Test Qatar, Giorno 2: Iannone beffa Dovizioso e porta in vetta la Suzuki
Proprio nel finale il pilota di Vasto ha portato al comando la Suzuki, ma nell'arco della giornata il ducatista ha dato l'idea di essere molto a posto. Terzo risale Marquez, autore anche di una caduta. Più indietro le Yamaha e Lorenzo.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
La seconda giornata dei test collettivi della MotoGP in Qatar sarà sembrata quasi la fine di un incubo per Andrea Iannone. Dopo un 2017 da dimenticare, in Malesia ed in Thailandia c'erano già stati degli evidenti segnali di crescita da parte della Suzuki, ma oggi il pilota di Vasto è tornato a "graffiare", mettendo la sua GSX-RR in cima alla lista dei tempi.
Quando mancavano poco più di una decina di minuti alla bandiera a scacchi, Iannone ha realizzato un ottimo 1'54"586, crono davvero interessante, con cui è riuscito a sopravanzare di 41 millesimi la Ducati di un Andrea Dovizioso che però è parso davvero soddisfatto a fine giornata.
Il forlivese ha ribadito di essere contento per come sta lavorando la sua squadra: la riprova la si può vedere nel modo costante con cui ha abbassato i propri tempo, ma anche in un long run con un ritmo buonissimo realizzato nella parte conclusiva della giornata con gomma morbida.
Attenzione però perché oggi hanno decisamente rialzato la testa anche Marc Marquez e la Honda. Nonostante nel finale sia anche incappato in una caduta alla curva 2, proprio mentre stava provando la nuova carena, lo spagnolo è poi tornato in pista ed ha staccato il terzo tempo, a soli 167 millesimi da Iannone.
La Yamaha Tech 3 di Johann Zarco completa un pacchetto di testa con ben quattro moto differenti, riproponendosi ancora una volta come uno dei grandi protagonisti. Il francese è convinto che gli manchi davvero poco per avere un pacchetto vincente e la sua M1 2016 è stata ancora una volta più veloce di quelle ufficiali.
A completare la top 5 c'è Alex Rins, che a sua volta conferma l'ottimo momento della Suzuki, pur pagando poco meno di quattro decimi nei confronti della GSX-RR gemella. Dietro di lui troviamo la RC213V con i colori LCR di Cal Crutchlow, mentre bisogna scorrere la classifica fino al settimo posto, occupato da Maverick Vinales.
Dopo essere stato il più veloce ieri, oggi lo spagnolo sembra aver accusato qualche difficoltà in più ed ha pagato poco meno di mezzo secondo. Se la passa anche peggio Valentino Rossi, che non è riuscito neppure ad inserirsi nella top 10, chiudendo 11esimo a 730 millesimi.
Davanti a lui ci sono anche le due Ducati di Danilo Petrucci e Jack Miller, ma pure la Honda di Dani Pedrosa. I due portacolori del Pramac Racing sono stati anche protagonisti di un episodio curioso, finendo entrambi a terra alla curva 1 a distanza di pochi secondi uno dall'altro. Una dinamica che ha indotto la direzione gara ad esporre la bandiera rossa per verificare se ci fosse qualcosa di anomalo in quel tratto.
In 12esima piazza c'è l'Aprilia RS-GP di Aleix Espargaro, con lo spagnolo che è convinto che alla moto 2018 manchi ancora qualcosina a livello di accelerazione, ma che sia un aspetto di cui risente soprattutto sul giro secco, mentre sembra essere soddisfatto del passo gara.
Stupisce vedere Jorge Lorenzo solamente in 14esima posizione: ieri il maiorchino sembrava aver ritrovato il guisto feeling con la sua Desmosedici GP, ma oggi è nuovamente naufragato a quasi un secondo dalla gemella di Dovizioso, chiudendo alle spalle anche della Honda LCR di Takaaki Nakagami, ancora una volta il migliore dei rookie.
Solamente 16esima la migliore delle KTM, che è stata quella di Bradley Smith. Bisogna ricordare però che oggi la Casa austriaca ha dovuto rinunciare nuovamente a schierare Pol Espargaro, rimasto a riposo precauzionale dopo l'intervento alla schiena di un paio di settimane fa. Lo spagnolo comunque potrebbe tornare in sella alla RC16 domani.
Sembra essere stata una giornata complicata anche per Franco Morbidelli, che non è riuscito a fare meglio del 19esimo tempo con la sua Honda della Marc VDS, con un distacco di quasi 1"5 dalla vetta.
Pos | Pilota | Moto | Tempo | Giri |
---|---|---|---|---|
1 | Andrea Iannone | Suzuki | 1'54"586 | 45 |
2 | Andrea Dovizioso | Ducati | 1'54"627 | 41 |
3 | Marc Marquez | Honda | 1'54"753 | 59 |
4 | Johann Zarco | Yamaha | 1'54"874 | 49 |
5 | Alex Rins | Suzuki | 1'54"967 | 41 |
6 | Cal Crutchlow | Honda | 1'54"992 | 51 |
7 | Maverick Vinales | Yamaha | 1'55"051 | 52 |
8 | Danilo Petrucci | Ducati | 1'55"188 | 30 |
9 | Jack Miller | Ducati | 1'55"236 | 47 |
10 | Dani Pedrosa | Honda | 1'55"282 | 35 |
11 | Valentino Rossi | Yamaha | 1'55"316 | 45 |
12 | Aleix Espargaro | Aprilia | 1'55"460 | 47 |
13 | Takaaki Nakagami | Honda | 1'55"539 | 61 |
14 | Jorge Lorenzo | Ducati | 1'55"562 | 53 |
15 | Scott Redding | Aprilia | 1'55"708 | 57 |
16 | Bradley Smith | KTM | 1'55"798 | 49 |
17 | Tito Rabat | Ducati | 1'55"875 | 61 |
18 | Karel Abraham | Ducati | 1'55"876 | 37 |
19 | Franco Morbidelli | Honda | 1'56"074 | 55 |
20 | Alvaro Bautista | Ducati | 1'56"104 | 70 |
21 | Hafizh Syahrin | Yamaha | 1'56"263 | 46 |
22 | Thomas Luthi | Honda | 1'56"295 | 38 |
23 | Xavier Simeon | Ducati | 1'56"795 | 46 |
24 | Mika Kallio | KTM | 1'57"218 | 56 |
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