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Test Qatar, Day 3: Vinales fa ancora paura. Ducati ok, Rossi solo 11esimo

Il pilota della Yamaha realizza il miglior tempo della tre giorni e precede Dovizioso e Pedrosa. Bene anche Lorenzo, quarto, mentre il "Dottore" resta sopra all'1'55" ed è indietro. Marquez a terra tre volte, cade anche Iannone.

Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing
Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Dani Pedrosa, Repsol Honda Team
Dani Pedrosa, Repsol Honda Team
Jorge Lorenzo, Ducati Team con la nuova carena
Jorge Lorenzo, Ducati Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP
Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP
Jonas Folger, Monster Yamaha Tech 3
Jonas Folger, Monster Yamaha Tech 3
Alvaro Bautista, Aspar Racing Team

Qualora ce ne fosse ancora bisogno, Maverick Vinales ha confermato ancora una volta di avere tutte le carte in regola per essere considerato uno dei grandi favoriti nella corsa al titolo della MotoGP, se non il favorito assoluto.

Il nuovo arrivato in casa Yamaha ha messo tutti in fila anche nella terza ed ultima giornata dei test collettivi in Qatar, spingendo la sua M1 fino ad un tempo di 1'54"330, ampiamente al di sotto della pole position ottenuta lo scorso anno sul tracciato di Losail. Il tutto completando ancora una volta 60 giri senza sbavature.

Alle sue spalle però sono parse piuttosto in palla anche le Ducati Desmosedici GP ufficiali, che hanno occupato la seconda e la quarta posizione, rispettivamente con Andrea Dovizioso e Jorge Lorenzo.

Il forlivese ha chiuso a soli 71 millesimi da Vinales, mentre il maiorchino si è migliorato sensibilmente rispetto a ieri e nel finale della giornata ha fatto anche i suoi primi giri con la nuova carena studiata dai tecnici di Borgo Panigale.

Tra le due Rosse si è inserito un ottimo Dani Pedrosa, che in questa terza giornata è riuscito ad abbassare sensibilmente i suoi tempi, scendendo fino a 1'54"469. Segno che probabilmente la Honda ha fatto un passo avanti importante con la RC213V.

Anche se la giornata storta di Marc Marquez lascerebbe quasi pensare il contrario. Il campione del mondo ha portato al debutto una nuova carena, che però era solo un'evoluzione di quella standard, ma è anche incappato nella bellezza di tre cadute: per questo è solo decimo, pur essendo sceso anche lui sotto all'1'55".

Continuando a scorrere la classifica, in quinta posizione c'è la Ducati Aspar di Alvaro Bautista, con lo spagnolo che a sua volta è incappato in una scivolata, ma va detto che questo è un discorso che oggi va esteso a tanti altri colleghi. Dietro di lui poi c'è l'altra Desmosedici, ma con i colori Pramac, affidata a Scott Redding.

Il settimo tempo vale la palma di miglior rookie a Jonas Folger, che con la Yamaha Tech 3 ha girato in 1'54"807, facendo meglio per qualche millesimo rispetto al compagno Johann Zarco, che invece ha chiuso nono. Tra di loro c'è anche la Honda LCR di Cal Crutchlow, che con i suoi 70 giri è stato il pilota più attivo oggi.

Detto del decimo tempo di Marquez, in 11esima posizione troviamo un Valentino Rossi di nuovo un po' giù di tono rispetto a ieri. Il "Dottore" ha girato tanto (54 giri), ma non ha trovato la zampata come nella seconda giornata e quindi apre la schiera dei piloti che sono rimasti sopra all'1'55", oltre ad essere il più lento tra i portacolori Yamaha.

Dietro di lui c'è Andrea Iannone, che oggi è tornato a girare con la Suzuki GSX-RR dotata della doppia carena, ma l'ha anche distrutta in una caduta, chiudendo poi a poco meno di un secondo. 15esimo tempo invece per l'Aprilia RS-GP di Aleix Espargaro, che a sua volta ha usato la carena evoluta, ma è anche incappato in due scivolate.

A terra c'è finito pure Danilo Petrucci e probabilmente questo è il motivo per cui il portacolori della Ducati Pramac non è riuscito a fare meglio del 17esimo tempo, giusto davanti all'altra Aprilia di Sam Lowes, pure lui andato ruote all'aria.

Sempre inesorabilmente in coda le KTM RC16. La novità di oggi è che Bradley Smith è riuscito ad essere più veloce di Pol Espargaro, ma con il suo 1'56"351 si ritrova ancora ad oltre 2" dal miglior tempo realizzato da Vinales. E parliamo di un gap pesante se si considera che i primi 18 sono tutti nello spazio di 1"2.

Pos. Pilota Moto Tempo Gap
1  Maverick Vinales Yamaha 1:54.330  
2  Andrea Dovizioso Ducati 1:54.401 0.071
3  Dani Pedrosa Honda 1:54.469 0.139
4   Jorge Lorenzo Ducati 1:54.519 0.189
5   Alvaro Bautista Ducati 1:54.714 0.384
6  Scott Redding Ducati 1:54.750 0.420
7  Jonas Folger Yamaha 1:54.807 0.477
8  Cal Crutchlow Honda 1:54.821 0.491
9  Johann Zarco Yamaha 1:54.900 0.570
10   Marc Marquez Honda 1:54.990 0.660
11   Valentino Rossi Yamaha 1:55.185 0.855
12   Andrea Iannone Suzuki 1:55.284 0.954
13  Karel Abraham Ducati 1:55.333 1.003
14   Alex Rins Suzuki 1:55.362 1.032
15   Aleix Espargaro Aprilia 1:55.451 1.121
16  Jack Miller Honda 1:55.455 1.125
17  Loris Baz Ducati 1:55.539 1.209
18   Danilo Petrucci Ducati 1:55.556 1.226
19  Sam Lowes Aprilia 1:56.167 1.837
20   Tito Rabat Honda 1:56.294 1.964
21  Bradley Smith KTM 1:56.351 2.021
22   Pol Espargaro KTM 1:56.471 2.141
23  Mika Kallio KTM 1:56.891 2.561

 

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