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Valentino: "Il lungo? Avevo paura di cosa sarebbe successo dopo!"

Il "Dottore" scherza sull'episodio del penultimo giro pensando ad un possibile incidente con Lorenzo. Il terzo posto di oggi gli sta un po' stretto ed inizia ad esserci preoccupazione: la Yamaha non vince da Barcellona.

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Podio: il vincitore della gara Marc Marquez, Repsol Honda Team, il secondo classificato Jorge Lorenz
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

In un certo senso la gara di Aragon è stata simile a quella di Misano per Valentino Rossi. Il "Dottore" era al comando e poi ha visto arrivare come un fulmine una Honda a soffiargli la prima posizione, anche se in questo caso si trattava di quella di Marc Marquez e non quella di Dani Pedrosa.

Peccato che oggi poi abbia dovuto cedere anche la seconda piazza a Jorge Lorenzo nelle tornate conclusive della corsa. Un sorpasso che gli è costato 4 punti e quindi un distacco di 52 lunghezze nei confronti di Marquez. Davvero tante a sole quattro gare dal termine della stagione.

Il pesarese ha spiegato che probabilmente oggi il compagno di box ha trovato un set-up migliore per la Yamaha: "Abbiamo provato a fare un setting che mi avrebbe fatto fare più fatica nel misto, dandomi però più trazione. Purtroppo non ha funzionato, perché nella seconda parte della gara ero più in difficoltà di Lorenzo: è venuto a prendermi ed era un po' più rapido in due o tre uscite. Bisogna dire però che lui qui guida molto bene ed anche oggi è andato molto forte".

C'è poi il rammarico dell'errore commesso a due giri dal termine, quando è arrivato lungo alla curva 12 ed è andato fuori pista per evitare una collisione con lo spagnolo. Un episodio su cui si è fatto anche scappare qualche battuta...

"Mi è dispiaciuto perché pensavo di avere qualche carta da giocarmi all'ultimo giro e che sarebbe stata una bella lotta, ma ho fatto un errore, sono arrivato un pelo lungo in staccata e sarebbe stato troppo pericoloso provare a fare la curva, perché rischiavo di andargli addosso. Avevo molta più paura di quello che sarebbe successo dopo che l'incidente in se stesso. Scherzi a parte, ho deciso di lasciare, perché quando uno sbaglia deve salvaguardare anche quello davanti. Peccato, perché lui era un pelo più veloce, ma ci avrei provato e sarebbe stato divertente".

Tra le altre cose, all'inizio ci aveva creduto. Almeno fino a quando non è arrivata alle sue spalle la Honda #93: "La gara è iniziata subito bene perché ho fatto uno scatto da centometrista. Sono partito appena si è spenta la luce ed è stato importante saltare subito Dovizioso e Crutchlow. All'inizio abbiamo fatto un po' di bagarre e vedevo Lorenzo e Marquez un po' in difficoltà. Davanti c'era Vinales e mi sembrava di averne di più rispetto a lui. Poi sono andato davanti, ma quando è arrivato Marquez non c'è stato più niente da fare, perché era troppo veloce".

E in un certo senso non ha nascosto un po' di preoccupazione per il fatto che la M1 ormai non vince dal GP di Catalogna: "Siamo un po' preoccupati e dobbiamo cercare di fare qualcosa in più perché nelle ultime gare hanno vinto tante Honda, anche con pilota diversi, mentre noi è da Barcellona che non vinciamo . Dobbiamo capire cosa dobbiamo fare per migliorare perché ci sono quattro gare che sono importantissime e nelle quali mi piacerebbe lottare per vincere. Si possono mettere le basi per fare uno step l'anno prossimo, anche se dipenderà dalle piste e le prossime dovrebbero essere favorevoli alla nostra moto. All'inizio dell'anno la nostra moto era la migliore, ma adesso bisogna lavorare".

Il Mondiale ora sembra andato, ma c'è pur sempre un duello d'onore con Lorenzo per la piazza d'onore iridata: "Non è finito fino a quando la matematica non ci dà più scampo, ma dall'altra parte bisogna essere realisti: era difficile con 43 punti ed ora lo è ancora di più con 52. Però c'è una bella lotta per il secondo posto, che comunque è importante perché vale l'onore. Io credo che il campionato l'avevo già perso nella prima metà. Dopo l'Austria ho sempre recuperato un pochino, ma i tre zero della prima parte sapevo che sarebbero stati difficile da recuperare. Però cercare di essere competitivi è sempre gustoso".

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