Valentino: "Meglio quarto a 2 secondi che terzo a 10 secondi"
Nonostante una gara nella quale non è mai riuscito ad essere particolarmente incisivo, Rossi riesce a vedere il bicchiere mezzo pieno dopo il quarto posto del Qatar. E teme di aver sbagliato con la gomma dura al posteriore.
Foto di: Mirco Lazzari
Lo scorso anno il Qatar aveva regalato una bellissima vittoria a Valentino Rossi, la stagione 2016 invece si è aperta senza neppure poter provare la gioia del podio per il "Dottore", che ha chiuso quarto, alle spalle di Jorge Lorenzo, Andrea Dovizioso e Marc Marquez. Come spesso accade, il pilota della Yamaha è riuscito però a trovare il lato positivo della vicenda, guardando al distacco di appena due secondi accumulato sul vincitore.
"Da una parte mi dispiace perché mi sarebbe piaciuto salire sul podio, però è meglio arrivare secondo a due secondi dal primo ed attaccato al secondo ed al terzo che arrivare terzo a dieci secondi. Siamo battuti, ma comunque ci siamo e non siamo lontani. Questo è importante. E' stata dura, ma sono riuscito a rimanere attaccato, anche se non avevo un punto della pista in cui potevo essere un po' più veloce degli altri. Obiettivamente mi mancava un po' di velocità, quindi ci dobbiamo lavorare" ha spiegato il pesarese.
Lui, come Marc Marquez, ha optato per la gomma più dura al posteriore. Una scelta che sembra averli condizionati, anche se per ora non c'è la controprova: "La cosa importante da capire sarebbe la gomma dietro. Sulla carta sembra che abbia pagato di più la scelta della morbida, perché i primi due hanno corsa con quella. Però non si sa mai, magari con la morbida sarei andato anche peggio. Sarebbe più bello sapere di avere sbagliato gomma, perché basterebbe cambiarla. Se invece è il contrario, vuol dire che dobbiamo lavorare ancora un po' sulla moto".
All'ultimo giro era arrivato veramente vicino al tandem Dovizioso-Marquez, ma non ha mai avuto la sensazione di poterli attaccare concretamente: "Ho cercato di stare attaccato per vedere cosa succedeva tra Dovizioso e Marquez, ma sinceramente non ho mai avuto la possibilità di attaccarlo perché ero lì, ma non avevo dei punti in cui riuscivo a fare la differenza".
Quelli che hanno lottato per la vittoria comunque sono quelli che si aspettava. Anzi, forse è mancato all'appello qualcuno: "Diciamo che di quelli che mi aspettavo lì davanti sono mancati Iannone, perché è caduto, e Vinales. Che Lorenzo, Marquez e Dovizioso sono forti lo sapevamo già anche prima di oggi. Speravo magari che la Ducati calasse un po' nella seconda parte di gara, ma Andrea è andato forte fino alla fine. Marc ieri sembrava il più veloce e invece oggi ha fatto fatica. Sarebbe bello magari rifarla tra un'oretta, cambiando gomme però, per vedere se riesco ad andare più forte con la morbida".
Fare un confronto con l'avvio del 2015, dunque, non è stato semplice: "L'anno scorso è stata una gara fantastica, ma è stata un po' come tirare fuori un coniglio dal cilindro, mentre quest'anno ho vissuto un weekend più solido. Certo però che l'anno scorso ho vinto e quest'anno invece ho fatto solo quarto, quindi mi sentivo meglio".
La prossima gara è a Termas de Rio Hondo, dove lo scorso anno arrivò la sua seconda vittoria. Valentino però non si vuole ancora avventurare in pronostici: "In Argentina nel 2015 è stata una gara incredibile, però quest'anno con le gomme Michelin sarà diverso per tutti. Dobbiamo continuare a lavorare e cercare di stare lì tutte le volte".
La chiusura è stata dedicata al gesto di cucire la bocca fatto da Jorge Lorenzo al parco chiuso. Questa volta il campione di Tavullia ha provato a stemperare subito gli animi: "Era per me? Non credo che fosse per me...".
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