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Test Valencia, Giorno 1: Vinales e Zarco rilanciano la Yamaha

Miglior tempo di Maverick davanti al francese, che si esalta con la M1 2017. Marquez è terzo davanti a Valentino, che distrugge la M1 con il motore 2018. Miller subito veloce con la Ducati, quinto davanti agli ufficiali. Morbidelli 18esimo.

Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

La prima giornata dei test collettivi di Valencia della MotoGP ha visto il grande riscatto delle Yamaha, che a sorpresa sono andate ad occupare tre delle prime quattro posizioni.

Vedere il nome di Maverick Vinales davanti a tutti è stato una grande sorpresa: dopo aver faticato tantissimo nel weekend di gara, lo spagnolo, che ha fatto delle comparative tra il telaio 2017 e 2016, provando anche il motore 2018 ed una carena inedita, ha fermato il cronometro su un tempo di 1'30"189 al termine di una giornata che lo ha visto impegnato per ben 80 tornate.

Probabilmente a mettere pressione a Maverick è stato anche l'arrivo di Johann Zarco sulla M1 2017: il francese si è trovato immediatamente a suo agio con la moto su cui hanno faticato i due piloti ufficiali, esaltandone le doti di inserimento in curva, ed ha chiuso solo a due decimi dal battistrada.

In terza posizione c'è il campione del mondo in carica Marc Marquez, che ha passato la giornata a fare delle prove comparative tra la Honda con cui ha chiuso la stagione e la base della RC213V per il 2018. Il suo crono è stato un 1'30"501 che lo pone a 312 millesimi da Maverick Vinales.

Quarto tempo per Valentino Rossi, che ha ottenuto il suo 1'30"519 con la moto dotata del telaio 2016, quindi con quella con cui ha corso la gara di domenica. Purtroppo il "Dottore" non ha avuto modo di provare troppo la M1 con il motore 2018, perché è stato vittima di un incidente alla curva 10 nel quale ha letteralmente distrutto la sua moto. Domani però dovrebbe fare una prova con questo nuovo propulsore accoppiato con il telaio 2016.

A completare la top 5, a sopresa, troviamo Jack Miller, autore di un ottimo esordio in sella alla Ducati del Pramac Racing: l'australiano ha avuto a disposizione una delle Desmosedici GP 2017 con cui ha chiuso la stagione Danilo Petrucci e ha terminato la giornata da miglior pilota Ducati in 1'30"635.

Davvero una buona prova se si pensa che i due piloti ufficiali Andrea Dovizioso e Jorge Lorenzo hanno chiuso in settima ed ottava posizione. Entrambi però non sono andati troppo alla ricerca della prestazione, provando le nuove forcelle della Ohlins ed alcuni particolari che dovrebbero far parte del pacchetto della moto 2018.

Davanti a loro c'è anche un ottimo Aleix Espargaro, che oggi sulla sua Aprilia è riuscito a girare con un'ottima regolarità sul passo dell'1'31" basso, realizzando un best di 1'30"756. Per lo spagnolo oggi ci sono state soprattutto delle prove d'assetto finalizzate a prendere delle decisioni sulla linea da prendere con lo sviluppo. Il nuovo arrivato Scott Redding invece ha badato a prendere le misure alla RS-GP, chiudendo 15esimo in 1'32"075.

Nella top 10 c'è spazio anche per suo fratello Pol, nono a poco meno di un secondo con la KTM, davanti alle due Honda di Cal Crutchlow e Dani Pedrosa, che a loro volta hanno avuto modo di comparare il pacchetto 2017 della RC213V con la base che la Casa giapponese ha realizzato per la stagione 2018.

Nonostante una scivolata è stato tutto sommato positivo anche il debutto di Tito Rabat in sella alla Ducati dell'Avintia Racing, perché lo spagnolo si è piazzato 13esimo, davanti ad un Danilo Petrucci che sicuramente ha più esperienza di lui sulla Desmosedici GP.

Positiva anche la prima presa di contatto di Franco Morbidelli con la MotoGP. Il campione del mondo in carica della Moto2 ha chiuso in 18esima posizione, migliorandosi però costantemente nel corso della giornata con la sua Honda della Marc VDS, chiudendo con un crono di 1'32"723 e 78 giri all'attivo.

Parlando di rookie però non è riuscito a prendersi la palma di migliore, anche se per appena una manciata di millesimi: Takaaki Nakagami lo ha infatti preceduto di appena 39, chiudendo in 1'32"723 con la Honda della LCR. In coda al gruppo invece l'altro esordiente Xavier Simeon, autore anche di una caduta alla curva 10 con la Ducati dell'Avintia Racing, stesso punto in cui è scivolato anche Takumi Takahashi, collaudatore HRC che oggi sostituiva l'infortunato Thomas Luthi sulla Honda della Marc VDS.

E' stata una giornata decisamente storta invece per il Team Aspar: Alvaro Bautista è stato vittima di un brutto highside alla curva 1 ed ha preso una brutta botta alla schiena. E' stato anche portato in ospedale, dove sono state escluse fratture, ma difficilmente lo rivedremo in sella alla sua Ducati domani. Nel finale poi è scivolato ad alta velocità anche Karel Abraham alla curva 7 e pure il pilota ceco è parso dolorante al polso destro.

Non sono state nemmeno della partita invece le Suzuki, perché Andrea Iannone ed Alex Rins sono stati colpiti da un virus intestinale che gli ha praticamente impedito di dormire, quindi non erano nelle condizioni di salire in sella alle loro GSX-RR. La speranza ovviamente è che domani possano stare meglio ed iniziare il lavoro di sviluppo in vista del 2018.

PosPilotaTeamTempo
1  Maverick Vinales Yamaha 1:30.189
2  Johann Zarco Tech 3 Yamaha 1:30.389
3  Marc Marquez Honda 1:30.501
4  Valentino Rossi Yamaha 1:30.519
5  Jack Miller Pramac Ducati 1:30.635
6  Aleix Espargaro Aprilia 1:30.756
7  Andrea Dovizioso Ducati 1:30.850
8  Jorge Lorenzo Ducati 1:31.059
9  Pol Espargaro KTM 1:31.166
10  Cal Crutchlow LCR Honda 1:31.259
11  Dani Pedrosa Honda 1:31.328
12  Bradley Smith KTM 1:31.415
13  Tito Rabat Avintia Ducati 1:31.673
14  Danilo Petrucci Pramac Ducati 1:31.721
15  Scott Redding Aprilia 1:32.075
16  Karel Abraham Aspar Ducati 1:32.445
17  Takaaki Nakagami LCR Honda 1:32.723
18  Franco Morbidelli Marc VDS Honda 1:32.762
19  Takuma Takahashi Marc VDS Honda 1:33.569
20  Xavier Simeon Avintia Ducati 1:34.242
NC  Alvaro Bautista Aspar Ducati  
NC  Andrea Iannone Suzuki  
NC  Alex Rins Suzuki  

 

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