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Ufficializzate le modifiche al sistema di punti sulla licenza

Si conteranno solo per un'eventuale squalifica di un GP, raggiungendo un totale di 10. Introdotte anche delle norme contro le dichiarazioni o i comunicati stampa lesivi dell'immagine del campionato.

Dani Pedrosa, Repsol Honda Team

Foto di: Michelin Sport

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing
Andrea Iannone, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Scott Redding, Pramac Racing
Stefan Bradl, Aprilia Racing Team Gresini
Maverick Viñales, Team Suzuki MotoGP

Dopo le speculazioni dei giorni scorsi ora è tutto nero su bianco: sono state ufficializzate le decisioni prese nell'ultimo incontro della Grand Prix Commission, che avranno rilevanza soprattutto per quanto riguarda gli aspetti disciplinari.

Dopo le controverse decisioni prese dalla Race Direction a cavallo tra Sepang e Valencia della scorsa stagione, che hanno costretto Valentino Rossi a partire ultimo nella gara decisiva della stagione, innescando una lunga serie di polemiche, è stato deciso di rivedere sensibilmente il sistema.

Il collegio dei commissari d'ora in avanti verrà riconosciuto come FIM MotoGP Stewards Panel e solo coloro che ne fanno parte saranno autorizzati a decidere le sanzioni da infliggere ai piloti. Chiunque venga sanzionato, potrà presentare ricorso alla Corte d'Appello FIM MotoGP, che dovrà prendere una decisione entro quattro giorni.

E' stato inoltre rivisto anche il sistema di punti di penalità sulla licenza. Ora potrà solo scattare una gara di squalifica al raggiungimento di 10 punti, mentre sono state abolite le sanzioni previste in precedenza a quota 4 e a quota 7 punti (partire ultimi e partire dai box). Il conteggio verrà effettuato nell'arco dei 365 giorni, ma azzerato nel momento in cui un pilota dovesse incappare in un GP di squalifica raggiungendo i 10 punti.

Ma non è tutto, perché anche dal punto di vista sportivo ci sono novità importanti per quanto riguarda le dichiarazioni pubbliche di team e piloti: da oggi è infatti vietato rilasciare comunicati o dichiarazioni che possano essere considerati irresponsabili o lesivi dell'immagine del campionato. Tuttavia, questo non impedirà di esprimere un legittimo disaccordo nei confronti degli organizzatori o delle politiche messe in atto dalla MotoGP.

E' stata infine introdotta la possibilità di introdurre sanzioni differenti dalla restituzione della posizione nel caso in cui avvenga un sorpasso in regime di bandiera gialla. Anche questa comunque rimane una penalità applicabile in questo caso.

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