Valentino ci crede, ma cade a 4 giri dalla fine e in Malesia vince ancora Marquez
Il "Dottore" comanda per 16 giri, ma poi scivola alla curva 1 e rende tutto facile per Marc, che regala anche il titolo Costruttori alla Honda. Sul podio Rins e Zarco, mentre Dovizioso e le Ducati sono in difficoltà.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Valentino Rossi contro Marc Marquez, a Sepang. Sembrava prospettarsi un duello che tutti gli appassionati della MotoGP avevano atteso invano quest'anno, ma per il "Dottore" la speranza di tornare alla vittoria in Malesia è andata in fumo proprio sul più bello.
Il pesarese ha sfoderato una partenza molto buona dalla prima fila ed ha messo subito la sua Yamaha davanti a tutti, andando all'attacco in quella che tutti avevano etichettato come una gara di gestione gomma, vista anche la temperatura infernale odierna. Mentre Valentino dettava il ritmo, Marquez ha dovuto produrre una bella rimonta dal settimo posto in griglia, ma nell'arco di pochi giri è stato capace di portarsi proprio nella scia della M1 numero 46, per la verità senza avvicinarsi troppo.
Poco dopo la metà della corsa, infatti, il vantaggio di Rossi è arrivato a toccare anche 1"2 e la sensazione era che lo potesse amministrare, coltivando il sogno di ritrovare un successo che gli mancava da troppo, dal GP d'Olanda dello scorso anno, regalando anche alla Yamaha la seconda affermazione consecutiva dopo quella di Maverick Vinales in Australia.
La musica però è cambiata a 6 giri dal termine, quando Marc ha cominciato a guadagnare circa un decimo a settore, riuscendo a riportarsi a poco più di mezzo secondo. Ma proprio sul più bello, quando ci si poteva pregustare il duello, Valentino è scivolato alla curva 1 a quattro passaggi dalla bandiera a scacchi, stendendo il tappeto rosso a Marquez verso la 70esima vittoria in carriera, la 44esima in MotoGP.
Una grande delusione per Rossi, che avrebbe almeno meritato di giocarsela fino alla fine dopo aver comandato la corsa con autorità per 16 giri, ma anche per la Yamaha, perché la nona affermazione stagionale di Marquez è anche valsa ai rivali della Honda la conquista del titolo Costruttori.
Dopo la scivolata di Valentino, ad animare la gara è stato il bellissimo duello per la seconda posizione tra Alex Rins e Johann Zarco. Alla fine a spuntarla è stato il pilota della Suzuki, venuto fuori alla distanza e bravo a sfruttare il calo della gomma del francese della Yamaha Tech 3, che probabilmente aveva chiesto troppo alle sue gomme nelle prime fasi della gara per provare a stare dietro a Rossi e Marquez.
Attenzione però all'ennesima prova con della sostanza della Suzuki, che vale il quarto podio stagionale a Rins, ma anche l'ottavo per la Casa di Iwata, che purtroppo ha perso Andrea Iannone nelle primissime fasi a causa di una scivolata all'ultima curva, innescata probabilmente da una sbacchettata di Marquez davanti alla sua GSX-RR.
La pessima qualifica di ieri, ci ha privati probabilmente di un altro possibile protagonista, ovvero Maverick Vinales. Ancora una volta lo spagnolo, che partiva dalla quarta fila, ci ha messo un po' a prendere il ritmo, ma poi ha cominciato a girare sul ritmo dei migliori, rimontando fino al quarto posto con la sua Yamaha, davanti alla Honda di Dani Pedrosa.
Le Ducati però sono state senza ombra di dubbio la grande delusione di giornata. Fino a ieri, Andrea Dovizioso sembra accreditato di un passo da vittoria, ma evidentemente ha patito molto il caldo di oggi e si è dovuto accontentare della sesta posizione, ad oltre 11" dal vincitore Marquez. Sicuramente una domenica negativa per gli uomini in Rosso, anche se "Desmodovi" ora è certo del secondo posto nel Mondiale, essendo a +25 su Valentino.
Alle spalle del forlivese c'è poi tutta una schiera di Desmosedici GP satellite, con Alvaro Bautista, Jack Miller, unico in griglia a montare la gomma media al posteriore (gli altri avevano tutti la soft) e Danilo Petrucci. Merita poi un applauso Hafizh Syahrin, che nella gara di casa è riuscito a rimontare dall'ultimo posto in griglia fino al decimo posto finale, rosicchiando un paio di punticini a Franco Morbidelli, 12esimo, nella corsa al titolo di Rookie of the Year.
Tra di loro si è infilata anche l'Aprilia di Aleix Espargaro, mentre la migliore delle KTM ha chiuso solamente in 15esima posizione con Bradley Smith. Ritirato invece Michele Pirro, chiamato a sostituire Jorge Lorenzo sulla seconda Ducati ufficiale. Il collaudatore italiano è scivolato all'ultima curva dopo appena una manciata di giri.
Cla | # | Pilota | Moto | Giri | Tempo | Gap | Distacco | km/h | Ritirato | Punti | |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 93 | Marc Márquez Alenta | Honda | 20 | 40'32.372 | 164.0 | 25 | ||||
2 | 42 | Alex Rins | Suzuki | 20 | 40'34.270 | 1.898 | 1.898 | 163.9 | 20 | ||
3 | 5 | Johann Zarco | Yamaha | 20 | 40'34.846 | 2.474 | 0.576 | 163.9 | 16 | ||
4 | 25 | Maverick Viñales | Yamaha | 20 | 40'37.039 | 4.667 | 2.193 | 163.7 | 13 | ||
5 | 26 | Daniel Pedrosa | Honda | 20 | 40'38.562 | 6.190 | 1.523 | 163.6 | 11 | ||
6 | 4 | Andrea Dovizioso | Ducati | 20 | 40'43.620 | 11.248 | 5.058 | 163.3 | 10 | ||
7 | 19 | Alvaro Bautista | Ducati | 20 | 40'47.983 | 15.611 | 4.363 | 163.0 | 9 | ||
8 | 43 | Jack Miller | Ducati | 20 | 40'51.381 | 19.009 | 3.398 | 162.8 | 8 | ||
9 | 9 | Danilo Petrucci | Ducati | 20 | 40'55.293 | 22.921 | 3.912 | 162.5 | 7 | ||
10 | 55 | Hafizh Syahrin | Yamaha | 20 | 40'59.291 | 26.919 | 3.998 | 162.2 | 6 | ||
11 | 41 | Aleix Espargaro | Aprilia | 20 | 41'01.875 | 29.503 | 2.584 | 162.1 | 5 | ||
12 | 21 | Franco Morbidelli | Honda | 20 | 41'03.305 | 30.933 | 1.430 | 162.0 | 4 | ||
13 | 6 | Stefan Bradl | Honda | 20 | 41'07.694 | 35.322 | 4.389 | 161.7 | 3 | ||
14 | 30 | Takaaki Nakagami | Honda | 20 | 41'10.284 | 37.912 | 2.590 | 161.5 | 2 | ||
15 | 38 | Bradley Smith | KTM | 20 | 41'12.047 | 39.675 | 1.763 | 161.4 | 1 | ||
16 | 12 | Thomas Lüthi | Honda | 20 | 41'14.192 | 41.820 | 2.145 | 161.3 | |||
17 | 10 | Xavier Simeon | Ducati | 20 | 41'16.350 | 43.978 | 2.158 | 161.1 | |||
18 | 46 | Valentino Rossi | Yamaha | 20 | 41'30.660 | 58.288 | 14.310 | 160.2 | |||
19 | 45 | Scott Redding | Aprilia | 20 | 41'32.563 | 1'00.191 | 1.903 | 160.1 | |||
dnf | 44 | Pol Espargaro | KTM | 16 | 32'49.371 | 4 Laps | 4 Laps | 162.1 | Retirement | ||
dnf | 51 | Michele Pirro | Ducati | 5 | 10'20.138 | 15 Laps | 11 Laps | 160.8 | Accident | ||
dnf | 17 | Karel Abraham | Ducati | 3 | 6'18.930 | 17 Laps | 2 Laps | 157.9 | Retirement | ||
dnf | 29 | Andrea Iannone | Suzuki | Accident |
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