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Test MotoGP Sepang, Giorno 3: dominio Ducati con un Petrucci da record!

Il pilota di Terni è sceso fino a 1'58"2, nuovo primato assoluto del tracciato malese, ma anche Bagnaia non è stato tanto da meno, piazzandosi secondo. Seguono Miller e Dovizioso, che hanno portato al debutto la nuova carena da alto carico. Solo decimo Rossi davanti a Marquez.

Danilo Petrucci, Ducati Team

Danilo Petrucci, Ducati Team

Gold and Goose / Motorsport Images

Le Ducati hanno provato a mandare un segnale importante alla concorrenza nella terza ed ultima giornata dei test collettivi della MotoGP a Sepang. Le Desmosedici GP hanno monopolizzato le prime quattro posizioni, ma soprattutto lo hanno fatto polverizzando ogni record del tracciato malese.

Danilo Petrucci ha realizzato il giro più veloce di sempre per la MotoGP, scendendo addirittura fino a 1'58"239. L'unica cosa che forse può aver rovinato la giornata del pilota di Terni è stata una scivolata alla curva 5, che di fatto gli ha impedito di provare la nuova carena ad alto carico della Desmosedici GP, visto che è avvenuta poco dopo che gli era stata montata di tecnici della Casa di Borgo Panigale.

La grande rivelazione di giornata è stata Pecco Bagnaia, perché il campione del mondo della Moto2 è arrivato a soli 63 millesimi dal piazzare per la prima volta il suo nome in cima alla lista dei tempi in MotoGP. Un passo avanti molto grosso per il portacolori del Pramac Racing, che a fine sessione ha detto di aver capito come guida un vero pilota di MotoGP.

In terza posizione, 64 millesimi più indietro, c'è il compagno di squadra Jack Miller, seguito a sua volta dall'altra Desmosedici GP di Andrea Dovizioso, al quale è toccato quindi il compito di cercare di approfondire la conoscenza della nuova aerodinamica (l'ha provata anche l'australiano però), che sembra comunque abbia dato riscontri positivi.

Il primo degli inseguitori è stato Maverick Vinales, che a sua volta ha testato una nuova configurazione aerodinamica della Yamaha, che presenta un triplo profilo ai lati del cupolino. Lo spagnolo ha abbassato il tempo con cui aveva comandato nella giornata di ieri, ma non gli è bastato per mantenere la leadership. Però anche oggi si è dato parecchio da fare, con ben 79 giri completati.

Alle sue spalle c'è la migliore delle Honda, che è stata quella del rientrante Cal Crutchlow. Anche se ancora non riesce ad usare il freno posteriore con il piede e quindi utilizza quello a pollice, il pilota del Team LCR sembra aver ritrovato abbastanza rapidamente il feeling dopo la frattura multipla della caviglia rimediata a Phillip Island e oggi è riuscito a scendere anche sotto all'1'59".

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Ci è andato tutto sommato vicino anche il suo compagno di squadra Takaaki Nakagami, nono a poco più di nove decimi dalla vetta. Mentre il fatto che non ci sia riuscito a Marc Marquez conferma che la spalla è ancora un ostacolo importante per il campione del mondo, che oggi è riuscito a fare qualche giro in più, arrivando a quota 39, ma con un 1'59"170 che lo tiene solo in 11esima piazza. In casa Honda bisogna anche segnalare un nuovo codone, simile a quello della Ducati, che è stato provato dal collaudatore Stefan Bradl, 13esimo.

Rispetto ai giorni scorsi è molto interessante il passo avanti mostrato dall'Aprilia, con Aleix Espargaro che è arrivato a soli 22 millesimi dall'infrangere il muro dell'1'59" ed è andato ad occupare la settima piazza. La Casa di Noale però ha dovuto rinunciare ad Andrea Iannone, ancora debilitato dagli antibiotici che sta prendendo a causa di un'infezione in bocca. Al posto del pilota di Vasto ha quindi girato il collaudatore Bradley Smith, che però ha chiuso nelle retrovie.

Positiva anche la giornata di Franco Morbidelli, che dopo aver faticato un po' mercoledì e giovedì, si è tolto la soddisfazione di andare a prendersi un posto nella top 10. Il portacolori della Petronas SRT ha piazzato la sua Yamaha all'ottavo posto in 1'59"141, tempo che lo ha posto davanti a Valentino Rossi, oggi autore di 62 giri, ma decimo con un crono più alto di qualche millesimo rispetto a quello di "Morbido".

A livello di prestazione pura, possiamo invece parlare di passetto indietro da parte della Suzuki, anche se in realtà Alex Rins ha ottenuto il suo miglior tempo della tre giorni in 1'59"180. Lo spagnolo, che oggi ha provato una nuovo telaio oltre alla carena che ieri aveva dato riscontri interessati, è però precipitato dal secondo al 12esimo posto. E' vero però che il passo suo e della GSX-RR è stato ancora convincente. Uno step invece lo ha fatto il suo compagno Joan Mir, 15esimo alle spalle anche di Bradl e di Tito Rabat.

Solo 17esima la prima delle KTM, che è stata nuovamente quella di Johann Zarco. Anche se ha finito così indietro, il francese ha limato ancora qualcosina al tempo che aveva ottenuto ieri, scendendo fino a 1'59"640 e precedendo di poco più di un decimo il compagno Pol Espargaro. Segno che probabilmente il feeling con la RC16 è in crescita, anche se per il momento non basta per avvicinarsi ai migliori, che sono lontani oltre un secondo.

Pos Pilota Moto Tempo Giri
1 Danilo Petrucci Ducati 1'58”239 32
2 Pecco Bagnaia Ducati 1'58”302 21
3 Jack Miller Ducati 1'58”366 47
4 Andrea Dovizioso Ducati 1'58”538 36
5 Maverick Vinales Yamaha 1'58”644 79
6 Cal Crutchlow Honda 1'58”780 61
7 Aleix Espargaro Aprilia 1'59”022 52
8 Franco Morbidelli Yamaha 1'59”141 66
9 Takaaki Nakagami Honda 1'59”148 61
10 Valentino Rossi Yamaha 1'59”155 62
11 Marc Marquez Honda 1'59”170 39
12 Alex Rins Suzuki 1'59”180 75
13 Stefan Bradl Honda 1'59”368 57
14 Tito Rabat Ducati 1'59”485 41
15 Joan Mir Suzuki 1'59”486 53
16 Fabio Quartararo Yamaha 1'59”497 77
17 Johann Zarco KTM 1'59”640 44
18 Pol Espargaro KTM 1'59”751 57
19 Miguel Oliveira KTM 1'59”949 38
20 Karel Abraham Ducati 2'00”378 36
21 Hafizh Syahrin KTM 2'00”766 21
22 Sylvain Guintoli Suzuki 2'00”990 56
23 Bradley Smith Aprilia 2'00”995 56
24 Mika Kallio KTM 2'01”020 38
25 Yamaha Test 2 Yamaha 2'01”243 43
26 Yamaha Test 1 Yamaha 2'01”719 49

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