Uncini: "Calcio? Non abbiamo giudicato il movimento"
"Accertata l'intenzione di portare fuori il rivale" spiega il membro della Race Direction. Su Marc: "Estremo, ma nei limiti"
Yamaha MotoGP
Franco Uncini ha raccontato alla Gazzetta dello Sport quello che è successo all'interno della Race Direction nei momenti che hanno seguito l'incidente di Valentino Rossi e Marc Marquez a Sepang. Il responsabile della sicurezza della FIM è infatti uno dei tre membri chiamati a prendere le decisioni, insieme a Mike Webb e Javier Alonso.
"Appena visto il contatto avremmo voluto penalizzare subito Valentino. Ci era sembrato evidente che stesse spingendo fuori traiettoria Marquez. Abbiamo preferito continuare a seguire la gara, parlare con i piloti e rivedere l'episodio" ha detto l'ex iridato della 500 quando gli è stato chiesto perché la Race Direction non ha agito subito.
Poi ha aggiunto che con un Mondiale di mezzo non c'era margine d'errore: "Il ritardo della decisione è legato solo alla necessità di valutare bene tutti gli aspetti. Una volta accertate le responsabilità, non abbiamo fatto sconti. Il suo comportamento è stato giudicato scorretto, abbiamo accertato la sua intenzione di portare fuori il rivale".
Riguardo alla mancanza di sanzioni per Marc Marquez, ha aggiunto: "Era estremo, ma nei limiti. Non sta scritto da nessuna parte che uno debba andare al 100% in ogni giro. Si può decidere la condotta pensando al consumo di gomme, benzina, motore. Anche sospettandolo, non abbiamo prove che Marc lo stesse intralciando di proposito".
Secondo la Race Direction, il comportamento dello spagnolo precedente all'incidente non meritava ammonimenti: "Ma perché dovevamo sanzionare sorpassi uguali ad altri mille? Finché sono nei limiti del regolamente, ben vengano! Sono bellissimi e fanno spettacolo. Poi puoi sospettare che Marquez cercasse la lotta. Ma Rossi poteva reagire differentemente".
In questi giorni poi si è discusso tanto se effettivamente il calcio di Valentino ci sia stato o meno. Uncini qui è stato chiaro: il provvedimento non verte su quello, perché la cosa non è stata giudicata. "A noi è interessata la volontarietà della manovra. In mancanza di una dimostrazione certa ci siamo astenuti dal giudicare il movimento della gamba, che potrebbe essergli sfuggita con il contatto".
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