Per domenica c'è di nuovo un rischio pioggia, ma Valentino preferirebbe una gara sull'asciutto: "La pioggia può scombinare tutto però, anche se è vero che ultimamente sul bagnato sono molto veloce, ad Assen ho sbagliato ed ho perso 20 punti. Sinceramente io preferirei l'asciutto per cercare di fare un bel weekend, una bella gara e salire sul podio. Quello è il mio obiettivo. Poi se è bagnato bisognerà stare molto attenti e cercare di fare il massimo senza sbagliare".

Infine, ha dato anche il suo parere sul recente bando delle alette a partire dalla prossima stagione: "Secondo me cambierà veramente poco per tutti. C'è una questione estetica, perché non piacciono a tutti e per me le moto sono un po' più belle senza. Questo però lascia un po' il tempo che trova. Comunque non cambierà tanto, le moto si impenneranno un po' di più e ci sarà un maggior aiuto da parte dell'elettronica".

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