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Test MotoGP Misano: Bagnaia svetta nella prima giornata

Il pilota della Ducati è stato il più veloce nonostante una scivolata, precedendo i due fratelli Espargaro e portando al debutto una nuova aerodinamica. Prove importanti in casa Honda e Yamaha, dove ci sono state le prime uscite delle basi dei prototipi 2022. La Suzuki invece ha lavorato sul motore per la prossima stagione e l'Aprilia ha fatto dei test di aerodinamica.

Marc Marquez, Repsol Honda Team
Lorenzo Savadori, Aprilia Racing Team Gresini
Joan Mir, Team Suzuki MotoGP
Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing
Dani Pedrosa, Red Bull KTM Factory Racing
5

Il momento magico di Pecco Bagnaia è proseguito anche nella prima giornata dei test collettivi di MotoGP sul circuito di Misano. A 48 ore dalla sua seconda vittoria consecutiva, il pilota della Ducati è stato il più veloce al termine di una giornata che nella mattinata è stata condizionata dalla pioggia caduta nel corso della notte, che ha spinto pochissimi piloti a prendere la via della pista.

Per recuperare il tempo perduto, nel pomeriggio si sono tutti dati da fare parecchio e alla fine è stato proprio il ducatista a guardare tutti dall'alto, nonostante sia anche incappato in una scivolata senza conseguenze alla curva 10. Dopo questa però è tornato in sella ed ha firmato miglior riferimento odierno in 1'31"524. Tra le altre cose, nell'ambito dei 45 giri percorsi Pecco ha portato al debutto anche una nuova veste aerodinamica della Desmosedici GP, che è stata provata anche da Jack Miller, alla fine ottavo a poco più di mezzo secondo, e da Jorge Martin, che lo segue in nona posizione.

Alle spalle del piemontese hanno brillato le due Honda di Pol Espargaro e Takaaki Nakagami, staccate rispettivamente di 107 e 389 millesimi in seconda ed in quarta posizione. Bisogna dire che la Casa dell'Ala dorata è stata probabilmente quella che ha catalizzato maggiormente l'attenzione, perché in mattinata, nonostante la pista bagnata, il collaudatore Stefan Bradl ha portato all'esordio un nuovo prototipo realizzato in chiave 2022.

Una moto che ad una prima occhiata mostrava subito delle importanti differenze con la RC213V attuale: un cupolino decisamente più rastremato, con un airbox di forma verticale. Anche le ali poi sembrano una via di mezzo tra quelle odierne e quelle della Yamaha. Anzi, in un certo senso, questo prototipo sembra proprio andare in maniera decisa in direzione della M1. Nel pomeriggio ha poi avuto modo di iniziare a valutarla anche Marc Marquez, che ha chiuso 17esimo ad un secondo. Tuttavia, bisognerà attendere domani per avere i primi feedback dell'otto volte campione del mondo perché per il momento in casa HRC le bocche sono cucite.

 

Positiva però anche la giornata di Aleix Espargaro, che è stato capace di portare l'Aprilia in terza posizione. Sulla RS-GP oggi è stata provata anche una nuova aerodinamica con delle ali leggermente più piccole, che la dovrebbero rendere un po' più leggera soprattutto nei cambi di direzione. Inoltre, stamattina il collaudatore Lorenzo Savadori aveva portato al debutto un nuovo parafango anteriore con una presa d'aria volta a tenere bassa la temperatura della gomma. Non è stata una giornata particolarmente brillante invece per Maverick Vinales, solamente 16esimo ed anche protagonista di una scivolata alla curva 15.

Continuando a scorrere la classifica, in quinta posizione c'è il campione del mondo in carica Joan Mir, che come il suo compagno squadra Alex Rins (14esimo) ha lavorato con il motore 2022, facendo anche delle regolazioni a livello di elettronica e di set-up per provare ad esplorarne il potenziale. Entrambi hanno completato il programma di lavoro e sono parsi soddisfatti al termine della giornata, perché ritengono che il nuovo propulsore sia un passo avanti, pur senza andare ad intaccare il carattere della GSX-RR. Domani poi ci sarà anche la base del telaio 2022 da valutare.

Bisogna arrivare alla sesta posizione per trovare la prima delle Yamaha, che è stata quella del leader iridato Fabio Quartararo. Sia lui che Franco Morbidelli hanno avuto modo di assaggiare la base del prototipo 2022 della M1, ma entrambi sono stati avari di commenti a riguardo negli incontri con la stampa. Il pilota italiano ha fatto anche qualche piccolo passo avanti con la gamba sinistra, quella dell'operazione al ginocchio, anche se non ha girato troppo per preservarla per domani e quindi è solo in 18esima posizione.

Rispetto al weekend di gara sembra aver fatto un passetto in avanti Valentino Rossi, che è riuscito a staccare l'11esimo tempo a poco più di sei decimi. Il "Dottore" non aveva particolari cose da provare, quindi dovrebbe essersi concentrato principalmente sul set-up della sua M1 in questa che sarà la sua unica giornata di lavoro. Discorso che vale anche per Johann Zarco, che oggi ha provato un nuovo telaio Ducati e domani si opererà in Francia per un problema di sindrome compartimentale. Il francese ha chiuso 13esimo dopo essere stato il più veloce in mattinata e domani sarà sostituito dal collaudatore Michele Pirro.

Restando in casa Yamaha, occupa la 19esima posizione Andrea Dovizioso, che ha portato avanti il suo lavoro di adattamento alla M1 "Spec B", completando oltre 50 giri. La buona notizia è che il suo miglior crono è arrivato proprio all'ultimo passaggio, anche se il suo 1'32"665 lo tiene distante di oltre un secondo dalla vetta.

Un passo avanti notevole lo ha fatto invece Luca Marini, che nel finale è riuscito a realizzare il settimo tempo, scendendo sotto all'1'32". Un'iniezione di fiducia di cui aveva bisogno dopo essere stato messo in ombra dal compagno Enea Bastianini nelle ultime due uscite. Proprio il pilota dell'Avintia Esponsorama oggi aveva delle novità legate al cambio da provare, ma ha completato appena pochi passaggi prima di finire ruote all'aria alla curva ed interrompere anticipatamente il suo programma.

A terra c'è finito anche Miguel Oliveira alla curva 1, 12esimo con la sua KTM. Per la Casa austriaca però è stato più veloce Brad Binder, accreditato della decima posizione. Mike Leitner ha rivelato che qualche novità c'era sulla moto del collaudatore Dani Pedrosa, che però è rimasto nelle posizioni di rincalzo, senza dare troppo nell'occhio. In coda al gruppo poi troviamo anche Iker Lecuona e Danilo Petrucci, che domani cederanno le loro RC16 ai due piloti 2022 del team Tech3, che sono anche i due contendenti al titolo della Moto2, ovvero Remy Gardner e Raul Fernandez.

Test MotoGP Misano, Giorno 1: i tempi del pomeriggio

Pos Pilota Moto Tempo Gap Giri
1 Francesco Bagnaia Ducati 1:31.524   45
2 Pol Espargaro Honda 1:31.631 0.107 65
3 Aleix Espargaro Aprilia 1:31.843 0.319 52
4 Takaaki Nakagami Honda 1:31.913 0.389 57
5 Joan Mir Suzuki 1:31.927 0.403 66
6 Fabio Quartararo Yamaha 1:31.980 0.456 52
7 Luca Marini Ducati 1:31.998 0.474 53
8 Jack Miller Ducati 1:32.044 0.520 66
9 Jorge Martin Ducati 1:32.135 0.611 51
10 Brad Binder KTM 1:32.169 0.645 52
11 Valentino Rossi Yamaha 1:32.170 0.646 56
12 Miguel Oliveira KTM 1:32.177 0.653 66
13 Johann Zarco Ducati 1:32.348 0.824 43
14 Alex Rins Suzuki 1:32.379 0.855 72
15 Marc Marquez Honda 1:32.448 0.924 47
16 Maverick Vinales Aprilia 1:32.590 1.066 36
17 Alex Marquez Honda 1:32.592 1.068 57
18 Franco Morbidelli Yamaha 1:32.653 1.129 32
19 Andrea Dovizioso Yamaha 1:32.665 1.141 51
20 Iker Lecuona KTM 1:32.751 1.227 55
21 Enea Bastianini Ducati 1:32.837 1.313 1
22 Danilo Petrucci KTM 1:33.526 2.002 46
23 Dani Pedrosa KTM 1:33.582 2.058 41
24 Lorenzo Savadori Aprilia 1:34.497 2.973 33

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