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Valentino: "Contento per il podio, ma con i terzi posti non si vincono i Mondiali"

Il "Dottore" è tutto sommato contento del momento che sta vivendo, con tre podi consecutivi ed il secondo posto nel Mondiale, ma sa che per vincere serve altro...

Il terzo classificato Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Il terzo classificato Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Gold and Goose / Motorsport Images

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Podio: il secondo classificato Marc Marquez, Repsol Honda Team, il vincitore della gara Jorge Lorenzo, Ducati Team, il terzo classificato Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Valentino Rossi è sempre molto schietto nelle sue considerazioni e lo è stato anche oggi alla conclusione del GP di Catalogna, nel quale è riuscito a conquistare il terzo piazzamento a podio consecutivo.

Il terzo posto di Barcellona, alle spalle di un ritrovato Jorge Lorenzo e di Marc Marquez è sicuramente un risultato positivo, anche perché lo mantiene al secondo posto nel Mondiale, staccato di 27 lunghezze dallo spagnolo della Honda.

E' altrettanto vero però che fino ad ora non è mai riuscito a fare meglio del terzo posto in questo 2018 e che quindi in queste condizioni non è facile pensare di poter lottare per il Mondiale. Anche perché quelli che lottano per le vittorie hanno ancora del margine nei confronti della sua Yamaha.

"Sono contento perché questo è il quarto podio della stagione, poi questo è il terzo fila. Mi sento bene, sto guidando bene e soprattutto sto lavorando molto bene con il mio team, quindi riusciamo ad arrivare alla domenica sempre abbastanza a posto. Però, come ho detto al Mugello, il mio miglior risultato rimane un terzo posto e così i Mondiali non si vincono, ma soprattutto lottare per vincere è un'altra cosa" ha detto il "Dottore".

"Rispetto a ieri siamo riusciti ad andare meglio perché abbiamo trovato qualcosina nel warm-up. Alla fine la gomma davanti soffice, che non avrei usato se avessi avuto l'altra media, ha lavorato bene. Però ci è mancato qualcosina perché nei primi giri, soprattutto Marquez e Lorenzo andavano di più. Dovizioso poi ha sbagliato, ma era più vicino, avrei potuto cercare di tenere il suo ritmo" ha aggiunto.

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Nonostante questo presunto pessimismo, al parco chiuso aveva parlato di punti e di classifica, dimostrando che sotto sotto ci crede: "E' normale che ci credo, perché tutti i piloti che partecipano al Mondiale credono di poterlo vincere, quindi immaginati io che sono secondo. E' bello lottare, non sono così lontano da Marquez, sul quale oggi ho perso solo 4 punti. Ma poi ho anche un po' allungato sugli altri, ma soprattutto ho perso pochi punti da Lorenzo, che ha vinto due gare di fila. E' vero che aveva pochi punti, ma ora sta ritornando alla grande. Speriamo nella seconda parte della stagione di migliorare anche noi".

Tra due settimane si torna in pista ad Assen, una pista storicamente favorevole alla Yamaha, ma che farà anche ricorrere un anniversario non proprio piacevole: l'ultima vittoria di Rossi e della M1 risale infatti al GP d'Olanda dello scorso anno.

"Non riusciamo a vincere da un anno ed è una statistica piuttosto triste per me, ma soprattutto per la Yamaha. Assen è una pista fantastica, è bellissimo guidare la MotoGP lì e di solito la Yamaha lì è competitiva. Il problema è che mi piacerebbe non dover aspettare Assen per vincere, ma poterci provare su tutte le piste".

Se nelle ultime gare Valentino sembra aver trovato il modo di lottare stabilmente per il podio, Maverick Vinales continua ad avere delle grosse difficoltà. Qualcuno ha anche ipotizzato che potrebbe essere lui il problema della Yamaha, ma il pesarese ha spezzato una lancia a favore del compagno di box.

"E' difficile dire se la Yamaha va male perché c'è Vinales al posto di Lorenzo e credo che non sarebbe neanche giusto. Alla fine è un'insieme di cose: gli altri sono migliorati molto, poi è arrivata la centralina unificata, che per noi è stata un grandissimo problema e per gli altri quasi un vantaggio. Con Lorenzo mi trovavo sempre molto d'accordo sulla via da seguire, ma lo sono abbastanza anche con Maverick. Secondo me è più una questione che la Honda e la Ducati sono state più aggressive e sono riuscite a migliorare di più in questo ultimo periodo. E' più colpa della Yamaha che di Vinales".

Infine, quando gli è chiesto se sia fondamentale per l'anno prossimo che la Yamaha riesca a concretizzare la squadra satellite di cui si parla da settimane, ha concluso: "Non è essenziale, ce la facciamo anche senza. Se ci fossero Morbidelli e Pedrosa, sono due grandi piloti e soprattutto Dani ci potrebbe portare tanta esperienza dalla Honda. Sappiamo che è un pilota che può vincere se ha la moto a posto. Ce la facciamo lo stesso, ma sarebbe una buona cosa per la Yamaha avere quattro moto. Non è cruciale, ma può essere un buon aiuto".

Informazioni aggiuntive di Lena Buffa

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