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Valentino: "Anche se mi fossi fermato prima, sarei arrivato sesto"

Il "Dottore" spiega che il problema di oggi non è stato tanto la sosta ritardata, quanto la ripartenza lentissima. E con le slick teme che sarebbe andata anche peggio. Con 59 punti di distacco ora è durissima, ma per lui la svolta è stata al Mugello.

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Il GP di Germania rischia di segnare un punto di svolta pesante nella stagione di Valentino Rossi. In una gara iniziata con la pista bagnata che andava via via asciugando, il "Dottore" ha sbagliato il momento del cambio moto e per di più ha montato le intermedie, quando i più veloce invece passavano sulle slick. Una serie di errori che gli ha impedito di battagliare per il podio fino alla fine, facendolo precipitare fino all'ottavo posto dopo essere stato nel trenino dei migliori fino al cambio moto. Il tutto mentre Marc Marquez si involava verso la terza vittoria stagionale, staccandolo di 59 lunghezze.

"E' stato un grande peccato perché penso che avrei avuto un buon passo se ci fosse stato un meteo migliore ed avrei potuto lottare per il podio. Sarebbe stato importante prendere dei punti pesanti. Allo stesso tempo, abbiamo visto che eravamo veloci anche sul bagnato. Se fosse stata una gara normale sul bagnato, avrei potuto lottare per la vittoria, ma si è asciugato è in queste condizioni non sono riuscito ad essere abbastanza competitivo e ci sono diverse ragioni" ha detto Valentino durante il suo debrief presso l'hospitality Yamaha.

Eccolo poi passare a spiegare quali sono stati questi fattori: "Prima di tutto, io non sono molto bravo in queste condizioni, però c'è anche una questione tecnica, nel senso che la nostra moto è molto difficile da guidare quando ci sono queste condizioni. Non ti trasmette tanto feeling e quindi non riesci a spingere. E' vero che mi sarei potuto fermare due o tre giri prima e magari sarei arrivato sesto. Il problema però è che nella seconda parte di gara ero molto lento: sono uscito dai box con Crutchlow e Dovizioso, ma ho preso tanto distacco".

La scelta delle gomme intermedie è stata dovuta invece alle difficoltà che aveva incontrato nella prima giornata di prove: "Dopo i problemi che abbiamo avuto venerdì con la gomma davanti, che non riuscivamo a mandare in temperatura, abbiamo deciso che avremmo utilizzato l'intermedia dopo il cambio moto. Non so se questo sia stato un problema e sarebbe stato interessante provare le slick, anche se temo che sarebbe stato ancora peggio, perché forse ci sarebbero voluti due giri in più per mandarle in temperatura".

Quando poi gli è stato fatto notare che in un certo senso ha ripetuto quanto fatto a Misano l'anno scorso, quando era rimasto fuori nonostante la squadra lo chiamasse ai box, ha spiegato che secondo lui non è stato quello il problema, quanto la sua lentezza nel momento del ritorno in pista. Che avrebbe potuto essere anche peggiore con le gomme slick.

"Secondo me a Misano comunque ormai era tardi quando mi hanno dato box, quindi l'accordo era che mi avrebbero messo box quando fosse rientrato qualche altro pilota, ma che sulla moto ci sono io e che quindi decido io rientrare. Sinceramente all'inizio ancora non me la sentivo, quindi ho provato a fare qualche giro in più. Ribadisco, rientrando prima sarei potuto arrivare sesto, ma secondo me non bisogna concentrarsi troppo su questo, il problema è che non riusciamo ad essere competitivi in queste condizioni. Avrò preso 10 secondi da Crutchlow e Iannone nei primi due giri dopo il cambio".

Il bilancio della prima metà di stagione, dunque, non può essere positivo, e il pesarese vede nel ritiro del Mugello il punto di svolta negativo del suo 2016: "Questa parte intermedia della stagione ha preso una brutta piega dal Mugello. Fino a lì era tutto in gioco. I 37 punti che mi ha guadagnato Marc bisognerebbe bilanciarli con i 20 o magari 25 punti che avrei potuto fare al Mugello. Magari se non fossi caduto ad Assen sarebbe stata la terza vittoria di fila, quindi sarebbe stato tutto diverso. Mugello quindi è stato un punto di svolta negativo. Magari con quei punti in più ad Assen avrei rischiato di meno e sarei arrivato un'altra volta sul podio. Però è andata così".

Viste le difficoltà sul bagnato, gli è stato chiesto se non sarebbe il caso di organizzare un test con la pista in queste condizioni, ma il 9 volte iridato è parso un po' titubante: "E' sempre molto difficile, perché per fare un test ci vuole grande organizzazione, ma anche tanti soldi. Bagnare la pista poi non serve, perché non trasmette le stesse sensazioni di quando piove, quindi bisognerebbe avere la fortuna di andare a provare e trovare la pioggia".

Infine, si è detto favorevole all'idea che magari un giorno possano arrivare le radio a risolvere questi problemi di strategia: "Anche se questa non è la Formula 1, se avessimo modo di comunicare con i box sarebbe tutto più facile. Basta pensare ad Assen: se mi avessero detto quanto vantaggio avevo, non mi sarei preso quei rischi ed avrei evitato l'errore. Non so quale sia il motivo per cui non utilizziamo le radio, forse i costi, ma sarebbe importante".

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