Iscriviti

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia

Valentino: "Io sono quello un po' più in difficoltà con le gomme usate tra i big"

Il "Dottore" deve trovare più feeling con l'anteriore della sua Yamaha sulle tante buche di Brno, inoltre ritiene che con il caldo infernale di questo weekend sarà fondamentale fare la scelta giusta con le gomme.

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Gold and Goose / Motorsport Images

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing, Marc Marquez, Repsol Honda Team
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Danilo Petrucci, Pramac Racing, Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Danilo Petrucci, Pramac Racing, Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

La prima giornata di prove del GP di Repubblica Ceca, disputata con un caldo davvero infernale, si è chiusa con il sesto tempo per Valentino Rossi. Il "Dottore" per il momento non è ancora riuscito a trovare il feeling giusto con la sua Yamaha, che si muove troppo sulle buche del saliscendi ceco, inoltre teme che la M1 al momento sia la moto che ha più difficoltà con le gomme usate tra quelle del gruppetto di testa.

"Intanto tornare in moto è sempre bello, poi Brno è una pista che mi piace. Oggi però c'erano delle condizioni un po' difficili, nel senso che era tanto caldo ed era dura guidare perché con 50 gradi l'asfalto perde molto grip. Poi mi sembra che la pista sia un po' peggiorata, perché ci sono tante buche in diversi punti strategichi, quindi devi avere un bel feeling, specialmente con l'anteriore, perché bisogna passarci sopra molto piegato e con tanto freno" ha detto Valentino, tracciando il bilancio di questo venerdì.

"Ancora non siamo al top: dobbiamo lavorare e cercare di fare la scelta giusta a livello di gomme, perché sembra che anche le dure vadano abbastanza bene e io non le ho provate, quindi domani dovremo lavorare anche su quell'aspetto. Domattina dovremo cercare di stare nei primi dieci e poi avremo la situazione un po' più chiara per quello che riguarda i passi di tutti" ha aggiunto.

Il "Dottore" poi ha spiegato i suoi timori legati alle performance quando le gomme iniziano a consumarsi: "Stamattina alla fine del turno abbiamo messo una gomma media nuova ed ho fatto un buon tempo. Però poi l'abbiamo rimessa nel pomeriggio, ma quando è usata faccio molta fatica. E' per quello che ho sofferto, anche se poi alla fine un giro buono l'ho fatto e sono a cinque decimi dal primo. Bisogna migliorare perché ci sono diversi punti in cui non riesco ancora ad entrare al 100%, inoltre sarà fondamentale scegliere le gomme giuste".

Leggi anche:

Le Honda sembrano essere le favorite al momento secondo Rossi, che però non esclude anche le Ducati ed in particolare quella di Dovizioso: "Marquez è partito con la gomma nuova all'inizio del turno e poi l'ha portata fino alla fine. E' un po' diverso da portare la gomma della mattina al pomeriggio perché tra i due turni la gomma perde un po' di efficacia. Dovi invece ha fatto una cosa più come me, ma direi che io sono quello più in difficoltà con le gomme usate. Questa volta, per esempio, va molto forte anche Pedrosa. La Honda è venuta qui a fare i test, quindi parte leggermente in vantaggio, ma anche le Ducati mi sono sembrate veloci. Non solo Dovizioso, ma anche Petrucci e Bautista".

Oggi intanto sono arrivati i primi step di elettronica per la M1, anche se per ora hanno avuto un impatto marginale: "Si nota veramente poco, perché abbiamo solo dei piccoli aggiustamenti che non fanno troppo la differenza. Vediamo se riusciamo a migliorare tra domani e domenica".

Il 9 volte iridato poi ha raccontato quanto sia difficile guidare quando c'è una temperatura oltre i 35 gradi come oggi: "E' difficile perché quando c'è molto caldo si riesce ad incamerare meno ossigeno, quindi c'è la sensazione di andare in affanno e i muscoli iniziano a stancarsi e ad essere un po' meno reattivi. E' molto importante il lavoro fisico che è stato fatto a casa. Soprattutto quando ti fermi, è molto caldo, quindi si suda molto. Bisogna cercare di bere il più possibile nell'arco dei tre giorni, sia acqua che sali, per cercare di arrivare pronti alla gara di domenica. Ma è uno sforzo importante".

In ogni caso, ha assicurato che guidare a Sepang di solito è molto peggio: "Secondo me in Malesia è peggio, perché l'aria è ancora più rarefatta e c'è tantissima umidità. Qui è molto caldo, ma è una condizione più normale. In Malesia si fa decisamente più fatica".

Oggi si è parlato molto anche della possibilità che Jonas Folger possa diventare il collaudatore della Yamaha. Anche sulla scelta di ingaggiare un pilota veloce come tester però la Casa di Iwata è arrivata in ritardo rispetto alla concorrenza.

"Per quanto riguarda il test team, siamo stati gli ultimi. La Ducati è sempre stata la più aggressiva, perché ha sempre avuto un test team molto competitivo, investendo un budget importante. Ha sempre avuto dei piloti molto veloci come Pirro e Stoner, quindi in passato è stato un grande vantaggio per loro. Noi in questo caso siamo arrivati ultimi e si poteva fare anche prima. Comunque meno tardi che mai".

Ed è un peccato, perché secondo Valentino lavorare bene con il test team permette anche ai titolari di avere più tregua nel corso della stagione: "Negli ultimi anni abbiamo fatto molti giorni di test proprio per cercare di stare dietro alla Ducati su questo aspetto e dopo un po' diventa molto stressante, perché oltre alle 19 gare ci sono anche almeno 4 o 5 giorni di test da fare. Però se lo fa solo uno, poi lo devono fare tutti gli altri. Io spero che nel futuro si lavori tanto con i test team e che quindi ne possiamo avere uno competitivo anche noi, con abbastanza budget e soprattutto con un pilota che sia all'altezza di Pirro e Stoner. Che invece noi piloti ufficiali possiamo fare meno test, perché comunque 19 gare sono già tante".

Informazioni aggiuntive di Jamie Klein

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente Petrucci promuove già la nuova carena Ducati: "Non ha punti deboli e migliora la moto. E' una cosa rara!"
Prossimo Articolo Lorenzo: "Pensavo di andare forte qui, ma sono lento. Domani cambierò molto l'assetto della Ducati"

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia