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Test MotoGP Qatar, Giorno 2: sorpresa Aprilia con Espargaro

La nuova RS-GP si è presentata nella maniera migliore possibile, staccando il miglior tempo davanti alla Honda del collaudatore Bradl ed alla Suzuki del campione del mondo Mir. Tra quelli che hanno cambiato squadra brillano Miller e Oliveira, quarto e quinto. Più indietro Bagnaia, autore di una caduta, e Rossi. In difficoltà Petrucci.

Aleix Espargaro, Aprilia Racing Team Gresini

Aleix Espargaro, Aprilia Racing Team Gresini

Gold and Goose / Motorsport Images

La prima vera giornata dei test collettivi di MotoGP in Qatar si è conclusa con una grande sorpresa. Magari qualcuno se la sarebbe aspattata davanti a tutti nello shakedown di ieri, riservato solo a rookie e collaudatori, invece l'Aprilia si è messa in cima alla lista dei tempi quando in pista c'era l'intera griglia della classe regina.

Aleix Espargaro ha regalato un esordio da sogno alla nuova RS-GP, alla quale sono bastate appena 57 tornate per staccare il miglior tempo in 1'54"687. Una prestazione che lo ha reso uno dei soli tre piloti capaci di infrangere oggi la barriera dell'1'55".

Oltre a lui lo ha fatto anche il collaudatore della Honda Stefan Bradl, che si è presentato a questi test in Qatar particolarmente in forma e quindi sembra davvero pronto a sostituire Marc Marquez se lo spagnolo, ancora alle prese con l'infortunio al braccio, dovesse saltare qualche gara all'inizio del campionato.

Il tedesco ha girato in 1'54"943, precedendo il campione del mondo in carica Joan Mir, che ha iniziato a lavorare solo nel pomeriggio inoltrato, ma non ci ha messo molto a trovare il ritmo con la sua Suzuki GSX-RR, chiudendo a soli 293 millesimi dalla vetta, con 45 giri all'attivo. Discorso simile anche per il suo compagno di squadra Alex Rins, che però ha chiuso ottavo a poco più di mezzo secondo.

La quarta prestazione l'ha staccata la migliore delle Ducati, che è quella del nuovo pilota ufficiale Jack Miller, rimasto sopra all'1'55" per appena 22 millesimi. Parlando sempre degli uomini di Borgo Panigale, è stata una buona giornata anche per Johann Zarco, sesto al debutto in Pramac, mentre Pecco Bagnaia forse avrebbe sperato in un esordio in Rosso migliore: il piemontese non è andato oltre al 13esimo posto, staccato di otto decimi, ed è anche incappato in una scivolata.

Buona anche la progressione mostrata nel finale da Miguel Oliveira, capace di portare la KTM ufficiale in quinta posizione, con un ritardo di poco meno di quattro decimi, rifilando un distacco di oltre quattro decimi al nuovo compagno di squadra Brad Binder, che invece si è dovuto accontentare della 12esima piazza.

C'è spazio anche per due Yamaha nella top 10 e, ancora una volta, la migliore delle M1 è stata quella meno evoluta, ovvero quella del vice-campione del mondo Franco Morbidelli, autore del settimo tempo in 1'55"174. Tuttavia, non è troppo distante la miglior M1 2021, quella di Maverick Vinales, che paga meno di un decimo nei confronti del pilota italiano in nona posizione.

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Sono più attardate invece quelle dei due piloti che si sono scambiati di box. L'avventura in Petronas di Valentino Rossi è iniziata con 54 giri di lavoro e la 14esima prestazione in 1'55"584, a poco meno di nove decimi. Fabio Quartararo è nella sua scia con la M1 del factory team, ma con i suoi 69 giri è stato uno di quelli che hanno girato di più oggi.

Davanti a loro troviamo le due Honda del Team LCR, con Alex Marquez che è stato capace di chiudere in decima posizione, nonostante sia incappato anche in una scivolata senza conseguenze, tallonato proprio dal compagno di squadra Takaaki Nakagami. Bisogna invece scorrere la classifica fino alla 17esima posizione per trovare la RC213V ufficiale di Pol Espargaro: lo spagnolo sembrava aver trovato subito un buon feeling con la sua nuova moto, ma poi si è un po' plafonato e via via ha perso posizioni.

Alle sue spalle troviamo il migliore dei rookie, che oggi è stato Jorge Martin: lo spagnolo del Pramac Racing si è ripreso bene dalla caduta di ieri e si è migliorato costantemente nel corso della giornata e alla fine ha chiuso 18esimo, con un 1'56"147 che lo pone a poco meno di un secondo e mezzo dalla vetta, ma con il quale ha rifilato a sua volta quasi mezzo secondo ad Enea Bastianini. Più staccato invece Luca Marini.

Purtroppo è parso in grande difficoltà nel suo adattamento alla KTM anche Danilo Petrucci. Il pilota di Terni ha iniziato a girare piuttosto presto, ma ha faticato a migliorare le proprie prestazioni, anche se nel finale di giornata è riuscito almeno a ridurre il gap nei confronti del compagno di box Iker Lecuona, che lo precede di una manciata di millesimi, anche se quello nei confronti della miglior RC16 di Oliveira rimane piuttosto pesante.

I tempi a fine giornata

Pos Pilota Moto Tempo Giri
1 Aleix Espargaro Aprilia 1'54”687 57
2 Stefan Bradl Honda 1'54”943 54
3 Joan Mir Suzuki 1'54”980 45
4 Jack Miller Ducati 1'55”022 54
5 Miguel Oliveira KTM 1'55”084 59
6 Johann Zarco Ducati 1'55”110 54
7 Franco Morbidelli Yamaha 1'55”174 61
8 Alex Rins Suzuki 1'55”198 46
9 Maverick Vinales Yamaha 1'55”259 50
10 Alex Marquez Honda 1'55”278 48
11 Takaaki Nakagami Honda 1'55”467 58
12 Brad Binder KTM 1'55”535 52
13 Pecco Bagnaia Ducati 1'55”572 50
14 Valentino Rossi Yamaha 1'55”584 54
15 Fabio Quartararo Yamaha 1'55”707 69
16 Yamaha Test 2 Yamaha 1'55”807 20
17 Pol Espargaro Honda 1'55”878 68
18 Jorge Martin Ducati 1'56”147 37
19 Lorenzo Savadori Aprilia 1'56”511 42
20 Enea Bastianini Ducati 1'56”593 51
21 Yamaha Test 1 Yamaha 1'56”641 37
22 Iker Lecuona KTM 1'56”920 55
23 Danilo Petrucci KTM 1'56”989 60
24 Luca Marini Ducati 1'57”335 49
25 Sylvain Guintoli Suzuki 1'57”460 51
26 Dani Pedrosa KTM 1'57”617 48
27 Yamaha Test 3 Yamaha 1'58”696 23
28 Michele Pirro Ducati 1'58”917 16
29 Takuya Tsuda Suzuki 1'59”693 26

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