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Test MotoGP Qatar 2, Giorno 1: Miller e Ducati da record!

L'australiano della Ducati ha polverizzato il precedente primato di Losail appartenente a Marc Marquez ed ha preceduto di pochi millesimi Fabio Quartararo, a sua volta sotto il record. Terzo c'è Vinales, più staccato. Bene i due Espargaro, che continuano a brillare con Honda ed Aprilia in quinta e sesta piazza. Top 10 anche per Bagnaia, più indietro Morbidelli e Rossi. Petrucci riduce il gap dalla miglior KTM.

Jack Miller, Ducati Team

Jack Miller, Ducati Team

Gold and Goose / Motorsport Images

Molti indicano Jack Miller come uno dei favoriti nella corsa al titolo della MotoGP 2021 ed il nuovo pilota ufficiale della Ducati sembra voler confermare che queste non sono parole spese a vuoto. Oggi è stato infatti il più veloce nella giornata di apertura del secondo test collettivo della MotoGP in Qatar. Ma non solo, perché lo ha fatto facendo segnare il nuovo primato del tracciato di Losail.

Quando mancavano una ventina di minuti alla bandiera a scacchi, l'australiano è riuscito a scendere fino a 1'53"183, battendo di circa un paio di decimi il precedente record che era stato stabilito da un certo Marc Marquez nel 2019. Ma soprattutto ha così strappato i titoli dei giornali a Fabio Quartararo, che a sua volta era riuscito a scendere sotto al precedente riferimento dello spagnolo, fermandosi però a 1'53"263 con la sua Yamaha.

Una cosa in ogni caso apparte abbastanza certa: i nuovi arrivati nei team factory non sembrano avere alcun timore reverenziale nei confronti dei veterani, che comunque hanno dimostrato di sapersi ancora difendere. E un chiaro esempio è Maverick Vinales, autore del terzo tempo a poco più di tre decimi ed accreditato di un passo davvero interessante, nonostante una scivolata. Discorso che vale anche per i primi due, ma pure per Pecco Bagnaia, che però nella classifica è solo nono ad un secondo. La sensazione comunque è che Yamaha e Ducati al momento siano messe piuttosto bene.

Ed una conferma la si può ritrovare anche nel quinto tempo di Johann Zarco, con la Desmosedici GP griffata Pramac, che oggi ha fatto segnare anche una velocità di punta davvero importante: 352,9 km/h. La concorrenza comunque è agguerrita ed è guidata dai due fratelli Espargaro, entrambi un po' sorprese, ma per motivi diversi.

Pol perché al terzo giorno in sella alla Honda è subito riuscito a trovare un ottimo feeling con la RC213V, piazzandosi sesto con un solido 1'53"899, tempo identico al millesimo a quello di Zarco. Aleix perché continua a tenere in alto la nuova Aprilia RS-GP, moto innovativa che sembra essere nata davvero con il piede giusto, come conferma il sesto tempo odierno, anche lui sotto al muro dell'1'54", nonostante un paio di problemini tecnici ed una banale caduta.

Attenzione però a non sottovalutare i campioni in carica della Suzuki, che con Joan Mir ed Alex Rins si sono attestati in settima ed ottava posizione, rispettivamente a otto e nove decimi. Oggi i due spagnoli hanno provato a migliorarsi su uno dei punti deboli della GSX-RR dello scorso anno, il tempo sul giro secco, proprio per valutare se il nuovo telaio può essere un aiuto da questo punto di vista, anche se sono rimasti un po' attardati.

Rimangono più distanti invece le KTM, con Miguel Oliveira che non è riuscito a fare meglio del 12esimo tempo, incassando un gap di ben 1"3. Un piccolo passo avanti invece lo ha fatto registrare Danilo Petrucci, oggi nuovamente secondo tra i piloti della Casa di Mattighofen e 17esimo assoluto. Ad essere importante però è l'aver ridotto a soli quattro decimi il gap dal portoghese.

Un po' in difficoltà anche i due piloti della Yamaha Petronas, con Franco Morbidelli che ha chiuso 11esimo e Valentino Rossi 13esimo. Se il "Dottore" ci aveva un po' abituato a tribolare in queste prime uscite, stupisce di più vedere così attardato il vice-campione del mondo, che paga 1"1 e precede di un paio di decimi il nuovo compagno di squadra.

Passando ai rookie, questa volta la palma di migliore se l'è presa Enea Bastianini, capace di arrampicarsi addirittura fino alla 14esima piazza in 1'54"738 con la sua Ducati del team Esponsorama. Jorge Martin e Luca Marini invece sono rimasti entrambi al di sopra del muro dell'1'55".

Bisogna segnalare poi che la giornata di Stefan Bradl si è conclusa con largo anticipo: il collaudatore della Honda è scivolato alla curva 2, proprio mentre stava provando la nuova aerodinamica, ed è uscito un po' acciaccato dall'incidente, quindi ha preferito fermarsi e preservarsi per le prossime due giornate. A terra ci sono finiti anche Takaaki Nakagami, Brad Binder ed Iker Lecuona.

I tempi a fine giornata

Pos Pilota Moto Tempo Giri
1 Jack Miller Ducati 1'53”183 51
2 Fabio Quartararo Yamaha 1'53”263 62
3 Maverick Vinales Yamaha 1'53”510 77
4 Johann Zarco Ducati 1'53”899 65
5 Pol Espargaro Honda 1'53”899 53
6 Aleix Espargaro Aprilia 1'53”971 31
7 Joan Mir Suzuki 1'54”078 57
8 Alex Rins Suzuki 1'54”143 63
9 Pecco Bagnaia Ducati 1'54”236 51
10 Takaaki Nakagami Honda 1'54”262 50
11 Franco Morbidelli Yamaha 1'54”367 55
12 Miguel Oliveira KTM 1'54”526 58
13 Valentino Rossi Yamaha 1'54”618 56
14 Enea Bastianini Ducati 1'54”738 44
15 Alex Marquez Honda 1'54”930 56
16 Stefan Bradl Honda 1'54”974 15
17 Danilo Petrucci KTM 1'54”978 48
18 Yamaha Test 2 Yamaha 1'54”998 53
19 Jorge Martin Ducati 1'55”010 44
20 Brad Binder KTM 1'55”279 50
21 Iker Lecuona KTM 1'55”315 47
22 Luca Marini Ducati 1'55”328 54
23 Dani Pedrosa KTM 1'55”640 58
24 Sylvain Guintoli Suzuki 1'55”642 52
25 Lorenzo Savadori Aprilia 1'56”168 39
26 Michele Pirro Ducati 1'57”255 29
27 Yamaha Test 1 Yamaha 1'57”510 64
28 Takuya Tsuda Suzuki 1’57”795 27
29 Yamaha Test 3 Yamaha senza tempo 0

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