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Valentino: "Ho ritrovato il feeling che avevo perso l'anno scorso"

Il "Dottore" ha chiuso la prima giornata di test in Malesia al sesto posto, ma ha avuto buone sensazioni dalla nuova Yamaha, perché riesce a guidarla come piace a lui. A livello di elettronica manca qualcosina, ma la base è buona.

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Valentino Rossi ha chiuso la prima giornata dei test collettivi della MotoGP 2018 al sesto posto, ma le indicazioni raccolte sulla nuova Yamaha oggi a Sepang sembrano valere molto di più del piazzamento in sé. Anche perché il "Dottore" è stato a lungo in testa ed ha perso diverse posizioni perché ha interrotto il suo lavoro prima di altri, ma soprattutto ha rivelato di aver ritrovato quelle sensazioni di guida che aveva un po' perso nel 2017.

"Questo è solo il primo giorno, quindi non vale troppo, ma abbiamo iniziato bene. L'anno scorso non abbiamo mai vissuto una giornata come questa. Sono sempre stato competitivo e sono contento, perché vuol dire che a novembre abbiamo fatto un buon lavoro, facendo chiarezza in mezzo alla confusione della scorsa stagione" ha detto il pesarese, che con il suo 2'00"233 ha chiuso a 806 millesimi dal miglior tempo di Dani Pedrosa.

Valentino poi ha dato qualche indicazione sulle novità della nuova M1: "Abbiamo un telaio nuovo, un'evoluzione che si basa su quello del 2016. E quando guido con quello mi sento meglio, riesco a guidare in maniera più naturale e a spingere, quindi sono abbastanza veloce. Poi abbiamo provato anche dei motori diversi perché vogliamo migliorare l'accelerazione, mentre la velocità massima non è male".

Oggi ha anche cercato di "spiare" la concorrenza per capire in cosa serve un altro step: "Naturalmente è presto, però io ho cercato di seguire le Ducati e le Honda in pista per spiegare ai tecnici della Yamaha quali sono gli aspetti su cui dobbiamo migliorare. I giapponesi hanno lavorato tanto sull'elettronica e credo che abbiamo trovato una buona base di partenza, anche se ora dobbiamo mettere un po' tutto a posto".

E la risposta è stata che serve qualcosina di elettronica, anche se la base di partenza è tutto sommato buona: "A livello di elettronica, soprattutto la Ducati, ma anche la Honda, sono ancora un po' meglio di noi. Io confido nel nostro miglioramento e poi magari la nostra moto ha altre aree in cui va meglio delle loro. L'obiettivo comunque è cercare di essere competitivi per lottare con loro".

Tra le altre cose, sono arrivate delle indicazioni discrete anche con la pista bagnata, uno dei talloni d'achille della Yamaha nel 2017: "Stamattina fin quando le condizioni erano da full wet ero quinto. Non è il massimo, ma comunque è molto meglio rispetto all'anno scorso. Quando guido però mi sento sicuro, mentre invece quando abbiamo corso qui ad ottobre avevo paura di cadere in tutte le curve".

Se un paio di giorni fa Casey Stoner era stato molto critico nei confronti dell'asfalto di Sepang, dicendo che ci mette troppo tempo ad asciugarsi, il #46 ha visto dei progressi rispetto allo scorso anno: "Secondo me oggi invece la pista ci ha messo meno ad asciugarsi rispetto all'anno scorso. Mi sembra che la situazione stia migliorando. Venire qui comunque è sempre una lotteria, perché la pioggia arriva quasi sempre: devi sperare che piova quando ormai hai finito o che la pista si asciughi abbastanza rapidamente.

Il bilancio di questa prima giornata, in conclusione, sembra essere positivo quindi per il nove volte iridato: "Non ero tranquillo, perché ancora non avevo provato la moto, quindi è stata una giornata importante, perché quando salgo in moto la riesco a guidare come piace a me. C'è tanto da lavorare, però ho ritrovato quel feeling che avevo perso l'anno scorso".

Anche perché pure dal punto di vista fisico, la gamba infortunata lo scorso settembre sembra rispondere bene: "Ho ancora un po' male per correre, però per andare in moto sono al 100%, non c'è nessun problema".

Informazioni aggiuntive di Oriol Puigdemont

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