Valentino: "Ho paura che si possa fare poco contro le Ducati"
Anche il "Dottore" vede le Desmosedici come le grande favorite per il weekend e difficili da contrastare, ma crede che alle loro spalle ci potrà essere una grande battaglia tra lui, Vinales, Lorenzo e Marquez.
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Gold and Goose / Motorsport Images
Prevedendo di faticare su una pista come il Red Bull Ring, Valentino Rossi è parso soddisfatto dopo aver chiuso la prima giornata di prove del GP d'Austria con il quarto tempo. Il gap dalle Ducati è di oltre otto decimi, ma se non altro il "Dottore" è tra quelli messi meglio tra gli inseguitori, con il solo Maverick Vinales che si è inserito davanti a lui per pochi millesimi.
"Come prima giornata è stata piuttosto positiva, quindi sono abbastanza contento. Sono stato quarto sia stamattina che pomeriggio, ma il mio passo è buono. Direi che abbiamo lavorato piuttosto bene come primo giorno" ha detto il pesarese.
A complicare un po' la situazione ci si sono messe le gomme più dure che la Michelin ha portato rispetto a quelle utilizzate nei test: "Le condizioni non sono state fantastiche, soprattutto perché la Michelin ha portato delle gomme più dure dopo i risultati dei test, ma le condizioni sono cambiate moltissimo rispetto a luglio, quindi c'erano anche 30 gradi in meno sull'asfalto. E' stato difficile soprattutto stamattina, mentre pomeriggio abbiamo potuto spingere un po' di più, anche se bisogna sempre stare molto attenti. Speriamo che le condizioni migliorino domani, ma soprattutto domenica".
Con le Ducati fuori portata, l'avversario più diretto sembra proprio Vinales, ma Valentino non vuole dimenticare Marc Marquez e Jorge Lorenzo: "Alla fine Vinales mi ha battuto come primo alle spalle delle due Ducati factory, che sembrano troppo veloci e imprendibili per tutti. Lui sarà forte in gara, ma da domani mi aspetto di vedere lì davanti anche Lorenzo e Marquez, che oggi sono rimasti indietro solo perché non hanno messo la gomma morbida alla fine. L'importante però è che siamo lì anche noi e che mi sento bene con la moto".
Quando poi gli è stato chiesto se si può fare qualcosa per avvicinare le Ducati, non è parso troppo convinto che la cosa sia fattibile: "Si può cercare di migliorare la velocità in curva. Si può cercare di migliorare il bilanciamento della moto in frenata, perché è dove si può fare la differenza. Si può cercare di migliorare l'accelerazione, cercando il massimo della potenza, ma senza far impennare troppo la moto. Però nel dritto, quando sei a full gas, sono i cavalli che contano, quindi ho paura che si possa fare poco. Bisogna vedere se siamo in grado almeno di tenere la scia in gara, ma temo di no. Se non saremo in grado, bisogna sperare che loro possano avere qualche problema in più con le gomme rispetto a noi e che debbano rallentare. In questo momento però mi sembrano un gradino più avanti rispetto agli altri".
Le Desmosedici, se non altro, potrebbero essere un traino da sfruttare in gara, anche se non sarà semplice: "Sarà fondamentale partire davanti e riuscire a fare una buona partenza e a destreggiarsi bene alla curva 1 e alla curva 3. Basterebbe anche fare due giri attaccati alle Ducati per vedere se magari ti portano un po' via dagli altri. Queste però sono cose che si dicono a bocce ferme, poi in gara bisogna vedere cosa succede e penso che dietro alla Ducati siamo sempre i soliti, quindi sarà molto importante partire tra i primi cinque".
Infine, gli è stato chiesto se è già stato spiegato quali saranno le sanzioni per chi andrà largo alla curva 10 modificata: "Siccome la pista è diventata più stretta, è molto più facile sbagliare, come alla curva 1, ma ci hanno detto che saranno molto severi: si può sfruttare il cordolo, ma se metti le gomme sulla vernice rossa saranno problemi. In prova non è un problema, perché ti cancellano il giro, ma voglio capire in gara cosa succede. Ho saputo che saranno severi, ma non si sa cosa faranno esattamente, sarà una sorpresa".
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