Test Sepang, Giorno 3: Lorenzo e la Ducati da record, Valentino ottavo
Il maiorchino segna il record ufficioso del tracciato malese ed è il solo a scendere sotto all'1'59", precedendo le due Honda di Pedrosa e Crutchlow. Bene anche Dovizioso quarto, mentre Rossi è ottavo dietro a Marquez. Indietro Vinales.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Jorge Lorenzo e la Ducati hanno mandato un segnale importante nella terza ed ultima giornata dei test collettivi della MotoGP a Sepang. Se l'anno scorso il pilota maiorchino aveva lasciato la Malesia lontanissimo dai migliori, con tante nubi nere che si addensavano sulla sua nuova avventura in Rosso, questa volta è stato lui a dettare il ritmo e lo ha fatto con grande stile.
Con un crono di 1'58"830, Jorge non è stato solo l'unico capace di infrangere la barriera dell'1'59", ma ha anche fatto segnare il nuovo primato ufficioso del tracciato di Sepang, battendo quello che Marc Marquez aveva stampato con la Honda nei test del 2015.
Una prestazione estremamente positiva, che non può essere offuscata da una scivolata senza conseguenze di cui si è reso protagonista oggi all'ultima curva.
Alle spalle del tre volte iridato della MotoGP troviamo invece le due Honda di Dani Pedrosa e Cal Crutchlow, che hanno chiuso staccate rispettivamente di 179 e di 222 millesimi, con lo spagnolo che anche in questa terza giornata ha proseguito a lavorare con la nuova carena "alata" della RC213V.
La buona giornata della Ducati è completata dal quarto tempo di Andrea Dovizioso, pure lui autore di una scivolata, ma alla curva 1. Il vice-campione del mondo ha terminato con un distacco di 339 millesimi dalla Desmosedici GP gemella e a fine giornata ha fatto anche diversi passaggi sul ritmo del 2'00" basso.
In quinta piazza conferma il suo buon adattamento alla "vecchia" GP17 anche Jack Miller, che ha terminato anticipatamente la sua giornata, ribadendo di trovare la Ducati più adatta al suo stile di guida rispetto alla Honda, soprattutto nelle fasi di staccata e di ingresso curva. L'australiano quindi pare soddisfatto, nonostante una scivolata senza conseguenze.
Positivo anche il sesto tempo di Alex Rins, che oggi è riuscito a prendersi la palma di piloti più competitivo all'interno del box Suzuki. Lo spagnolo ha piazzato un ottimo 1'59"348, chiudendo a poco più di mezzo secondo e precedendo di un paio di decimi l'altra GSX-RR di Andrea Iannone, che invece si è dovuto accontentare della 12esima piazza.
Solamente settimo il campione del mondo in carica Marc Marquez, tornato ad utilizzare la carena standard della sua RC213V. Il pilota della Honda è stato il più attivo di giornata con i suoi 75 giri, ma soprattutto ha impressionato per un long run di una quindicina di giri tutti sul ritmo del 2'00". Alla fine poi comunque il suo distacco è solo di mezzo secondo.
Alle sue spalle c'è la migliore delle Yamaha, che è quella di Valentino Rossi. Il "Dottore" è stato piuttosto a lungo fuori dalla top 10 ed ha trovato il suo 1'59"449 solamente al 52esimo dei 54 giri percorsi. Bisognerà capire però il tipo di lavoro che ha svolto oggi, perché non ha mai fatto un long run vero e proprio, completando dei run di massimo 5-6 passaggi.
Nella sua scia c'è la M1 marchiata Tech 3 di Johann Zarco, con il francese che oggi ha avuto modo di provare anche il nuovo pacchetto aerodinamico che fino a ieri era a disposizione solamente dei due piloti ufficiali. E a proposito di ufficiali, bisogna dire che, dopo il miglior tempo di ieri, Maverick Vinales è stato piuttosto in ombra.
Il 18esimo tempo a 1"7 dalla vetta lascia intendere che lo spagnolo sicuramente non è andato a caccia del tempo, completando anche una simulazione di gara spezzettata nell'arco dei ben 71 giri messi insieme in questa terza giornata dei test malesi.
Tornando a scorrere la classifica, a completare la top 10 troviamo Danilo Petrucci, che con la sua Ducati Pramac ha girato in 1'59"528, precedendo di pochi millesimi la GP17 marchiata Avintia di Tito Rabat (pure lui caduto). Detto poi del 12esimo tempo di Iannone, in 13esima piazza c'è l'Aprilia RS-GP di Aleix Espargaro, ultimo tra i piloti che oggi sono riusciti ad infrangere la barriera dei due minuti.
Piuttosto attardate invece le KTM: la migliore è stata quella del collaudatore Mika Kallio, che occupa la 16esima piazza a 1"6 dalla vetta. Va detto però che oggi la Casa austriaca ha dovuto fare a meno di Pol Espargaro, rimasto a riposto dopo la caduta ad oltre 250 km/h di cui è stato vittima ieri. Pur non avendo fratture, il pilota di Granollers era molto dolorante, quindi ha preferito non rischiare.
Il suo compagno Bradley Smith invece nel finale di giornata ha portato al debutto una nuova veste aerodinamica per la RC16, che ricorda molto quella che la Ducati aveva introdotto nel precampionato dello scorso anno, che era stata denominata "Hammerhead". In questo caso, infatti i profili alari fanno parte solamente del cupolino e non arrivano a raccordarsi sulla parte più bassa della carena.
Franco Morbidelli non è riuscito a concludere la tre giorni malese come miglior rookie. Oggi ha fatto meglio di lui il giapponese Takaaki Nakagami, 14esimo, mentre il campione del mondo della Moto2 si è dovuto accontentare della 17esima piazza con la sua Honda della Marc VDS, pur riuscendo a migliorare di poco il tempo di ieri, nonostante un dito della mano sinistra dolorante dopo la doppia caduta di ieri.
Infine, il rientro di Yonny Hernandez non è stato sicuramente di quelli da ricordare: pur dispondendo di una moto competitiva come la Yamaha del Team Tech 3, il colombiano si è dovuto accontentare del 25esimo tempo, staccato di ben 2"3 ed alle spalle di piloti meno esperti della categoria come Xavier Simeon e Thomas Luthi, scivolato alla curva 4.
Pos | Pilota | Moto | Tempo | Giri |
---|---|---|---|---|
1 | Jorge Lorenzo | Ducati | 1'58"830 | 48 |
2 | Daniel Pedrosa | Honda | 1'59"009 | 58 |
3 | Cal Crutchlow | Honda | 1'59"052 | 65 |
4 | Andrea Dovizioso | Ducati | 1'59"169 | 51 |
5 | Jack Miller | Ducati | 1'59"346 | 36 |
6 | Alex Rins | Suzuki | 1'59"348 | 52 |
7 | Marc Marquez | Honda | 1'59"382 | 75 |
8 | Valentino Rossi | Yamaha | 1'59"449 | 54 |
9 | Johann Zarco | Yamaha | 1'59"511 | 55 |
10 | Danilo Petrucci | Ducati | 1'59"528 | 49 |
11 | Tito Rabat | Ducati | 1'59"547 | 36 |
12 | Andrea Iannone | Suzuki | 1'59"615 | 62 |
13 | Aleix Espargaro | Aprilia | 1'59"962 | 52 |
14 | Takaaki Nakagami | Honda | 2'00"071 | 54 |
15 | Alvaro Bautista | Ducati | 2'00"205 | 57 |
16 | Mika Kallio | KTM | 2'00"464 | 64 |
17 | Franco Morbidelli | Honda | 2'00"526 | 55 |
18 | Maverick Vinales | Yamaha | 2'00"547 | 71 |
19 | Karel Abraham | Ducati | 2'00"574 | 48 |
20 | Xavier Simeon | Ducati | 2'00"784 | 30 |
21 | Scott Redding | Aprilia | 2'00"812 | 56 |
22 | Bradley Smith | KTM | 2'00"969 | 77 |
23 | Sylvain Guintoli | Suzuki | 2'01"120 | 58 |
24 | Thomas Luthi | Honda | 2'01"126 | 52 |
25 | Yonny Hernandez | Yamaha | 2'01"223 | 31 |
26 | Yamaha Test 3 | Yamaha | 2'01"385 | 17 |
27 | Yamaha Test 2 | Yamaha | 2'01"679 | 30 |
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