Test MotoGP Sepang, Giorno 3: Quartararo sempre imprendibile
Terzo giorno di fila davanti a tutti per il pilota della Yamaha Petronas, seguito da Crutchlow e Rins. Bene Bagnaia quarto davanti a Rossi e Petrucci. Yamaha prova l'holeshot, Marquez cade ancora.

Non c'è due senza tre. E Fabio Quartararo sembra esserne una prova davvero lampante. Il pilota della Yamaha Petronas è stato il più veloce per la terza giornata consecutiva nei primi test collettivi stagionali della MotoGP, sul tracciato di Sepang.
Dopo aver iniziato la tre giorni malese davanti a tutti con la M1 dello scorso anno nella sessione inaugurale, "El Diablo" è saltato sulla moto nuova, ma la musica non è cambiata: miglior tempo ieri e miglior tempo anche oggi, con un 1'48"349 che lo pone a soli 46 millesimi dalla best pole che ha realizzato lo scorso novembre.
La pioggia ci ha messo anche lo zampino nella parte conclusiva della sessione, che di fatto quindi si è conclusa con almeno una mezz'ora d'anticipo, consolidando così la leadership del pilota transalpino, che comunque ha diversi inseguitori che lo tallonano da vicino.
A partire da un ottimo Cal Crutchlow, bravo a portare la Honda del Team LCR in seconda posizione, a soli 82 millesimi da Quartararo, nonostante ieri si fosse lamentato di una RC213V che trovava addirittura peggiorata rispetto al 2019 per quanto riguarda il feeling con l'anteriore.
In terza posizione c'è la Suzuki di Alex Rins. Lo spagnolo ha continuato a darsi da fare per valutare il telaio della GSX-RR, ma anche un nuovo forcellone e nuove sospensioni Ohlins. E' invece ancora in attesa del dispositivo "holeshot", quello che abbassa il posteriore della moto in partenza introdotto dalla Ducati lo scorso anno, che invece in Malesia è stato provato dalla Yamaha.
Quarto tempo per la prima delle Ducati, che oggi è stata quella di Pecco Bagnaia. L'ex campione del mondo oggi sembra aver trovato la chiave per sfruttare la Desmosedici GP 2020 ed ha chiuso a soli 153 millesimi dalla vetta. Ha mostrato importanti segnali di crescita però anche Danilo Petrucci, sesto e oggi alle prese con la nuova aerodinamica progettata dagli uomini di Borgo Panigale.
Tra le due Rosse si è inserito un Valentino Rossi che ha mostrato a sua volta dei progressi incoraggianti, portandosi a meno di due decimi da Quartararo. Ieri il "Dottore" era convinto di aver trovato un buon passo e che gli servisse una zampata sul giro secco, che sembra aver trovato oggi. Più attardati invece Franco Morbidelli e Maverick Vinales, che hanno chiuso rispettivamente 13esimo e 18esimo, con lo spagnolo che però ha messo insieme la bellezza di 83 giri.
Senza dimenticare che oggi la Casa di Iwata ha portato in pista anche Jorge Lorenzo, che ha completato 45 tornate in sella alla M1 2019, con un best di 1'59"697 che lo ha visto concludere solamente in 20esima posizione.
Come avrete notato, nelle posizioni di vertice non si è visto neanche oggi Marc Marquez. Non essendo ancora al 100% dal punto di vista fisico, vista la spalla destra operata a novembre, ha provato tante novità sulla sua RC213V, compreso il freno posteriore ad indice. Lo spagnolo però è anche incappato in un'altra scivolata all'ultima curva ed ha chiuso solo in 12esima posizione, staccato comunque di appena 423 millesimi.
Poco più indietro, in 14esima posizione, c'è Andrea Dovizioso. Oggi il pilota della Ducati voleva concentrarsi sul lavoro di set-up, per cercare di adattarlo alla nuova gomma posteriore introdotta dalla Michelin. Sul giro secco sembra ancora lontano dai migliori, ma probabilmente a livello di passo sembra essere il principale inseguitore delle Yamaha, che al momento paiono avere qualcosina in più.
Tornando ad osservare la parte alta della classifica, in settima ed in nona posizione troviamo i due fratelli Espargaro, che continuano un lavoro proficuo sviluppando rispettivamente la KTM con il telaio "ibrido" e la nuovissima Aprilia RS-GP. Entrambi sono riusciti a contenere molto il distacco dai primi, lavorando anche sui long run.
A completare la top 10 troviamo la Suzuki di Joan Mir, con lo spagnolo che si è reso protagonista anche di una scivolata senza conseguenze. Stessa sorte capitata al collaudatore KTM Mika Kallio, che oggi è subentrato allo spagnolo Dani Pedrosa.
Tutto sommato positivi anche i progressi mostrati da Johann Zarco, bravo a scendere sotto al muro dell'1'59" con la sua Ducati 2019 dell'Avintia Racing, seppur in 15esima posizione. La cosa invece non è riuscita ad Alex Marquez, solamente 16esimo. Il nuovo pilota della HRC comunque è riuscito a ridurre a meno di sette decimi il suo ritardo dalla vetta, quindi nel suo piccolo ha mostrato segnali di crescita anche lui.
Pos | Pilota | Moto | Tempo | Giri |
---|---|---|---|---|
1 | Fabio Quartararo | Yamaha | 1'58”349 | 57 |
2 | Cal Crutchlow | Honda | 1'58”431 | 69 |
3 | Alex Rins | Suzuki | 1'58”450 | 42 |
4 | Pecco Bagnaia | Ducati | 1'58”502 | 53 |
5 | Valentino Rossi | Yamaha | 1'58”541 | 51 |
6 | Danilo Petrucci | Ducati | 1'58”606 | 51 |
7 | Pol Espargaro | KTM | 1'58”610 | 34 |
8 | Jack Miller | Ducati | 1'58”616 | 48 |
9 | Aleix Espargaro | Aprilia | 1'58”694 | 45 |
10 | Joan Mir | Suzuki | 1'58”736 | 32 |
11 | Miguel Oliveira | KTM | 1'58”764 | 22 |
12 | Marc Marquez | Honda | 1'58”772 | 47 |
13 | Franco Morbidelli | Yamaha | 1'58”838 | 58 |
14 | Andrea Dovizioso | Ducati | 1'58”859 | 51 |
15 | Johann Zarco | Ducati | 1'58”951 | 42 |
16 | Alex Marquez | Honda | 1'59”042 | 49 |
17 | Brad Binder | KTM | 1'59”104 | 45 |
18 | Maverick Vinales | Yamaha | 1'59”169 | 83 |
19 | Tito Rabat | Ducati | 1'59”549 | 59 |
20 | Jorge Lorenzo | Yamaha | 1'59”697 | 46 |
21 | Bradley Smith | Aprilia | 1'59”841 | 60 |
22 | Takaaki Nakagami | Honda | 1'59”860 | 48 |
23 | Iker Lecuona | KTM | 1'59”898 | 23 |
24 | Sylvain Guintoli | Suzuki | 2'00”100 | 27 |
25 | Mika Kallio | KTM | 2'00”148 | 43 |
26 | Yamaha Test 1 | Yamaha | 2'01”123 | 49 |
27 | Takuya Tsuda | Suzuki | 2'03”674 | 16 |
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