Valentino: "Fatti tanti cambiamenti, ma senza risolvere molto"
Il "Dottore" chiude i test di Phillip Island solamente in 11esima posizione, a quasi un secondo da Vinales. Nel complesso la nuova M1 gli piace, ma continua a "mangiare" troppo le gomme e non ha trovato la strada per sfruttarla.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
La tre giorni di test di Phillip Island si è conclusa in salita per Valentino Rossi. Il "Dottore" ha terminato la trasferta australiana addirittura fuori dalla top 10, 11esimo per la precisione, con un ritardo di quasi un secondo nei confronti della Yamaha gemella di Maverick Vinales, che ancora una volta è stato il più veloce, confermando il grande feeling trovato con la sua M1.
A preoccupare il pesarese però non sembra essere tanto il distacco dai migliori, quanto l'aver lavorato parecchio sulla sua moto senza riuscire a trovare il bandolo della matassa per fare un miglioramento significativo. Una situazione che si è sostanzialmente ripetuta a cavallo tra ieri ed oggi.
"Abbiamo lavorato tanto, abbiamo provato tante cose, soprattutto per cercare di avere un passo migliore con le gomme usate, però sinceramente non sono tanto soddisfatto: abbiamo fatto tanti cambiamenti, ma non abbiamo risolto molto" ha spiegato a fine giornata.
Poi ha aggiunto: "Ho fatto tanti giri, quindi alla fine ero anche un po' stanco e non ho cercato di migliorare il tempo. Però diciamo che abbiamo ancora dei dubbi, quindi cercheremo di seguire delle strade diverse in Qatar".
Valentino resta convinto che il telaio nuovo abbia un buon potenziale, anche se rimane il problema del degrado della gomma posteriore alla distanza: "Non tanto, perché il telaio nuovo a me. Penso che anche Maverick sia della mia idea. Abbiamo lavorato per cercare di salvagardare la gomma dietro, ma sinceramente dopo un po' di giri rallentiamo troppo".
Anzi, in generale sembra apprezzare tutto il nuovo pacchetto della M1, anche se bisognerà lavorarci parecchio in vista del Qatar: "La moto non è male, abbiamo lavorato abbastanza sull'elettronica ed anche il motore è piuttosto buono, però abbiamo ancora del lavoro da fare. Vediamo come andranno le cose in Qatar per avere le idee più chiare per la prima di campionato".
Phillip Island forse è la pista più particolare del Mondiale, ma Rossi è convinto che anche le prestazioni viste qui siano rappresentative dei valori in campo: "Sono abbastanza indicativi, anche se Phillip Island è una pista strana. Sono tutti molto veloce e anche qui, come era già successo anche in Malesia, i più veloci sono stati Marquez e Vinales. Dovremmo cercare di lavorare per arrivargli più vicini".
Per questo il suo bilancio è più negativo rispetto a quello di un paio di settimane fa in Malesia: "Più o meno direi che siamo lì, ma in Malesia alla fine ero riuscito a fare un buon tempo. Se guardiamo al distacco dai primi, forse qui è andata un po' peggio".
Informazioni aggiuntive di Oriol Puigdemont
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