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Test Sepang, Giorno 2: Vinales e Rossi piazzano la doppietta Yamaha

Le due M1 comandano la classifica separate da 35 millesimi, con in terza posizione la Honda LCR di Crutchlow. Lorenzo è la miglior Ducati in quarta piazza. Marquez e Dovizioso sono settimo ed ottavo, ma con gomma usata.

Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

In casa Yamaha erano convinti di aver avuto delle indicazioni positive della prima giornata dei test collettivi della MotoGP a Sepang e a maggior ragione lo saranno oggi, dopo che le due M1 hanno monopolizzato le prime due posizioni del secondo dei tre giorni di test a disposizione sul tracciato malese, mostrando anche un pacchetto aerodinamico inedito.

Alla fine il più veloce è stato Maverick Vinales, che con il suo 1'59"355 è arrivato a poco più di un decimo dalla pole position firmata lo scorso ottobre da Dani Pedrosa. Lo spagnolo ha realizzato il suo crono proprio nei minuti conclusivi della sessione, precedendo di 35 millesimi la M1 gemella di Valentino Rossi, che ha girato meno rispetto a Maverick: 38 i suoi giri contro i 66 del pilota di Roses.

In terza posizione c'è la migliore delle Honda, che a sorpresa è quella del Team LCR affidata a Cal Crutchlow. Anche il britannico è vicinissimo alla vetta, visto che paga appena 88 millesimi nei confronti di Vinales.

In quarta posizione troviamo poi la migliore delle Ducati, che oggi è stata quella di Jorge Lorenzo. Proprio nell'ultimo dei suoi 37 passaggi il maiorchino ha girato in 1'59"498, chiudendo a 143 millesimi dalla vetta e precedendo la "vecchia" GP17 di Jack Miller, che sembra particolarmente a suo agio sulla Ducati, pur essendo incappato in una scivolata.

La buona giornata della Yamaha è completata dal sesto tempo di Johann Zarco, che pare competitivo anche sulla M1 in versione 2017, visto che ha pagato appena 347 millesimi.

Occupano solamente la settima e l'ottava posizione i due contendenti al titolo 2017, ma va detto che Marc Marquez ed Andrea Dovizioso non hanno montato la gomma nuova nel finale, quindi le loro prestazioni a meno di quattro decimi dalla vetta sono assolutamente interessanti. Tra le altre cose, oggi il campione del mondo, autore pure di una scivolata senza conseguenze, ha provato anche la nuova carena "alare" della Honda.

Il quadro delle prime dieci posizioni si completa con il tandem italiano composto da Danilo Petrucci ed Andrea Iannone. Il pilota della Suzuki è stato anche protagonista di un episodio sfortunato in mattinata, rimanendo a piedi lungo il tracciato quando la sua GSX-RR ha iniziato a fare fumo e fiamme che non lasciavano presagire nulla di buono.

Subito fuori dalla top 10 c'è Aleix Espargaro, che ha proseguito nel lavoro di "sgrossatura" della nuova Aprilia RS-GP, pare con risultati interessanti, visto che ha ridotto a poco più di mezzo secondo il suo distacco dalla vetta e che si è messo dietro anche la Honda ufficiale di Dani Pedrosa.

13esimo tempo per l'altra Suzuki di Alex Rins, mentre per trovare la migliore delle KTM bisogna scorrere la classifica fino alla 14esima piazza di Pol Espargaro. Lo spagnolo si è anche reso protagonista di una brutta caduta ed ha lasciato l'autodromo molto dolorante al braccio ed alla gamba destra. I primi accertamenti sembrano aver scongiurato infortuni, ma bisognerà attendere le prossime ore per capire se domani potrà tornare in sella alla RC16.

Discreto il passo avanti mostrato da Franco Morbidelli nelle fasi conclusive della giornata: dopo due cadute in mattinata, il campione del mondo della Moto2 ha chiuso 17esimo in 2'00"662, staccato di 1"3 dalla vetta. In questo modo si è preso la palma di miglior esordiente in pista, visto che Takaaki Nakagami ha chiuso 21esimo.

Tornando a parlare di KTM, bisogna segnalare che anche la Casa austriaca ha introdotto una nuova carena in stile Ducati ed Aprilia, affidandola al collaudatore Mika Kallio, che ha concluso la giornata al 18esimo posto.

Molto attardato invece Yonny Hernandez, che per il momento non sembra essere in grado di sfruttare la grande occasione che gli è stata offerta di salire in sella alla Yamaha Tech 3: il colombiano non è andato oltre al 25esimo tempo, staccato di oltre 2" dalla vetta. E' anche vero però che non guidava una MotoGP dal GP di Valencia del 2016.

PosPilotaMotoTempoGiri
1 Maverick Vinales Yamaha 1'59"355 66
2 Valentino Rossi Yamaha 1'59"390 38
3 Cal Crutchlow Honda 1'59"443 56
4 Jorge Lorenzo Ducati 1'59"498 37
5 Jack Miller Ducati 1'59"509 43
6 Johann Zarco Yamaha 1'59"702 45
7 Marc Marquez Honda 1'59"730 51
8 Andrea Dovizioso Ducati 1'59"732 20
9 Danilo Petrucci Ducati 1'59"747 45
10 Andrea Iannone Suzuki 1'59"917 56
11 Aleix Espargaro Aprilia 1'59"925 40
12 Daniel Pedrosa Honda 1'59"999 56
13 Alex Rins Suzuki 2'00"042 56
14 Pol Espargaro KTM 2'00"262 22
15 Tito Rabat Ducati 2'00"506 48
16 Bradley Smith KTM 2'00"520 37
17 Franco Morbidelli Honda 2'00"662 35
18 Mika Kallio KTM 2'00"701 44
19 Alvaro Bautista Ducati 2'00"728 47
20 Karel Abraham Ducati 2'00"912 50
21 Takaaki Nakagami Honda 2'00"952 51
22 Sylvain Guintoli Suzuki 2'01"392 46
23 Scott Redding Aprilia 2'01"456 48
24 Yamaha Test 3 Yamaha 2'01"480 36
25 Yonny Hernandez Yamaha 2'01"554 43
26 Xavier Simeon Ducati 2'01"689 40
27 Thomas Luthi Honda 2'01"810 37
28 Yamaha Test 2 Yamaha 2'02"573 33

 

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