Test Sepang, Giorno 1: Pedrosa precede le Ducati, Valentino è sesto
Lo spagnolo della Honda è stato il primo a scendere sotto ai due minuti e nel finale lo hanno avvicinato Dovizioso e Lorenzo. Bene anche Petrucci e Miller, che si sono infilati davanti a Rossi e Marquez.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
La stagione 2018 della MotoGP si è aperta nel segno di Dani Pedrosa: è stato lo spagnolo della Honda infatti il più veloce nella giornata di apertura dei test collettivi di Sepang, iniziata con la pista bagnata che poi è andata via via asciugando, precedendo un gruppetto formato dalla bellezza di quattro Ducati.
Nell'ultima ora a disposizione, Pedrosa è stato il primo pilota capace di infrangere la barriera dei due minuti ed ha spinto la sua RC213V fino ad un 1'59"427 che lo ha issato in cima alla lista dei tempi e che gli ha permesso di rimanerci fino alla fine.
Dopo i test privati di questa settimana, Casey Stoner aveva detto che la nuova Desmosedici GP rappresentava un passo avanti rispetto alla moto dello scorso anno e, a quanto pare, sembrano essere state molto positive anche le indicazioni arrivate dai piloti titolari.
Andrea Dovizioso e Jorge Lorenzo sono stati i soli a scendere sotto ai due minuti oltre a Pedrosa, girando rispettivamente in 1'59"770 ed in 1'59"802, chiudendo quindi a poco più di tre decimi dal battistrada.
Ma le buone notizie per la Casa di Borgo Panigale non sono finite qui, perché in quarta posizione c'è la terza Desmosedici GP18, quella di Danilo Petrucci: anche se ha iniziato a girare piuttosto tardi, il portacolori del Pramac Racing ha chiuso in 2'00"123, precedendo di 55 millesimi il nuovo compagno di squadra Jack Miller, che invece è in sella alla GP17.
Dopo essere stato in testa per buona parte della giornata, Valentino Rossi alla fine si è dovuto accontentare del sesto tempo ad 806 millesimi dalla vetta. 44 le tornate completate dal "Dottore", che si è dato parecchio da fare anche nelle prime ore della mattinata, quando la pioggia aveva bagnato l'asfalto di Sepang. Del resto, le condizioni di poco grip erano uno dei punti deboli della Yamaha nel 2017.
Il campione del mondo Marc Marquez si è dovuto accontentare del settimo tempo, staccato di 863 millesimi dal compagno di squadra e con nella sua scia la Yamaha Tech 3 di Johann Zarco e la Honda LCR di Cal Crutchlow, che è stato anche il primo pilota a finire ruote all'aria in questa stagione 2018.
La top 10 si completa con la KTM di Pol Espargaro, che ha fermato il cronometro sul 2'00"568 ed ha preceduto Alex Rins, che si è preso la palma di miglior pilota Suzuki con l'11esimo tempo. Andrea Iannone, infatti, ha perso anche diversi minuti rimanendo fermo lungo il tracciato ad un paio d'ore dal termine (è incappato in due scivolate), quindi si è dovuto accontentare del 16esimo posto.
Molto interessante il 12esimo tempo di Takaaki Nakagarmi, che quindi è stato il miglior esordiente con la Honda LCR, togliendosi anche la soddisfazione di mettersi dietro la Yamaha ufficiale di un Maverick Vinales che però si è dato davvero tantissimo da fare, come certificato dai 55 giri al suo attivo.
Per trovare la migliore delle Aprilia bisogna invece scorrere la classifica fino al 14esimo posto occupato da Aleix Espargaro, che paga poco meno di un secondo e mezzo e precede Tito Rabat: lo spagnolo aveva stupito con la Ducati Avintia, infilandosi nella primissime posizioni, ma poi ne ha perse parecchie in seguito ad una scivolata nell'ultima ora.
18esimo posto poi per Franco Morbidelli, che con la sua Honda della Marc VDS ha girato in 2'01"161 proprio all'ultimo dei suoi 61 giri. L'italiano è andato decisamente più forte del compagno di squadra Thomas Luthi, che comunque era alla prima uscita in sella alla sua RC213V.
Bisogna ricordare poi che in sella alla Yamaha Tech 3 lasciata libera da Jonas Folger, che ha deciso di non correre in questa stagione, c'era il colombiano Yonny Hernandez, che ha staccato il 23esimo tempo. Da segnalare anche una bandiera rossa, esposta per una scivolata di Alvaro Bautista alla curva 2.
Pos | Pilota | Moto | Tempo | Giri |
---|---|---|---|---|
1 | Daniel Pedrosa | Honda | 1'59"427 | 55 |
2 | Andrea Dovizioso | Ducati | 1'59"770 | 33 |
3 | Jorge Lorenzo | Ducati | 1'59"802 | 38 |
4 | Danilo Petrucci | Ducati | 2'00"123 | 29 |
5 | Jack Miller | Ducati | 2'00"178 | 42 |
6 | Valentino Rossi | Yamaha | 2'00"233 | 44 |
7 | Marc Marquez | Honda | 2'00"290 | 50 |
8 | Johann Zarco | Yamaha | 2'00"421 | 60 |
9 | Cal Crutchlow | Honda | 2'00"522 | 28 |
10 | Pol Espargaro | KTM | 2'00"568 | 38 |
11 | Alex Rins | Suzuki | 2'00"627 | 61 |
12 | Takaaki Nakagami | Honda | 2'00"664 | 63 |
13 | Maverick Vinales | Yamaha | 2'00"714 | 55 |
14 | Aleix Espargaro | Aprilia | 2'00"866 | 34 |
15 | Tito Rabat | Ducati | 2'00"912 | 66 |
16 | Andrea Iannone | Suzuki | 2'01"027 | 27 |
17 | Bradley Smith | KTM | 2'01"099 | 29 |
18 | Franco Morbidelli | Honda | 2'01"161 | 61 |
19 | Alvaro Bautista | Ducati | 2'01"728 | 30 |
20 | Sylvain Guintoli | Suzuki | 2'01"864 | 37 |
21 | Scott Redding | Aprilia | 2'01"962 | 40 |
22 | Yamaha Test 3 | Yamaha | 2'02"044 | 26 |
23 | Yonny Hernandez | Yamaha | 2'02"053 | 47 |
24 | Karel Abraham | Ducati | 2'02"088 | 46 |
25 | Yamaha Test 2 | Yamaha | 2'02"527 | 23 |
26 | Xavier Simeon | Ducati | 2'02"946 | 45 |
27 | Thomas Luthi | Honda | 2'03"732 | 57 |
28 | Yamaha Test 1 | Yamaha | 2'03"786 | 3 |
29 | Michele Pirro | Ducati | 2'04"767 | 4 |
30 | Mika Kallio | KTM | 2'05"932 | 7 |
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