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Valentino: "Con le Michelin ci vuole interpretazione o c..."

Il "Dottore" questa volta ha fatto la scelta giusta con la gomma dura posteriore da bagnato ed ha chiuso secondo, ritrovando un podio che mancava da tre gare. Ora è secondo nel Mondiale, ma a 53 punti da Marquez.

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

"Dall'ultimo podio sono passate tante gare in cui avrei potuto vincere o guadagnare punti su Marquez. Invece ho sbagliato e ne ho persi. E' passato tanto tempo dall'ultimo podio, perché era giugno, quindi stavo cominciando a diventare un po' triste. Oggi invece sono contento".

Questo è il quadro della giornata che ha vissuto Valentino Rossi, conquistando il secondo posto nel GP di Repubblica Ceca della MotoGP. Come ha sottolineato ai microfoni di Sky Sport MotoGP HD, il podio gli mancava ormai da tre gare e nelle ultime uscite con la pista umida non aveva brillato tra cadute ed errori strategici.

Il risultato di oggi quindi è importante, anche perché arriva alle spalle di un uomo non di classifica come Cal Crutchlow, anche se i punti recuperati su Marc Marquez sono solo 4 e quindi ne restano 53 di distacco. Questa volta però lui è stato tra quelli che hanno anche azzeccato la scelta giusta di gomme, montando la dura da bagnato al posteriore.

"Avevamo dei grossi dubbi, soprattutto perché pensavamo che sarebbe stata un'altra gara "flag to flag" come al Sachsenring. Io volevo partire subito con la dura dal box, ma mi sono andato a schierare con la morbida. Però ho sentito che c'era molto più grip rispetto a questa mattina e allora alla fine abbiamo messo la dura" ha spiegato il "Dottore".

"In questi casi la linea tra essere un eroe ed un patacca è molto sottile. Questa volta finalmente ci è andata bene. I primi giri, quando ero 12esimo, mi decevo: ho sbagliato anche oggi, è un disastro. Poi piano piano mi sono ringalluzzito perché ero veloce e la seconda parte della gara mi sono divertito" ha proseguito.

Il nove volte iridato però è stato molto bravo anche con la gestione della gomma anteriore, in questo caso la morbida, che ha dato tanti problemi agli avversari: "Credo che sia un insieme di cose, tra la nostra moto ed il nostro assetto, che erano mirati proprio a salvaguardare la gomma anteriore. Ho cercato di essere molto leggero per tutta la gara, perché sapevo che avendo la gomma soft davanti non potevo spingere troppo, soprattutto a destra. Quando ho visto che Crutchlow mi ha passata, sapevo che lui aveva la dura anche davanti. Mi sono detto che magari non ce l'avrei fatta ad essere veloce come lui, ma che magari gli altri li avremmo potuti fregare".

Quando poi gli è stato chiesto perché non avesse provato la dura nel Warm-Up di stamani: "Stamattina con la gomma dura non si stava in piedi, perché c'è molto differenza con la morbida. Quasi non si riusciva neanche pomeriggio, perché sul lato sinistro non entrava in temperatura. L'unica cosa che potevo fare era partire dai box con la dura per scaldarla un giro in più, ma c'era anche il rischio che se l'avessi provata in quel momento forse poi in griglia avrei detto che la moto era inguidabile e l'avrei cambiata. Per fortuna la scelta è stata giusta".

Tra le altre cose, il pesarese era certo che anche oggi si sarebbe arrivati al cambio moto e non in fondo con le gomme montate prima della partenza: "Ero sicuro al 100% che sarebbe stata una gara "flag to flag" come in Germania, perché le condizioni erano molto simili, ma al Sachsenring l'asfalto si è asciugato molto velocemente, mentre qui no. Poi quando sono stato dietro a Marquez ho pensato che avevo il riferimento giusto e che se andava ai box lui, allora ci andavo anche io".

Poi ha riproposto un ragionamento che aveva già fatto venerdì, quando aveva spiegato che le Michelin tendono a premiare chi azzarda: "Lorenzo in Qatar ha messo la morbida, che la Michelin diceva che non sarebbe arrivata in fondo, ed ha vinto. Iannone in Austria ha fatto la stessa cosa. Abbiamo bisogno di più esperienza per capirle: le Bridgestone sono più un calcolo matematico, mentre con le Michelin ci vuole un po' più di interpretazione o un po' di... culo. Bisogna vedere come lo vuoi chiamare".

Con 53 punti da recuperare su Marquez, non sembra troppo convinto che la rimonta iridata sia possibile per quest'anno: "Non bisogna fare questo ragionamento: ha più di 50 punti di vantaggio, quindi noi dobbiamo solo pensare ad essere veloci in tutte le condizioni e di fare il massimo. I conti si faranno poi alla fine".

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