Test MotoGP Losail, Giorno 3: Vinales al top, ma risalgono la china Rossi e Lorenzo
Le Yamaha occupano quattro delle prime sei posizioni, con Quartararo dietro allo spagnolo e Valentino quarto. Terzo c'è Marquez e Lorenzo è quinto, ma entrambe le Honda finiscono a terra. Stavolta sono indietro le Ducati.
Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing
Yamaha MotoGP
Le Yamaha sono tornate. O almeno questo è quello che verrebbe da dire andando a guardare la classifica della giornata conclusiva dei test invernali di MotoGP, che si è disputata in Qatar, perché ci sono ben quattro M1 ad occupare le prime sei posizioni.
Come nella giornata inaugurale sul tracciato di Losail, il più veloce è stato Maverick Vinales, che però oggi ha segnato il miglior crono assoluto dell'intera tre giorni con un 1'54"208. Lo spagnolo ha preceduto la grande rivelazione della trasferta in Qatar, ovvero Fabio Quartararo: dopo essere stato terzo ieri, il rookie francese oggi si è arrampicato addirittura fino al secondo posto con la sua Yamaha Petronas, chiudendo a 233 millesimi da Vinales.
Nel finale della sessione però si sono fatti vivi nella parti alte della classifica anche i due piloti che fin qui avevano sofferto di più, ovvero Valentino Rossi e Franco Morbidelli: il "Dottore" si è migliorato parecchio rispetto a ieri, scendendo a 1'54"651, tempo che gli è valso la quarta posizione. "Morbido" invece è appena 9 millesimi più indietro, ma in sesta posizione.
In mezzo alle Yamaha si sono infilate le Honda factory di Marc Marquez e Jorge Lorenzo. Il campione del mondo ha fatto un bel passo avanti, abbassando di circa quattro decimi il suo tempo di ieri, ma sono soprattutto i 53 giri completati nonostante una scivolata alla curva 6 ad essere un segnale molto incoraggiante per la sua spalla.
Lo step più grande però è stato senza ombra di dubbio quello di Jorge Lorenzo, che è riuscito risalire la china fino alla quinta posizione con un 1'54"653, che lo porta quindi ad essersi migliorato di circa 3" rispetto a due giorni fa. Anche il maiorchino è scivolato alla curva 2, ma pure per lui non sembrano esserci stati problemi allo scafoide sinistro, operato appena un mese fa.
Oggi sono quindi mancate un po' all'appello le Ducati: nelle prime dieci posizioni ci sono solamente due Desmosedici GP, quelle di Danilo Petrucci e di Jack Miller, rimasto anche fermo lungo il tracciato a causa di un problema tecnico, che occupano la nona e la decima posizione. Va detto comunque che il loro ritardo non è troppo pesante, perché parliamo di circa sei decimi.
Poco fuori dalla top 10, in 13esima piazza, c'è il rookie Pecco Bagnaia, autore di una scivolata senza conseguenze alla curva 2, che è anche il primo di quelli rimasti sopra al muro dell'1'55". Fa sicuramente più specie vedere Andrea Dovizioso solo 15esimo e ad oltre un secondo dalla vetta. Il vice-campione del mondo non è riuscito a scendere sotto al muro dell'1'55" nell'arco dei tre giorni e questo però lascia pensare che forse gli uomini di Borgo Panigale si siano anche nascosti un pochino.
Rispetto a quanto visto nelle prime due giornate, sicuramente bisogna parlare di un passo indietro da parte delle Suzuki, con le due GSX-RR che sono rimaste entrambe fuori dalla top 10, in 11esima e 12esima piazza. La buona notizia è che Joan Mir ha fatto segnare un tempo in linea con quello di Alex Rins. Di contro il più esperto tra i due spagnoli è tra i pochi che oggi non hanno migliorato il proprio tempo e anche lui è stato tra le "vittime" della curva.
Sembra aver trovato un progresso molto interessante, almeno a livello di giro secco, la KTM, con Pol Espargaro che è stato capace di piazzare la sua RC16 fino al settimo posto, limitando ad appena mezzo secondo il ritardo dalla vetta. Ancora in difficoltà invece il compagno Johann Zarco, vittima di una caduta alla solita curva 2 ed addirittura penultimo, con il solo Hafizh Syahrin alle sue spalle. Parlando sempre di KTM bisogna registrare anche la caduta di Miguel Oliveira alla curva 15.
Veniamo ora al capitolo Aprilia, con Andrea Iannone che è riuscito per la prima volta ad essere più veloce di Aleix Espargaro, anche se le RS-GP si ritrovano nelle zone basse della classifica: il pilota di Vasto è 16esimo, staccato di 1"1 dalla vetta, mentre quello di Granollers, che però oggi ha lavorato soprattutto sui long run, è 19esimo a 1"6.
L'elenco dei piloti caduti, molto lugno a causa della bassa temperatura dell'asfalto, comprende anche le due Honda di Cal Crutchlow e Takaaki Nakagami, e la Ducati di Tito Rabat, anche loro fortunatamente incolumi.
Pos | Pilota | Moto | Tempo | Giri |
---|---|---|---|---|
1 | Maverick Vinales | Yamaha | 1'54”208 | 50 |
2 | Fabio Quartararo | Yamaha | 1'54”441 | 48 |
3 | Marc Marquez | Honda | 1'54”613 | 53 |
4 | Valentino Rossi | Yamaha | 1'54”651 | 38 |
5 | Jorge Lorenzo | Honda | 1'54”653 | 33 |
6 | Franco Morbidelli | Yamaha | 1'54”660 | 61 |
7 | Pol Espargaro | KTM | 1'54”770 | 37 |
8 | Takaaki Nakagami | Honda | 1'54”789 | 50 |
9 | Danilo Petrucci | Ducati | 1'54”818 | 43 |
10 | Jack Miller | Ducati | 1'54”851 | 47 |
11 | Alex Rins | Suzuki | 1'54”852 | 41 |
12 | Joan Mir | Suzuki | 1'54”997 | 38 |
13 | Pecco Bagnaia | Ducati | 1'55”074 | 47 |
14 | Tito Rabat | Ducati | 1'55”229 | 66 |
15 | Andrea Dovizioso | Ducati | 1'55”233 | 50 |
16 | Andrea Iannone | Aprilia | 1'55”343 | 39 |
17 | Cal Crutchlow | Honda | 1'55”690 | 39 |
18 | Miguel Oliveira | KTM | 1'55”773 | 28 |
19 | Aleix Espargaro | Aprilia | 1'55”814 | 54 |
20 | Bradley Smith | Aprilia | 1'56”072 | 38 |
21 | Karel Abraham | Ducati | 1'56”121 | 50 |
22 | Johann Zarco | KTM | 1'56”162 | 42 |
23 | Hafizh Syahrin | KTM | 1'56”371 | 42 |
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