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Valentino: "Con la pista scivolosa la Yamaha va in difficoltà"

Dopo la prima giornata di prove in Argentina il "Dottore" vede favorite le Honda, che si guidano più di sovrasterzo. La M1 invece patisce il poco grip all'anteriore, ma le condizioni possono cambiare ancora tanto.

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Mirco Lazzari

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Yonny Hernandez, Aspar Racing Team, Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing, Andrea Dovizioso, Ducati Team, Jorge Lorenzo, Yamaha Factory
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Le Yamaha hanno dominato in lungo e in largo il weekend di apertura della MotoGP, in Qatar. Nessuno si sarebbe aspettato quindi di vederle faticare tanto a Termas de Rio Hondo. Con l'asfalto scivoloso però la M1 sembra completamente un'altra moto e Valentino Rossi non è riuscito ad andare oltre al settimo tempo nella giornata inaugurale di prove, caratterizzata da un fondo polveroso che ha reso i tempi altissimi. Anche le gomme Michelin poi ci stanno mettendo lo zampino, perché al momento la scelta pare molto complicata.

Il "Dottore" in questo momento sembra vedere le Honda favorite: "Quando la pista è molto scivolosa, noi con la Yamaha siamo un po' più in difficoltà. Sembra che le Honda riescano ad andare forte in sovrasterzo, perché sono stati veloci anche Miller e Crutchlow oltre alle factory. Noi siamo migliorati tanto durante la giornata, perché è migliorata la pista ed abbiamo lavorato bene sul setting, ma qui sembra che con le gomme sia un'altra storia rispetto al Qatar: la situazione è molto aperta sia davanti che dietro a livello di scelte. Bisognerà fare le mosse giuste sulla moto e sperare che la pista migliori, perché per ora non ha fatto uno step così grande. Speriamo che il clima rimanga buono. Anzi, se ci fossero una decina di gradi in meno sarebbe un po' più facile, però sarebbe meglio che non piovesse".

I piloti si sono lamentati molto delle condizioni in cui hanno trovato il manto della pista: "Siamo abituati molto bene nelle piste in Europa, che quando arrivi al venerdì l'asfalto lavora già molto bene perché durante la settimana c'è sempre qualcuno che gira. Poi la pista migliora, ma hai già un 80-90% di grip. Questa invece è utilizzata meno e quindi siamo partiti da un grip davvero basso. Dovrebbero magari cercare di far girare qualcuno nei giorni precedenti al weekend per pulirla un po'".

Il pesarese ha spiegato quali sono state le sensazioni di guida di questo venerdì: "La sensazione è molto simile a guidare sul bagnato e soprattutto sul davanti è un bel problema. Appena vai fuori traiettoria scivola tanto, quindi devi sempre stare molto attento. In mattinata era praticamente full wet, poi la situazione è migliorata, ma gli angoli di piega e la velocità di percorrenza sono ancora molto lontani dalla normalità. Però puliscono anche Moto2 e Moto3 quando girano, quindi la situazione dovrebbe migliorare da qui a domenica".

Sulla scelta delle gomme poi ha aggiunto: "In Qatar siamo andati molto forte, in gara fortissimo, ma Losail è una pista su cui storicamente la Michelin andava molto bene, anche prima di lasciare la MotoGP. Qui abbiamo qualche difficoltà in più, ma è anche vero che non abbiamo fatto test. L'anno scorso avevano girato solo i collaudatori, ma siamo tutti nella stessa barca: quelli che faranno le scelte giuste a livello di setting e gomme, saranno i più veloci".

Se non altro, qualora oggi dovesse piovere, lui si sarebbe già guadagnato la Q2. Cosa che invece non è riuscita a Jorge Lorenzo, attualmente 14esimo: "Essere nei dieci era uno degli obiettivi importanti, perché se non piove si girerà più forte, ma non si può mai sapere. E' anche vero però che quest'anno però lo svantaggio di essere in Q1 non è poi così grande, perché si usa tutti le stesse gomme. Naturalmente se parti oltre la decima posizione però è tutto più complicato".

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