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Valentino: "Il nuovo telaio non risolve i problemi all'anteriore"

La Yamaha oggi ha messo a disposizione del "Dottore" un telaio evoluto, ma non è bastato per dargli più feeling con l'anteriore. Ora è un po' preoccupato: "Sono di più le volte che ho fatto fatica che quelle che sono andato bene".

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing, Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Valentino Rossi sta vivendo una situazione che ha quasi del paradossale: dopo quattro gare è lui il leader del Mondiale MotoGP, ma in questo avvio della stagione 2017 non ha mai trovato il giusto feeling con la sua Yamaha.

Se nelle prime tre gare della stagione è sempre riuscito a metterci una pezza, salendo sul podio in ogni occasione, a Jerez de la Frontera è arrivata una pesante battuta d'arresto, con il decimo posto a quasi 40" dalla Honda del vincitore Dani Pedrosa.

Il "Dottore" sperava di trovare delle risposte chiare nel test di oggi, ma non è andato oltre al 21esimo tempo, inoltre il nuovo telaio portato dalla Casa giapponese non ha risolto la carenza di feeling all'anteriore che ha condizionato questo primo scorcio di campionato.

"Non sono andato forte, ma è stato un test interessante per capire alcune cose per il futuro. Abbiamo provato un telaio un po' diverso, perché stiamo cercando di trovare il feeling che un po' mi manca all'anteriore, ma non abbiamo risolto molto" ha spiegato il pesarese a fine giornata.

Si ipotizzava che questo telaio potesse essere più simile a quello della M1 2016, ma Rossi ha spiegato che non è così e che comunque non gli piace: "Non è simile al vecchio, ma non piace. Credo che non sia lì il problema e speriamo di aver capito un po' meglio. Adesso bisogna cercare di essere competitivi già dalla prossima e comunque nei test a Le Mans eravamo andati piuttosto bene".

Tra le altre cose, quando gli è stato domandato se a questo punto sia il caso di preoccuparsi, ha aggiunto: "Si, perché comunque con questa moto sono state di più le volte che ho fatto fatica che quelle che sono andato bene. E' vero che sono salito tre volte sul podio, ma dobbiamo cercare di fare un po' meglio".

Oggi ha riprovato anche la gomma anteriore con la carcassa rigida, quella invocata più volte proprio da lui, ed ha ribadito che quella invece gli sarebbe gradita: "C'è poca differenza, ma secondo me è un pelino meglio la gomma più rigida".

E' stato abbastanza vago invece sull'eventuale risoluzione dei problemi che lo hanno penalizzato ieri: "Eravamo molto in difficoltà con l'anteriore, lo spinning al posteriore lo avevamo patito per tutto il weekend ed anche oggi. Però in gara è stato come se la gomma davanti avesse un po' meno grip. Oggi abbiamo girato anche con la gomma media ed abbiamo fatto un po' di lavori diversi, ma mi è sembrato tutto ok".

Informazioni aggiuntive di Oriol Puigdemont

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