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Uccio: "Volevo che Vale continuasse, ma l'amicizia mi ha fermato"

Alessio "Uccio" Salucci ha commentato il ritiro dell'amico Valentino Rossi. L'annuncio è arrivato questo pomeriggio nel corso di una conferenza stampa speciale dedicata al 9 volte iridato.

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Foto di: Toni Börner

L'addio alla MotoGP di Valentino Rossi, con l'annuncio arrivato questo pomeriggio al Red Bull Ring, ha toccato i cuori di tanti appassionati di motociclismo, del Motomondiale e di MotoGP. Ma non solo.

Anche tanti addetti ai lavori hanno voluto essere presenti alla conferenza stampa di questo pomeriggio. Tra questi anche uno degli amici più stretti, nonché collaboratore, dello stesso Valentino: Alessio Salucci, meglio conosciuto con il soprannome di "Uccio".

Intervenuto ai microfoni di Sky Sport, Uccio ha espresso le sue emozioni pochi minuti dopo la fine della conferenza stampa dell'amico Valentino. Lo ha fatto con gli occhi lucidi e la voce spezzata dal classico groppo in gola di chi è emotivamente coinvolto in una scelta fatta da uno sportivo che va però a coinvolgere una sfera molto più ampia.

"Sono un po' emozionato. E' un po' che lo so, qualche giorno. Un conto è saperlo, un conto è vederglielo dire davanti a tutti, davanti a tutto il mondo: Mi ha fatto un effetto che non mi aspettavo. Ho provato a prepararmi anche oggi in aereo, ma non ha funzionato molto".

Uccio ha anche rivelato di aver avuto l'idea di provare a dissuadere Rossi dai suoi pensieri di ritiro, ma poi ha prevalso l'amicizia, il rispetto. Questo ha portato all'accettazione di una scelta ponderata, che farà terminare l'era di Valentino Rossi in MotoGP, ma che aprirà quella della leggenda tramandata ai posteri la storia che dovrebbe portarlo a correre sempre in pista, ma con le auto.

"Averlo visto tranquillo nelle sue scelte ha fatto stare tranquillo anche me. Vuol dire che ha fatto la scelta giusta. Sono d'accordo, lo vedo sereno. Ho visto che aveva deciso, che pensava di smettere. Tra me e me pensavo: 'Adesso provo a spingerlo di continuare'. Ho però pensato che per amicizia e rispetto non fosse giusto da parte mia fare una cosa del genere, spingerlo".

"Rispettarlo significa anche non andare contro le sue scelte. Ho visto che aveva deciso, e secondo me è giusto. E' la fine di un capitolo importante di MotoGP, ma non del tutto. Andremo avanti anche se non sarà uguale. Il team andrà avanti, l'Academy andrà avanti e anche lui andrà avanti, anche se in modo differente. Sarà sempre più presente nei nostri progetti, ma farà anche gare in macchina. Ovunque andrà porterà la sua gioia di correre, di guidare e andare forte".

L'amico fraterno ha anche dato una propria opinione riguardo a cosa Rossi sia riuscito a cambiare nel corso dei suoi 25 anni passati nel Motomondiale, dal 1996 a oggi. 

"Valentino ha cambiato le corse anche per il suo carisma, per il suo modo di affrontarle. Quando preparavamo le scenette al termine delle gare, quando vinceva. Le gag che ci facevano ridere. Facevano ridere noi e tutti. Ha cambiato il modo di correre. Ha cambiato il suo stile di guida, si è sempre messo in gioco ed è sempre stato un protagonista. La gente queste cose le vede, le nota. E diventi unico".

“E’ riuscito ad entrare nei cuori di tutti. Il fatto di circondarsi degli amici di sempre, di chi gli vuole bene, è stato un punto di forza della sua carriera. È un qualcosa che consiglio alle generazioni future di motociclisti perché questi affetti ti danno una serenità in pista per ottenere dei buoni risultati”.

“In questi anni Vale non è stato soltanto un grandissimo pilota, ma anche un buon imprenditore. Ha creato l’Academy ed abbiamo fondato un team. Sono tutti progetti che andranno avanti”.

“Sappiamo che non sarà facile, ma cercheremo di far sentire il meno possibile la sua mancanza agli italiani con dei piloti della Academy veloci. Già c’è qualcuno che merita, come Pecco e Morbidelli. Noi cercheremo di portare avanti il nostro lavoro per fare in modo che il numero 46 sia sempre presente nel paddock”, ha concluso Uccio.

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